L’opinione di Attila Frizzo: un generoso Babbo Natale

Dopo le festività, l'arrivo del main sponsor e la larga affermazione con Roseto, si torna bruscamente sulla terra con la sconfitta di Verona.

Eugenio Dalmasson, espressione perplessa la sua.

Ai responsabili della Pallacanestro Trieste 2004 le festività natalizie, del nuovo anno e della Befana sono state foriere di buone, anzi buonissime novità.
Nel cestone di Babbo Natale il sodalizio biancorosso triestino ha trovato, grazie ai buoni ausili di Roberto Cosolini Sindaco della città di San Giusto, il main sponsor che ha portato 100 mila Euro nelle asfittiche casse sociali.

Oltre al denaro fresco la biancorossa società ha ottenuto la possibilità di gestione del Palarubini, concessione che, a detta del presidente Mario Ghiacci, aprirà nuovi orizzonti.
Ma il più regalo è giunto dal risultato sul parquet di casa quando con assoluta continuità Zahariev e compagni hanno “rullato” i mal capitati cestisti di Roseto degli Abruzzi. La strasuperiorità triestina ha avuto finalmente le splendide prestazioni dei due “lunghi” Landi e Parks, ben supportati al vero da tutto il resto della squadra.

I più che 3000 temerari fans presenti al Palarubini sono stati premiati da una prestazione super voluta per onorare nel migliore dei modi l’arrivo dell’agoniato main sponsor.
La Pallacanestro Trieste, se la gestione del Palarubini verrà confermata, avrà finalmente quello che gli austriaci chiamano “klare sight” cioè una chiara e trasparente visione della sua consistenza agonistica / organizzativa disponendo di ben due gioielli della res publica triestina, il complesso del Palarubini e quello di via Locchi.
Il risultato di Verona ha concluso in modo infruttifero il felice e positivo periodo festaiolo. Rientra nella logica dei rapporti di caratura tecnico agonistica delle squadre di basket.

Attila Frizzo