I leopardiani di Recanati alla carica della capolista triestina

Nella “sera del dì di festa” Recanati tenterà di espugnare l’inespugnabile Alma Arena.

Massimiliano Fossati in azione ai tempi di Trieste.

Turno di campionato abbastanza interlocutorio, almeno sulla carta, quello che si preannuncia per la ventitreesima giornata, se si pensa che a parte la sfida Treviso-Roseto, negli altri casi si giocheranno scontri tra squadre distanti in classifica, il che lascia pensare che se verranno rispettati i valori in campo fin qui espressi, non ci dovrebbero essere grossi sussulti nella graduatoria. Non fa eccezione nemmeno il match che vedrà opposte sul parquet dell’Alma Arena di Trieste una delle prime della classe alla penultima in classifica, divise da ben 18 lunghezze; proprio la posizione in classifica e lo spettro della retrocessione, è cosa nota, fa scoprire energie insospettabili a qualunque squadra, pertanto Trieste dovrà fare molta attenzione se non vorrà ritrovarsi a recitare il verso leopardiano “Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto”.

I marchigiani del Basket Recanati sono riusciti a vincere solamente sei gare in tutto il campionato, delle quali due in trasferta a Imola e Piacenza, ma soprattutto sono tre le vittorie nelle ultime quattro giornate e sono quattro nelle ultime sette, segno tangibile che il vento è cambiato e si guarda con un po’ più di ottimismo verso chi sta sopra (Chieti ed Imola), seppur staccate di quattro lunghezze.

Della sconfitta a Roseto nell’ultima giornata resta di buono molto poco (decisamente modesto il 52 finale di valutazione), forse solo la doppia doppia di Erik Rush (12 punti e 10 rimbalzi), ma Recanati vuole riprendere la sua marcia, seppur con gli sfavori dei pronostici. La squadra di Giancarlo Sacco – già alla guida del club nelle scorse quattro stagioni con ben tre subentri – è penultima anche nella differenza canestri (-114), con la nona media realizzativa (74,9) e percentuali di tiro (48% 2PT, 34% 3PT, 73% TL) in media con le squadre che occupano la parte inferiore della graduatoria. Fa meglio di Trieste nei rimbalzi (9,8 in difesa 25,5 in attacco per una media complessiva di 35,3), ma fa peggio nelle stoppate (1,8 subìte e 2,5 date) e nelle palle recuperate (la media di 4,5 è la peggiore del torneo). I 14,3 assist a partita valgono il nono posto (subito dietro Trieste) e la valutazione media di 73,4 è la quart’ultima, migliore solo di Piacenza, Udine e Forlì.

I biancorossi hanno vinto ben 11 delle ultime 14 partite e, reduci dall’importante e per nulla scontata vittoria a Forlì, tornano tra le mura amiche dove sono imbattuti dal 10 ottobre 2016 e detengono una striscia aperta di dieci vittorie consecutive. Con la Virtus che giocherà lunedì sera e con una Treviso non proprio in formissima che potrebbe venir sgambettata da una Roseto molto lanciata, la vittoria dei giuliani potrebbe valere il primo posto solitario in classifica per almeno per 24 ore.

Con la seconda miglior differenza canestri del torneo (+127) e l’ottava media realizzativa con 76,5 punti ad allacciata di scarpe il team di Eugenio Dalmasson, dopo Ferrara, è il migliore nel tiro da due punti con il 53%, risultato però controbilanciato dal secondo peggior risultato – dopo Forlì ed assieme a Imola – dall’arco (32%) e dall’ultimo posto dalla lunetta (71%) condiviso con Ferrara, Mantova e Piacenza. Con 9,7 rimbalzi nel proprio pitturato e 24,5 in quello avverso, Trieste ne arpiona in media 34,2 (quart’ultimo valore in compagnia di Jesi), mentre impartisce lezioni in fatto di stoppate subìte (solo 1,2) e di stoppate date (ben 3,3). Solo la Virtus recupera più palloni ad ogni gara (9,3 contro 8,5), mentre le medie di valutazione (82,1) e assist (14,7) valgono rispettivamente la settima e l’ottava piazza del girone est.

