L’ottava “perla” arriva contro Cento, battuta 80 – 66

Trieste è padrona del metronomo della gara, imponendo il proprio ritmo sin dal primo minuto.

Dopo sette vittorie in fila Trieste ritrova la Cento dell’ex Mussini in questo match pre-natalizio: peserà il “fantasma” della gara d’andata, persa rocambolescamente in terra emiliana? Di certo, per quel che concerne gli alabardati, sarà fondamentale contenere l’esperienza di Bruttini sotto le plance e – soprattutto – evitare di mettere in ritmo proprio Mussini, contenendo la sua velocità e la sua capacità di servire i compagni dal palleggio.

I QUARTO

Ruzzier attacca subito Mussini sfruttando qualche chilo in più nella parte alta del corpo, ma Bruttini e soci pareggiano sul 4-4: bene che la palla converga molto spesso nelle mani di Candussi e dei lunghi giuliani. Dopo cinque minuti Vildera sostituisce Candussi e il suo apporto più che positivo (soprattutto al rimbalzo d’attacco) costringe Mecacci al primo timeout, quando i suoi cadono sotto di 7 (13-6 per Trieste). Cento sta preservando Mitchell (ancora non entrato) e sta soffrendo visibilmente nella fase difensiva, soprattutto in area pitturata; Christian cambia Vildera – nello scontento sorridente del pubblico – e permette anche a Bossi, Filloy e Campogrande di “assaggiare” il parquet. Sul finale di frazione i cinque di Christian hanno perso verve e brillantezza, hanno gigioneggiato un po’ troppo, ma guidano la contesa su un comodo 21-10.

II QUARTO

Candussi porta fuori area Ladurner e gli segna ben due triple in faccia, anche se le medie di squadra non sono eccellenti (4/13); funziona abbastanza bene il muro difensivo dei giuliani, che rende difficili agli avversari sia le penetrazioni che i tiri piazzati: 31-17 sul tabellone in loro favore. Col top scorer a riposo (Candussi, con 10 punti) questa Trieste sta controllando la sfida senza fatica, sta chiudendo la zona pitturata con personalità e aggressività, coinvolgendo via via diversi protagonisti nella fase offensiva. Ribadiamo un’ottima prestazione di Vildera (6 rimbalzi e 4 assist), anche in alcuni dettagli: lì dove Archie è incollato a Reyes, la sua visione di gioco gli permette di servire a dovere i compagni (Deangeli ringrazia e abbellisce la giocata con una bomba). In un clima rilassato e festante, i padroni di casa guadagnano gli spogliatoi con ben 18 punti di vantaggio (44-26).

III QUARTO

Meccacci prova a dare una scossa al morale facendosi comminare un tecnico, ma due triple di Deangeli incidono il +23 (53-30) al quale segue un comprensibile timeout ospite. In questo momento è fondamentale tenere alta l’attenzione, evitare eccessivi cali di tensione ed è per tale ragione che è ora Christian a rifugiarsi nel timeout sul 55-38. Il ritorno di Vildera coincide – come nel primo tempo – con un rinnovato slancio ed ogni mismatch con Ladurner viene vinto dal n. 14 in maglia biancorossa: per Cento, l’unico faro è Palumbo, autore di 21 punti. I cambi, tuttavia, non impediscono alla Benedetto XVI di recuperare dieci lunghezze, prima che la sirena stoppi le ostilità sul 62-49 per Trieste.

IV QUARTO

I tanti minuti privi di agonismo e di garra rendono arduo il tornare a macinare canestri, anche per “mani” veterane: ci pensano Brooks e Vildera, che oggi si è imposto fisicamente come mai in questo campionato. Con Bruttini a riposo (non entrato nel terzo quarto), con Ladurner affaticato dal mismatch sfavorevole e con questo Mussini assai impreciso, Cento non pare intitolata ad una rimonta (74-58 per Trieste). Mentre Reyes vola per una seconda splendida slam dunk, Palumbo prova il tutto per tutto, Mussini infila il -14 a 2.04 dal termine; Ruzzier è chiamato ad una gestione lucida di questi ultimi giri di orologio, che – lentamente – consegnano i due punti ad una Trieste sempre più convincente e decisa.

Pall. Trieste 2004 vs Benedetto XIV Sella Cento 80 – 66 (21-10, 44-26, 62-49)

Trieste: Ruzzier 10, Candussi 14, Reyes 20, Deangeli 9, Brooks 5, Bossi 3, Rolli, Ferrero, Vildera 11, Campogrande 6, Camporeale, Filloy 2. All. Christian

Cento: Archie 8, Mitchell, Mussini 12, Bruttini 4, Kuuba 5, Palumbo 23, Bucciol, Toscano 4, Moreno 2, Ladurner 8. All. Mecacci

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