Brooks con la “tripla de tabela” vince un derby al cardiopalmo!

Trieste parte col piglio giusto ma nel secondo quarto si nota una totale assenza di gioco. Nell'ultimo quarto Reyes è il matador di una vittoria sancita però da una bomba di tabella di Brooks.

Foto Walter Angelica

La “più di una semplice” partita segna già uno spartiacque decisivo in questo inizio di stagione: Trieste arriva da una bella vittoria in trasferta ma ha avuto meno giorni per preparare il match ed è ancora alla ricerca di una identità forte; Udine, invece, ha percorso un tracciato più regolare, ha due punti di vantaggio sugli acerrimi cugini giuliani, tuttavia quest’oggi giocherà sotto volte ostili. Molte sarebbero le chiavi tattiche, siano queste il contenimento di Monaldi o la gestione dei mismatch nel reparto lunghi, ma è molto probabile che gli schemi saltino molto presto, spazzati via dall’atmosfera unica di queste serate sportive.

I QUARTO

Tra le grida dei tifosi e la coltre grigia dei fumogeni, la partita inizia in un clima a dir poco teso: Filloy è subito nello starting five (Ferrero dentro per Reyes), ma Trieste sbaglia tutte le prime conclusioni e L’Apu guida 4-2. L’ingresso del Portoricano si traduce subito in una palla recuperata e due falli subiti, Alibegovic cerca di stancare Filloy in post basso e Christian lo cambia per Deangeli: 6-4 per i biancorossi dopo un appoggio proprio di Reyes. Udine finora è troppo imprecisa dentro l’area e sta spendendo molti falli nel contenimento dei lunghi, specie del n. 7 (6 punti, 4 rimbalzi, 3 falli subiti): anche Candussi si mette a referto (sia da sotto che da tre) e Vertemati chiama timeout sul 13-7 in favore dei giuliani. Trieste fa riposare quasi tutti i titolari, Ruzzier è sfortunato al tiro, Deangeli si scava di prepotenza qualche canestro, e i friulani continuano a tirare con medie piuttosto basse dalla lunga. Sul finire di frazione i biancorossi concedono troppi rimbalzi offensivi agli avversari, gli attacchi sono confusi e poco incisivi (il quintetto in campo è fragilissimo) e questo “dono” permette all’Apu di restare a -5 (15-10 per gli alabardati).

II QUARTO

Seguendo un difetto della contendente, i giuliani si intestardiscono nel tiro da fuori, non fanno convergere la sfera sotto le plance e un canestro di Arletti vale il -1 (14-15); Ruzzier ammannisce la zona e i cecchini di Vertemati tirano sì con l’1/12 dall’arco, eppure le penetrazioni in solitaria di Monaldi e Clark riconsegnano un minimo vantaggio agli udinesi (20-19). In casa biancorossa è crisi (l’assenza di un gioco è palese e preoccupante): tanta la distrazione e poca la lucidità; gli ospiti sbagliano molto e potrebbero profittare in maniera più cinica di un frangente così negativo per Brooks e compagni. Negli ultimissimi istanti una bomba senza costrutto di Filloy riaccende gli animi dei supporter, ma Udine può chiudere avanti 29-26.

III QUARTO

32 secondi di terzo quarto ed già timeout in casa triestina: dopo la pausa, Candussi segna un bel gancio ma spende – follia! – il suo terzo fallo; 33-28 per l’Apu. Reyes è un talento di un’altra categoria, riprende ad aggredire il ferro col coltello fra i denti e, non a caso, un successivo contropiede di Vildera vale il controsorpasso: 34-33 per i giuliani. Il quintetto col doppio play e con i comprimari “resiste” strenuamente ma la gestione dell’attacco è ancora troppo superficiale e priva di letture intelligenti; 36-36 sullo score. Caroti punisce da tre e gli errori dei triestini sono im-ba-raz-zan-ti: palle perse, passaggi affrettati, scelte di tiro rivedibili (42-38 per gli ospiti); il pubblico, giustamente, rumoreggia, e dopo trenta minuti di partita Udine ha l’inerzia dalla sua, oltre a 3 punti di vantaggio (42-39).

IV QUARTO

Stupiscono i pochissimi minuti concessi a Campogrande: Monaldi prosegue la sua brillante prestazione (13) ergendosi a leader degli ospiti e una tripla di Clark vale il +8 (47-39); Ruzzier, sfiancato da quest’ultimo, spende il suo quarto, Reyes chiede la palla e prosegue l’assalto al ferro udinese, fino a quando una bomba di Filloy costringe Vertemati al timeout (47-45 Apu, già in bonus falli di squadra). Monaldi si carica la squadra sulle spalle ed infila altri punti utili, compensando le forzature dei suoi compagni (quanti i “regali” alla difesa giuliana) e Trieste – finalmente – capisce che è ora di giocare palla sotto canestro: Trieste insegue sul -1 (49-50), a 2.50 dal termine. Ikangi esce per infortunio, Reyes pareggia dalla lunetta, e Christian manda dentro Deangeli per la fase difensiva: lo stesso portoricano recupera il rimbalzo e Brooks infila in isolation il vantaggio del +2 (54-52), quando mancano 1.09 alla fine. Udine pareggia ancora con Clark, Deangeli stecca la bomba (un altro compagno doveva prendersi quel tiro!) e Christian chiama timeout sul 54-54 a 17.6 dalla sirena, con palla in mano dei friulani. Da Ros commette un fallo in attacco dubbio e regala il possesso ai biancorossi: Brooks la porta oltre la metà campo e segna un’incredibile “Tripla de tabela”!

Pall. Ts 2004 vs Apu Old Wild West Udine 57 – 54

Trieste: Brooks 13, Bossi, Ruzzier 3, Campogrande, Filloy 6, Deangeli 2, Candussi 13, Reyes 16, Vildera 3, Ferrero, Camporeale, Rolli. All. Christian

Udine: Monaldi 16, Vedovato, Zomero, Da Ros, Delìa, Clark 16, Alibegovic 4, Agostini, Gaspardo 7, Arletti 2, Ikangi, Caroti 9. All. Vertemati

Rajone