Lettera aperta di Riccardo Coppola

A tutti i bambini, ragazzi e uomini B4T presenti e passati della società, agli allenatori, gli istruttori e le tante famiglie della “B4T Family”, a tutti i dirigenti e componenti dello staff B4T.

Con la presente voglio ringraziare Voi tutti per le dodici splendide stagioni sportive trascorse ricordando in primis Loran Sodomaco, Emanuele Maranzana e Luca Brandolisio con cui è iniziata l’avventura nell’estate del 2010 da un’idea geniale proprio di Loran. Eravamo partiti per creare qualcosa di nuovo a Trieste legato all’idea di famiglia e a distanza di anni posso affermare che l’obiettivo è stato raggiunto al di là delle più rosee previsioni e il futuro sarà glorioso per chi guiderà questa società. È vero, ero rimasto solo io dei quattro del B4T ma ora vorrei rincontrarvi e riabbracciarvi perché noi quattro siamo stati lungimiranti ragazzi.

Il mio pensiero va alle migliaia di persone che hanno fatto parte negli anni di un progetto sportivo diventato una delle realtà dilettantistiche più importanti nella pallacanestro triestina. Più di un pensiero va a mio nonno Mario, visionario nella pallamano ai suoi tempi, al quale mi sono sempre ispirato, ai miei genitori Roberto e Daniela, Guido Roberti sempre al mio fianco quotidianamente ma più di tutti a mia moglie Paola che mi ha lasciato vivere una favola sostenendomi nei tanti momenti bui e difficili come in quelli felici. Solo noi due sappiamo cosa abbiamo passato e superato nella quotidianità di una vita di coppia in cui le passioni personali hanno sempre avuto prevalenza su quelli comuni. Grazie infinite a tutte quelle persone che ancor oggi mi fermano o scrivono per un saluto e un ricordo dei bei tempi passati a inseguire un sogno lottando contro muri che spesso sono sembrati invalicabili. Tutti voi vi tengo e terrò sempre nel mio cuore biancorosso.

Potrei dilungarmi per ore su tanti episodi e aneddoti c e hanno accompagnato questa mia seconda attività lavorativa perché di questo si è trattato. Ora è il momento di tirare una linea, farsi da parte e dare spazio ad altri che con grande entusiasmo stanno dimostrando di credere in quel progetto che deve riprendere con nuova linfa vitale: persone valide ci sono non preoccupatevi.

Il Basket 4 Trieste è una società sportiva fatta di tante persone e non posso più tollerare che sia sempre identificato nella mia persona nel bene e nel male: un peso che ho sopportato per troppi anni. Ho consegnato le dimissioni al CD del Basket 4 Trieste dal mio ruolo di Direttore Sportivo e ringrazio lo stesso Consiglio per averle accettate.

Resto a disposizione della società Basket 4 Trieste esclusivamente e solamente come coach se non verranno trovati nuovi allenatori ma solo ed esclusivamente per il Team Under 19, un gruppo di ragazzi che ho visto crescere negli ultimi due anni e con il quale potrei eventualmente chiudere un ciclo. Forse sarà un arrivederci ma di una cosa sono certo, c’è in me la necessità di staccare quella spina. Mentre scrivo vedo già le reazioni dei tanti troppi miei detrattori che si faranno magari una risata o saranno felici di vedermi lasciare ma sinceramente non ho nulla da rimproverarmi.

Una cosa però posso scriverla senza rischio d’essere smentito: questa società l’ho vista nascere, crescere, protetta e difesa dando per questi colori una parte importante della mia vita sempre mettendoci la faccia e mai nascondendomi magari dietro una tastiera o parlando alle spalle. In un mondo di malelingue, malpensanti, falsi, invidiosi e approfittatori non mi riconosco più. Di errori ne ho fatti tanti anch’io, figuriamoci, e li ammetto, ma sfido chiunque a non commetterli in dodici anni di vita e programmazione sportiva.

Ricordo ancora chi aveva fatto previsioni pessimistiche e di scarsa considerazione su questa società per poi avvicinarsi purtroppo talvolta per interesse personale più che per il progetto in se stesso. Chissà se si saranno ricreduti coloro che avevano dato poco valore a quei quattro amici che si trovarono in un pub e iniziarono a sognare una nuova realtà sportiva pur in periodi in cui le difficoltà economiche erano enormi.

Credo che proprio quel “We have a dream” è stato proprio il VALORE AGGIUNTO che in pochi comprendono e dietro il quale c’è tanto impegno, lavoro e sacrificio.

Voglio sottolineare che le mie dimissioni non sono un gesto di debolezza ma una concreta riflessione sul fatto che certi valori in cui credo non li ritrovo più in questo mondo dove troppo spesso viene prima l’io del noi e dove invece di collaborare si cerca di superarsi l’un l’altro cercando di schiacciare il vicino.
Stasera ci sarà la mia ultima palla a due ad Aquilinia alle 21.00 proprio con quel gruppo Under 19 che è già presente ma spero e credo sarà il futuro prossimo del B4T.

Dopo l’ultima gara della Serie C sabato, oggi per me è un giorno particolare e se volete sapete dove trovarmi per un saluto sincero. Il Basket 4 Trieste c’è, è grande e il futuro sarà radioso ne sono convinto, augurando il meglio a chi mi succederà.

Magari più avanti mi troverete seduto ai lati di una tribuna ad osservare piccoli atleti, giovani talenti e allenatori perché ovviamente la passione di cinquant’anni non termina: sappiamo che quella palla a spicchi è una malattia che resta in tutti noi.

Un favore finale: non scrivetemi o commentate retoricamente perché so riconoscere chi mi ha accompagnato veramente negli anni in questa fantastica avventura.

Riccardo Coppola