All’UniEuro di Forlì niente sconti per l’Alma Trieste

Ulteriore ostacolo romagnolo da superare nella corsa ai playoff di Trieste.

In un clima difficile seppur mitigato dal forte e sentito gemellaggio tra le due tifoserie, domenica sera al PalaGalassi di Forlì si consumerà una sfida decisamente ostica, tanto per la squadra di casa quanto per gli ospiti, con entrambe le formazioni costrette a vincere, seppur con motivazioni diametralmente opposte.

Trieste viene dallo stop di Ravenna, che ha bloccato a cinque vittorie la serie positiva dei biancorossi, comunque lanciatissimi verso le posizioni che contano davvero per i playoff e che ora devono iniziare a guardarsi le spalle proprio dai romagnoli, che in classifica sono quarti a due sole lunghezze e che a loro volta ne mantengono altrettante sul terzetto Fortitudo – Mantova – Roseto. Con il vantaggio di conoscere in anticipo il risultato dell’OraSì che giocherà sabato sera a Piacenza, vincere per l’Alma significa quindi mantenere il terzo posto e riprendere fiato e corsa.

Dall’altro lato del parquet gli alabardati si troveranno di fronte una Forlì ferita nell’orgoglio che annaspa all’ultimo posto del girone est, con solamente quattro vittorie in venti partite (anche se una di queste è maturata contro la regina Treviso) e una striscia negativa di ben 11 sconfitte consecutive, iniziata a Verona ai primi di dicembre dello scorso anno. Non ci si abitua mai a perdere e certamente un leone ferito non è mai un avversario facile, nonostante i molti cambi effettuati nel roster nelle ultime settimane! Trieste è avvisata.

Trieste mantiene la seconda miglior differenza canestri dietro alla Virtus con +123, ma è appena ottava come produzione con i suoi 77 punti di media. Il gruppo guidato da Eugenio Dalmasson da due punti tira con il 52% ed è la seconda forza del torneo assieme a Roseto e dietro a Ferrara, ma nelle altre zone del campo va decisamente peggio: con il 32% dall’arco è penultima assieme a Chieti e Imola, con il 71% dalla lunetta è ultima assieme a Piacenza, Mantova e Ferrara. Non va benissimo nemmeno nei rimbalzi, nei quali i biancorossi con 24,2 in media nel proprio pitturato sono al terzultimo posto, ma almeno in attacco i 9,9 di media li pongono al settimo posto; la media complessiva di 34,1 vale il quintultimo posto. Nelle stoppate l’Alma è seconda sia per maggior numero di date (3,4 di media), sia per minor numero di subìte (1,2 di media), stessa posizione per le palle recuperate (8,7 a partita). Settima infine per valutazione media (82,7) ed ottava per media assist (14,9).

Per la UniEuro l’ultimo posto in classifica si rispecchia giocoforza anche nelle statistiche, nelle quali spicca la peggior differenza canestri, -168, suffragata dalla peggior media realizzativa (69,1 punti ad allacciata di scarpe). A metà classifica nei tiri da due punti con il 50%, i forlivesi sono i peggiori dai 6,75 con un misero 28%, mentre dalla linea della carità un dignitosissimo 78% vale la seconda piazza dietro alla Fortitudo Bologna. Secondo peggior risultato nei rimbalzi difensivi (8,1 di media, meglio della sola Ferrara), quint’ultimo in quelli offensivi (24,7) per una media complessiva di 32,8 rimbalzi a gara, peggio fa solo Chieti. La peggior media assist (11,8) e la più bassa valutazione media (66,5) completano la fotografia di una squadra che da neopromossa sta avendo una stagione particolarmente difficile. Il cambio di allenatore da Gigi Garelli a Giorgio Valli non ha ancora portato risultati, per i quali si ripongono speranze nel recente cambio di americano tra Jeffrey Crockett e la guardia ex Varese Melvin Johnson e negli altrettanto recenti ingaggi dell’italo-americano Ryan Johnson – che in Italia ha già vestito le maglie di Imola, Piacenza e Mantova – e del nigeriano naturalizzato britannico Ogooluwa “Ogo” Adegboye, già visto a Cremona, Caserta e Reggio Calabria.

Il maggior fatturato biancorosso è sempre a stelle e strisce: Javonte Damar Green ha segnato 343 punti (56% 2PT, 43% 3PT, 68% TL, 122 RIM, 64 REC, 28 ASS), mentre Jordan Parks – fermo ai box nell’ultima gara – ne ha infilati 284 (59% 2PT, 25% 3PT, 75% TL, 146 RIM, 28 REC, 39 ASS). Complessivamente i due coloured hanno messo a referto 627 dei 1616 punti dell’Alma, pari al 38,8%.

Dovendo togliere Crockett dalle statistiche (per la cronaca è stato il miglior realizzatore di Forlì con 298 punti con il 65% da due punti, l’88% ai liberi e 155 rimbalzi) e Sebastian Vico, recentemente trasferitosi in serie B a Cento, è la “strana coppia” Wayne Blackshear – Paolo Rotondo quella più produttiva per Forlì. Per il primo 217 punti all’attivo in 14 gare (47% 2PT, 24% 3PT, 81% TL, 73 RIM, 20 REC, 24 ASS), mentre per il secondo sono 154 i punti segnati in tutte e 20 le gare (50% 2PT, 36% 3PT, 69% TL, 92 RIM, 14 REC, 20 ASS); il totale è di 371 su 1382 e vale il 26,8%.

Qui di seguito un rapido confronto tra i tre migliori giocatori delle due squadre per quanto riguarda i tiri, i rimbalzi e gli assist:

% 2 PUNTI
TRIESTE: Parks 59, Green 56, Bossi 51
FORLÌ: Infante 53, Rotondo 50, Bonacini 48

% 3 PUNTI
TRIESTE: Green 43, Pecile 40, Baldasso 34
FORLÌ: Pierich e Rotondo 36, Ferri 31

% TIRI LIBERI      
TRIESTE: Pecile 85, Parks 75, Green 68
FORLÌ: Ferri 82, Blackshear 81, Bonacini 80

RIMBALZI
TRIESTE: Parks 146, Green 122, Da Ros 120
FORLÌ: Rotondo 92, Blackshear 73, Infante 51

ASSIST
TRIESTE: Da Ros 76, Bossi 69, Parks 39
FORLÌ: Ferri 38, Bonacini 30, Blackshear 24

Nella partita di andata – svoltasi il 13/11/2016 – l’Alma Arena ha visto i propri beniamini vincere per 103 a 74 (con un primo quarto addirittura da 25 a 5) e totalizzare una valutazione complessiva di 131!

Con un Massimiliano Ferraro protagonista degli ultimi minuti con una palla recuperata e successivo canestro del definitivo 103, Trieste ha messo in luce la coppia Green – Parks, autori di una prestazione fenomenale: 29 punti, 5 rimbalzi, 4 recuperate e 36 di valutazione il primo e 28 punti, 9 rimbalzi, 3 recuperate e 34 di valutazione il secondo.

 

Marco Torbianelli