La Reyer impugna la risoluzione FIBA sul caso Caboclo

L’Umana Reyer Venezia prende atto della ingiusta e viziata decisione della Federazione Internazionale di Pallacanestro (FIBA), di rilasciare il nulla osta al giocatore Bruno Caboclo, su sollecitazione del Club Partizan Belgrado.

Il rilascio del richiamato nulla osta, a fronte di una gravissima violazione posta in essere dall’atleta, in manifesta malafede e con il colpevole concorso di manager e nuovo Club è del tutto inaccettabile, e sarà impugnata dalla Reyer in ogni sede e con ogni mezzo legale disponibile, a cominciare dal ricorso al FIBA Appeals Panel.

Parimenti la Reyer si riserva di far accertare nelle sedi competenti la condotta illecita dei manager del giocatore e dello stesso Partizan Belgrado, che pur consapevole del vincolo contrattuale in essere con la Reyer ha dato corso alla richiesta di trasferimento.

Non è tollerabile che in un sistema funzionale e interdipendente come quello del basket europeo un club si avvantaggi delle prestazioni di un giocatore contrattualmente legato ad un potenziale avversario.
E non è tollerabile il voltafaccia di giocatori e agenti nel disprezzo, non solo dei contratti, ma anche della programmazione sportiva, degli investimenti e della competitività delle squadre.

Per questo Reyer è assolutamente determinata a continuare la propria battaglia legale nei confronti di tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda e in tutte le sedi possibili.

Perché è purtroppo evidente che il rispetto dei codici di comportamento sanciti dalla stessa FIBA e dei basilari valori sportivi che dovrebbero essere condivisi da tutti non possono essere affidati alla coscienza individuale di chi opera, a qualsiasi titolo, nel nostro sport.

Francesco Rigo
Ufficio Stampa Reyer