L’Italia sfiora l’impresa contro la Serbia

Dopo il pesante k.o. di Montpellier contro la Francia, l’Italia – priva di Danilo Gallinari tenuto precauzionalmente a riposo – sfiora l’impresa contro la Serbia nella semifinale della Supercup di Amburgo, altro torneo di avvicinamento all’Europeo di settembre. La squadra allenata da Svetislav Pesic, dopo essere stata anche sotto di 15 lunghezze, vince per 86-90, trascinata dai 18 punti, 10 rimbalzi e 5 assist dell’MVP NBA Nikola Jokic e i canestri decisivi anche di Kalinic. Per l’Italia non bastano i 25 punti di un super Fontecchio, i 17 punti e 7 rimbalzi di Melli, i 16 punti di Mannion e 12 punti di Tonut.

Il ct Pozzecco decide di tornare al quintetto base visto nella prima sfida contro la Francia, composto da Marco Spissu, Stefano Tonut, Simone Fontecchio, Achille Polonara e Nicolò Melli. In avvio di match va in scena un duello tra Fontecchio e Lucic ma una bella tripla di Spissu prova a lanciare gli Azzurri (9-8). Difatti, la Serbia non riesce a fermare il buon flusso offensivo della formazione allenata da coach Pozzecco, soprattutto con l’agilità dei due lunghi Polonara e Melli contro l’MVP NBA in carica Nikola Jokic (14-10). Il primo squillo di Kalinic in penetrazione e da tre punti – ben assistito dal neoentrato Micic – permette agli slavi di sorpassare Tonut e compagni sul 16-18. Nonostante proprio Micic salga di giri tra appoggi al tabellone e assist per Jokic e Dobric, l’Italia riesce a tenersi in scia grazie ai guizzi di Mannion e Melli finalizzati da Ricci (23-24 dopo 10’). Dopo aver fallito qualche conclusione di troppo da lontano, proprio l’ala dell’EA7 Emporio Armani Milano apre le danze del secondo periodo con una bomba dall’angolo, seguita dalle penetrazioni di un super Mannion e dala tripla di Datome del 33-28. La Serbia continua a commettere qualche disattenzione di troppo e Mannion ne approfitta innescando un break di 10-0 concluso dalla bomba di Fontecchio del +13 azzurro. Il nuovo giocatore degli Utah Jazz regala ulteriori magie negli ultimi minuti del primo tempo ma la Serbia torna a concretizzare in attacco affidandosi alle certezze Lucic e soprattutto Milutinov (46-40). L’Italia non demorde e anzi sfrutta il playmaking di Spissu per capitalizzare con Fontecchio e Melli e per respingere gli assalti di Milutinov (53-44 all’intervallo lungo).

La ripresa inizia subito con le marce alte da entrambe le parti ma l’Italia non si fa spaventare dai voli sopra al ferro di Lucic e Milutinov replicando con un super Tonut, anche nei giochi a due con Melli (58-50). Quest’ultimo amplia ulteriormente il margine tra le due squadre sul +14, coadiuvato dal solito cecchino Fontecchio. Dopo un timeout chiamato in fretta e furia da coach Pesic, Lucic e Micic alzano di nuovo i giri del proprio motore ma Fontecchio risponde colpo su colpo a cronometro fermo, firmando il massimo vantaggio azzurro sul 70-55. Nel momento di massima difficoltà serbo, Nikola Jokic si carica la squadra sulle spalle con i suoi letali post-bassi, ispirando quasi da solo un break di 2-10 (72-65 dopo 30’). Mannion segna un appoggio solitario in contropiede per interrompere la siccità azzurra in avvio di quarto periodo e poi – dopo un momento di caos da ambo le parti – Jokic arma la mano dei tiratori Jaramaz e Marinkovic per riportarsi sotto a Mannion e compagni (78-75 a 5’ dal termine). Fontecchio segna in transizione, Lucic sigla un’altra bomba per il -2 e poi Jokic segna dall’angolo il gran canestro del sorpasso dell’80-81 con 180” sul cronometro. Fontecchio e Micic si scambiano successivamente due perle da fuoriclasse ma Tonut, capitalizzando i molti rimbalzi in attacco azzurri, realizza la tripla dell’85-84. Pesic si affida allora al gioco a due tra Micic e Jokic, il quale prima realizza l’appoggio del sorpasso e poi regala a Kalinic l’assist per il +3. L’Italia – priva nelle fasi decisive di Fontecchio, out per aver commesso il 5° fallo personale – riesce ad accorciare sul -2 con il libero di Mannion (mandato volontariamente in lunetta per non far tentare agli Azzurri la bomba dell’eventuale pareggio). Kalinic allora chiude la contesa a cronometro fermo. Finisce 86-90.

Il prossimo impegno degli Azzurri sarà sabato 20 agosto alle ore 16.00 nella finale 3° e 4° posto contro la perdente dell’altra semifinale tra Germania e Repubblica Ceca.

Uff. stampa LBA