Costanza e perseveranza: Trieste conquista 2 punti d’oro contro Reggio

Trieste subito convincente, sopratutto in fase difensiva; Fernandez disegna splendidi assist per i compagni e una lieve flessione nel finale non sporca una prestazione che "pesa".

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Nella serata delle 600 partite di Daniele Cavaliero, autentica bandiera cestistica di questa città e autentico orgoglio nazionale (e nella serata delle 200 panchine di coach Legovich) Trieste ospita una Reggio Emilia al sesto posto in classifica ma reduce da due sconfitte consecutive. Il roster di Martino ha sofferto infortuni e recenti “addii” mentre si rincorrono voci di mercato su Udanoh (cercato, parrebbe, proprio dagli emiliani), oggi in borghese sugli spalti dell’Allianz Dome. Superfluo ricordare sia una partita importantissima per entrambe le formazioni.

I quarto

Henry vola come un elegante albatros e Trieste subito avanti sul 6-0: timeout inevitabile di Martino; gli ospiti entrano in partita con colpevole lentezza, allestiscono la zona in difesa, ma a metà tempo Delìa conferma il +6 (13-7). Il Lobito smista già pregevoli 5 assist ma Kyzlink si fa beffe della molle marcatura avversaria (ah, se Doyle e Henry difendessero con un po’ più di aggressività!), infila il suo ottavo punto e costringe questa volta Dalmasson a chiamare timeout sul +2 (17-15). Cavaliero entra sul parquet e subito arriva la tripla: ciliegina sulla torta di un bel primo quarto per l’Allianz, concluso avanti 23-17.

II quarto

Laquintana, gioca ancora con troppa preoccupazione e poca lucidità: solo una tripla salvifica di Doyle “monda” quattro minuti di brutta pallacanestro. Senza gli “starter”, i triestini ringraziano le forzature di Bostic e le palle perse di Elegar, perché solo Kyzlink incide il referto con 14 punti: Henry tiene gli ospiti a 2-3 possessi di distanza. Fernandez regala spettacolo: non solo assist ma anche un tunnel alla Chris Paul di rara bellezza per un play making di altissimo livello. Sulla sirena il tabellone indica per 38-32 Trieste.

III quarto

La “mano” dei tiratori in maglia UNAHOTELS non è precisa questa sera, e l’antisportivo di Candi è un pessimo segnale da tutti i punti di vista: Doyle allunga sul primo +11 (43-32); Elegar s’impone su Grazulis, Bostic e Taylor sparano dall’arco e la sfida si riapre sul 51-51: colpevole Trieste, che sembra aver “atteso” inerme questa tempesta. In ritardo, l’Allianz cambia assetto e uomini, ritrovando il vantaggio grazie alle forze fresche prima della fine della frazione (61-50).

IV quarto

Upson dà un buon contributo in questa fase calda del match mentre i compagni guidano sul +13 (67-54). Martino non sa più che pesci pigliare quando sia Bostic che Candi raggiungono il loro 4° personale: gli emiliani sembrano aver esaurito le batterie (nonostante l’Allianz giochi con le seconde linee); a 3.49 Dalmasson decide di reinserire il Lobito, Bostic colpisce dalla lunga per il -10, ma Reggio non ne ha più e l’Allianz conquista una decisiva vittoria.

Allianz Pallacanestro Trieste – UNAHOTELS Reggio Emilia 78 – 69

Trieste: Coronica, Delia 10, Da Ros 5, Henry 14, Fernandez 10, Cavaliero 6, Doyle 10, Upson 9, Laquintana 5, Arnaldo, Alviti 3, Grazulis 6. All. Dalmasson

Reggio Emilia: Bostic 20, Baldi Rossi, Bonacini, Elegar 17, Taylor 8, Diouf 2, Giannini, Porfilio, Candi 1, Kyzlink 21. All. Martino

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