Varese, com’è dolce la sconfitta europea…

Fonte: basketnet.it a cura di Luciano Chiesa

Varese perde 70-72 la gara di ritorno con il Benfica, ma in virtù del più tre della gara di andata, accede al tabellone principale della FIBA Champions League, e questo, bisogna riconoscerlo, é l’unica notizia positiva della serata, perché non solo dà lustro alle ambizioni europee della società di Piazza Monte Grappa, ma con il bonus di ingresso di 100 mila euro più gli incassi, mette in ordine i conti della società.
Detto questo una riflessione, al di là della gara bisogna pur farla: innanzitutto chi di dovere dovrebbe chiedersi, seppur molto stimato, come mai, per il terzo anno consecutivo la squadra arrivi al primo appuntamento della stagione in condizioni di forma imbarazzanti, colpita da continui infortuni in fase di preparazione che limitano, e di troppo il lavoro che poi “non” si riesce a fare in palestra; in più, chi ha avuto spazi da protagonista in preseason, oggi soffre nel tornare in trincea, ed anche questo incide sul morale. Le conseguenze sono ovvie: la Openjobmetis gioca una gara in cui non riesce a mettere insieme due cose giuste né in attacco, né in difesa, sia per condizione fisica che di amalgama, il 38% al tiro (28,5 da tre) e le 12 palle perse sono lì a testimoniarlo, così come lo sono i dati di un Benfica che tira per larga parte dell’incontro con il 60% dall’arco, perché Varese non ha le gambe per contestare il tiro, od i 21 punti di Damian Hollis, visto primeggiare nella A2 italiana ma dimostratosi inadeguato alla massima serie nel suo anno a Cantù.
I Lusitani per giunta, giocano un basket semplice e redditizio, con una buona distribuzione dei tiri e la capacità di cercare sempre l’uomo nelle migliori condizioni per colpire; oltre ad Hollis ricordiamo anche i 17 di Morais e la grande utilità di giocatori come Barber Soares e Raivio, sia sotto le plance che in fase di costruzione del gioco.
Qualche nota positiva per i lombardi bisogna pur tirarla fuori: citiamo Norvel Pelle, che malgrado l’1/4 ai liberi nei momenti cruciali ha totalizzato 5 punti (2/2) con 9 rimbalzi e 4 stoppate. Il ragazzo ha molta strada da fare tra fondamentali e visione di gioco, ma dimostra che, con lui in area, gli avversari sono costretti ad alzare la parabola di tiro, e già questo non è poco. 15 sono i punti di Eyenga, invero troppo discontinuo, e 12 quelli di Johnson tutti nel secondo tempo, ma il suo 0/3 da tre è una cartina di tornasole: il ragazzo deve essere servito  a dovere e sentire la fiducia, ma chi ha questo compito attualmente è parecchio fuori forma.
Varese parte 10-2 con Eyenga, cui risponde Morais, Hollis firma il 14 -15 in un quarto che, solo la bomba di Cavaliero sblocca dalla parità, permettendo a Varese di chiudere 23-20 la prima frazione. Ferrero prova a suonare la carica in avvio di seconda frazione, un halley hoop di Bulleri per Pelle infiamma il pubblico, ma due bombe di Soares e 7 punti filati di Morais riportano avanti i portoghesi (33-35), Eyenga prova a pungere dall’arco ma Raivio e Barber mandano le squadre al riposo lungo in perfetta parità a quota 39, con Eyenga a quota 11 e 7 di Ferrero, mentre si fa notare il 5/8 da tre (63%) del Benfica, con Morais a quota 11.
Nulla cambia nella terza frazione, caratterizzata da 8 punti di un redivivo Melvin Johnson, mentre qualche distrazione difensiva nel finale di tempo, consente ai lusitani di lucrare viaggi in lunetta e portare in porto la terza frazione con un punto di vantaggio sul 53-54. In avvio di ultima frazione, il quintetto Avramovic, Pelle, Kangur, Ferrero, Cavaliero, pare trovare il bandolo della matassa in difesa, e qui coach Moretti ci mette del suo cannibalizzandolo per far tornare in campo le sue prime linee: risultato, un parziale di 1-9 con la bomba di Hollis, che porta il Benfica a condurre 64-59 che vorrebbe dire qualificazione a 5′ dalla sirena. Maynor e Johnson riportano in scia Varese, ma ancora 5 punti di Hollis fanno tremare le gambe agli spettatori del “Lino Oldrini”, in questo frangente però, Varese è brava a chiudere gli spazi in difesa e ad attaccare subendo falli ed andando a segnare i liberi, malgrado l’1/4 di Pelle. A 9″ dal termine, Melvin Johnson subisce fallo e converte i liberi del 70-70, dopo il timeout Raivio trova soltanto un canestro da due punti che regala la vittoria ai portoghesi ma fa festeggiare comunque la gente di Masnago, che però, da domani, si merita e si aspetta una squadra migliore: a Moretti ed ai suoi uomini il compito di arrivare pronti, malgrado tutto alla prima di campionato contro Sassari, che non è certo una squadra da campionato portoghese, pur con tutto il rispetto dovuto.