Un Filloy stellare salva Trieste dall’ennesimo autogol: battuta Piacenza 87-84

Trieste è più lucida e la coppia Candussi-Filloy gestisce le operazioni per 30 minuti: poi un "blackout" riapre le danze, Piacenza pareggia la contesa ma è l'argentino a segnare i canestri decisivi.

Monsieur Lapalisse ci informerebbe del momento quantomeno complicato in casa Pallacanestro Trieste, ma il campionato va avanti nonostante queste apparenti ovvietà: l’Assigeco Piacenza ospita questa sera la formazione di coach Christian, priva di Reyes, congedato da questa gara per motivi familiari. La lontananza dall’Allianz Dome può forse rivelarsi più utile di quanto non sembri: la squadra potrebbe infatti giocare senza la pressione di doversi riconquistare il favore del proprio pubblico. Scontato ripetere, che serva un moto d’orgoglio, dopo le tante sconfitte consecutive.

I QUARTO


In questo inizio balbettante è buono l’impatto di Candussi, che non sembra trovare opposizione da parte dei lunghi piacentini; entrambe le difese, a dire il vero, non brillano per attenzione e aggressività e, canestro dopo canestro, i giuliani guidano 11-9 soprattutto grazie agli 8 punti del “Candu”. La formazione di Christian si affida tanto al tiro dalla lunga e mal gliene incolse perché una tripla del triestino Gallo pareggia la gara sul 19-19. L’Assigeco, sul finale di frazione, perde il bandolo della matassa inanellando alcune palle perse, dando l’assist a Trieste per chiudere avanti 24-21.

II QUARTO

Brooks sfrutta bene il pick and roll, Vildera si “accorge” di poter segnare da sotto e Ferrero inchioda uno schiaccione di rabbia: Piacenza non si fa intimorire e grazie al siluro di Filoni torna a -1 (29-30). Se fossimo più attenti in difesa! Peccato Vildera (autore di 6 punti) si faccia comminare il secondo fallo e peccato Filloy non riesca ad incidere nella gara: qualche buon contropiede tiene l’Assigeco a contatto (33-34 in favore degli ospiti). Rispetto alle precedenti sfide, tuttavia, Trieste mette sul parquet un rinnovato agonismo. Ruzzier cerca Campogrande, che però tira con l’1/4 dall’arco, ci sono pochi palloni buoni per Candussi (pessima scelta non giocare in area pitturata, visti i quattro falli subiti proprio da quest’ultimo) ma l’incognita riguarda sempre le marcature: un pessimo taglio a canestro regala il nuovo vantaggio ai padroni di casa (37-35). Ed è proprio Candussi a riportare avanti i suoi, prima che Filloy rinasca dalle ceneri con tre bombe consecutive, costringendo Salieri al timeout, ora sotto di 7 lunghezze (47-40). Un buon secondo quarto concede a Trieste di chiudere in vantaggio di 6 punti (51-45).

III QUARTO

Entrambi i quintetti corrono molto in questi primi frangenti e un uno-due firmato da Brooks e Filloy (15 punti con questa bomba in contropiede) sospinge Trieste sul +11 (56-45): timeout immediato per Salieri. Ma mentre Gallo tenta di risvegliare la garra piacentina, Filloy continua il suo one-man-show prendendosi quei tiri che i compagni rifiutano: 7 bombe per l’argentino e 62-49 sul tabellone per i giuliani. Nel momento in cui è necessario piantare il coltello nella piaga sanguinante, però, i cambi repentini non pagano e l’Assigeco riesce ad arrestare l’emorragia cestistica: Ferrero e soci sprecano tanti possessi utili (c’erano 14 punti di scarto), Vildera litiga con Filloy a rimbalzo e Serpilli segna il -6 pochi secondi prima del suono della sirena (61-67 per gli ospiti).

IV QUARTO

Con Brooks acciaccato, Bossi e Ruzzier fanno di tutto per meritarsi un “4” in pagella perdendo alcuni palloni in maniera piuttosto ingenua: Candussi sale a quattro falli personali e ancora Serpilli insacca il -2 (65-67). in casa giuliana notiamo passaggi imprecisi, falli stupidi, ingenuità: per fortuna, una bomba di Campogrande e un assolo di Brooks, incidono il +6 (73-67). Si smette di giocare a pallacanestro in tutte e due le metà campo, Christian persiste nel tenere un Vildera non all’altezza e le azioni si trasformano in un “catch and shoot” che favorisce – nella bagarre – l’Assigeco, ora sotto di 1 (74-75). Torna protagonista Ariel Filloy, che zittisce l’arena piacentina con un bombazo fuori equilibrio: 80-77 a 1.15 dalla fine; Sabatini pareggia da otto metri, Deangeli si fa stoppare (è lui che dovrebbe tirare in questi momenti?) per l’ennesima volta dal suo marcatore, Filloy ne mette ancora una (incredibile!), Veronesi trova la replica da oltre l’arco facendo impazzire i suoi fan e poi, ancora Filloy, segna in penetrazione. Fiato sospeso e Trieste avanti 85-83, con 13 secondi a disposizione di Piacenza: Veronesi si lancia a canestro e l’arbitro assegna un fallo dubbio, sul tiro, a Brooks. Veronesi ne segna solo uno, poi, sul rimbalzo, Ruzzier trova la sfera e subisce un fallo importantissimo: il play triestino è freddo, li mette entrambi, e l’ultimo tentativo di Sabatini non trova il fondo della retina. Una vittoria sudata, sudatissima, per i dieci di coach Christian.

Assigeco Piacenza vs Pall. Trieste 2004 84 – 87

Piacenza: Gallo 11, Filoni 11, Manzo, Sabatini 6, Bonacini 7, Miller 12, Querci 5, Serpilli 7, Veronesi 15, Skeens 10, D’Almeida. All. Salieri

Trieste: Bossi, Ruzzier 9, Campogrande 9, Filloy 29, Brooks 14, Candussi 15, Vildera 6, Deangeli 2, Rolli, Ferrero 3. All. Christian

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