Trieste vince ancora (col brivido): 86-79 dopo una lunga battaglia contro Cividale.

Anche senza Brooks (mai sceso sul parquet) Trieste è praticamente sempre avanti, eccezion fatta per gli ultimi tre minuti: Reyes chiude i giochi e il Palatrieste tira un sospiro di sollievo.

Una settimana dopo il “triplone” della vittoria di Brooks, Trieste affronta un altro derby : al Palatrieste arrivano le “aquile” di Cividale, il tutto per un match difficilissimo sotto molti punti di vista; c’è da smaltire la tensione e l’adrenalina della sfida contro Udine, c’è da risolvere un sospetto acciacco proprio per Brooks (infiammazione), ci sono i più di quattrocento tifosi friulani e, in panchina, il veteranissimo “Pilla”. Scontato dire che sarà fondamentale contenere l’estro e il talento di Lucio Redivo, “sceso” dalla massima serie per portare qualità e sostanza all’attacco ospite.

I QUARTO

Filloy dentro per Brooks nello starting five, Berti subito incisivo per Cividale ma una buona partenza “dice” 5-2 Trieste; Candussi fa bene a portare lontano da canestro il suo difensore, ma è sfortunato nelle segnature (le scelte sono comunque buone) e finora il movimento di palla è gestito con intelligenza dai cinque in maglia biancorossa. Poco dopo Redivo sovverte l’inerzia iscrivendosi a referto con una bomba: le aquile ora entrano in area pitturata con scaltrezza e un canestro con fallo di Marangon consegna loro il primo vantaggio (10-7). L’attacco alabardato è ora testardamente concentrato nel tiro da fuori (1/6), prima che Deangeli trovi due belle soluzioni per il -2 (11-13): nelle azioni successive, ecco brillare l’astro di Reyes, che sale a 7 firme personali, rivede il campo Stefano Bossi ed un’energica Trieste conclude in crescendo il primo quarto, sopra di 4 lunghezze (19-15).

II QUARTO

Parallelamente alla sfida incrociata Ruzzier-Redivo, Filloy prova ad “aprire la scatola” dall’arco con due siluri in fila: +10 per i padroni di casa (29-19) e Pillastrini chiama giustamente timeout. Cividale può recriminare per una prestazione ancora inconsistente di Cole, ma sta ottenendo un buon apporto dai propri lunghi, soprattutto nei rimbalzi offensivi; decisiva, in questi minuti, la pallacanestro illuminante e concreta di Filloy, abile a gestire “mentalmente” i compagni e coinvolto anche nel playmaking. Pur senza un reale “gioco”, Trieste è sopra di 12 e sta indirettamente costringendo i gialloblu a spendere molte energie per costruire la rimonta. Ai giuliani manca ancora quella flemma, quella pazienza per leggere le situazioni: tuttavia, il tabellone recita 42-35 dopo i primi venti minuti di contesa (in favore dei biancorossi).

III QUARTO

La difesa giuliana si dimentica di Marangon e un canestro di Redivo vanifica quasi tutti i 12 punti di vantaggio, costruiti nella frazione precedente: una tripla di Filloy ci mette una toppa e vale il nuovo +5 (48-43). Deangeli non sta riuscendo a limitare a dovere il top scorer ospite (sempre più caldo), ma Candussi è sia dominante in area che efficace nel tiro dalla lunga: una seguente bomba di Campogrande si tramuta nel +11 (58-47) e nel timeout Cividale. Bello vedere l'”occhio” pronto del cecchino romano, che esce dai blocchi con una ritrovata sicurezze. I friulani, però, non mollano, e sono bravi a rimanere “dentro” la partita, sebbene sotto di 9 dopo 30 giri di orologio (66-57 per i biancorossi).

IV QUARTO

Ancora fiducia per Bossi, che premia la decisione di Christian con una tripla in contropiede, e ancora fondo della retina per un mortifero Campogrande: 15 punti (5/7 da tre) e +15 confezionato in poche sortite (75-60). Invece di piazzare il colpo della staffa Trieste attacca pigramente la zona e il quintetto di comprimari non convince: 75-67 a 5.07. Anche se Vildera sta giocando una pessima pallacanestro, Candussi viene tenuto a riposo: non “serve”, perché basta dare la palla a Campogrande e il +14 (81-67) si materializza in men che non si dica (21 punti con 7/9 dalla lunga). Rota e Miani colpiscono da tre e l’abbrivio triestino svanisce con rapidità: timeout Christian sul misero +6 (81-75). Reyes ne sbaglia uno dopo l’altro, Filloy perde un pallone ingenuamente e Cividale è sotto di 4, palla in mano, a 1.38 dalla sirena; Dell’Agnello non realizza il lay up del -2, Redivo manca il jumper nell’azione seguente e – finalmente – Reyes infila il +6 da sotto. 83-77 Trieste, a 15.9 dal termine. Non c’è più tempo per i friulani, che escono a testa alta da questo match, vinto con merito (e con brivido) dai giuliani.

Pall. Ts 2004 vs United Eagles Cividale 86 – 79

Trieste: Bossi 3, Filloy 11, Rolli, Reyes 16, Deangeli 9, Ruzzier 7, Camporeale, Campogrande 21, Candussi 19, Vildera, Ferrero, Brooks. All. Christian

Cividale: Marangon 14, Redivo 18, Miani 11, Rota 14, Furin 2, Bartoli 2, Baldares, Baldini, Berti 3, Cole, Dell’Agnello 16. All. Pillastrini

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