Recanati ha da poco fatto a meno delle fenomenali prestazioni dell’americano Jalen Reynolds, passato alla corte di Max Menetti alla Grissin Bon Reggio Emilia dopo aver dominato nelle classifiche dei rimbalzi, delle percentuali dal campo, delle stoppate e soprattutto della valutazione media. Certamente uno dei migliori stranieri visti quest’anno in tutta la serie A2. Ci mancherà, ma probabilmente mancherà di più ai leopardiani, anche se l’innesto dell’ex Varese, Ferrara e Reggio Calabria Erik Rush promette molto bene in prospettiva salvezza (già 43 rimbalzi, 26 assist e 98 di valutazione complessiva in 4 gare). Nelle classifiche individuali, quindi, nei primi posti per Recanati c’è il solo Federico Loschi – trevigiano di nascita e detentore, con Scafati, della Coppa Italia di A2 – che risulta spesso nei pensieri (e nei fischi) delle terne arbitrali: quarto per falli commessi (3,5) e quinto per falli subìti (4,6).

Per Trieste ci sono sempre i due americani a iscrivere i propri nomi nelle tabelle: Javonte Damar Green costantemente leader nelle palle recuperate (3,0 di media per 65 totali) e Jordan Parks ospite fisso della quinta casella nelle stoppate date (1,3 di media per un totale di 28).

A livello di creazione di gioco (assist) la sfida sarà tra Matteo Da Ros per Trieste – che distribuisce mediamente 3,6 palloni a match – e il già citato Federico Loschi per Recanati, che ha la stessa media seppur con due gare in meno (occupano rispettivamente la decima e l’undicesima posizione della speciale graduatoria); in seconda fila Stefano Bossi per l’Alma (quindicesimo con 3,4) e Gennaro Sorrentino per il Basket Recanati (tredicesimo con 3,5).

Per somma di punti delle due migliori coppie sulla sponda Recanati troviamo la coppia formata dall’americano Travis Bader e da Federico Loschi: per il primo i punti sono 322 (46% 2PT, 41% 3PT, 74% TL, 55 RIM, 11 REC, 25 ASS), per il secondo sono 270 (42% 2PT, 34% 3PT, 81% TL, 56 RIM, 23 REC, 71 ASS).  Insieme producono il 35,9% dei punti refertati ai marchigiani (592 su 1648).

A stelle e strisce la miglior coppia biancorossa: sono 343 (56% 2PT, 42% 3PT, 68% TL, 123 RIM, 65 REC, 29 ASS) i punti per Javonte Damar Green, a secco nell’ultima gara a Forlì, sono 314 (61% 2PT, 24% 3PT, 77% TL, 153 RIM, 29 REC, 40 ASS) per Jordan Parks – che invece in casa dell’UniEuro ha messo un trentello – per complessivi 657 dei 1683 punti refertati dall’Alma, pari al 39%.

Analizzando i tiri, i rimbalzi e gli assist dei migliori tre giocatori di ciascun team ne esce il seguente raffronto:

% 2 PUNTI
RECANATI: Marini 62, Bader 46, Spizzichini 44
TRIESTE: Parks 61, Green 56, Bossi 51

% 3 PUNTI
RECANATI: Bader 41, Loschi 34, Maspero 33
TRIESTE: Green 42, Pecile 39, Baldasso 33

% TIRI LIBERI      
RECANATI: Sorrentino 85, Bolpin 83, Loschi 81
TRIESTE: Pecile 85, Parks 77, Green 68

RIMBALZI
RECANATI: Spizzichini 89, Maspero 85, Loschi 56
TRIESTE: Parks 153, Da Ros 132, Green 123

ASSIST
RECANATI: Sorrentino 74, Loschi 71, Bolpin 51
TRIESTE: Da Ros 79, Bossi 71, Parks 40

In maglia Ambalt ci sarà il ritorno a Trieste di Massimiliano “T-Max” Fossati, prodotto del vivaio locale del San Vito classe 1993, in biancorosso dal 2012 al 2015.

All’andata in terra maceratese, il 20/11/2016, l’Alma sbancò il PalaPrometeo di Ancona per 95 a 92 con un finale al cardiopalma condito – negli ultimi 15 secondi – dai tiri liberi infilati da Sorrentino e Bolpin da un lato e da Green, Ferraro e Pecile dall’altro, con la tripla di Loschi del possibile pareggio sbagliata sulla sirena. Alla fine lo scout recitava 21 punti, 10 rimbalzi e 26 di valutazione per Reynolds e ben 28 punti con 5 rimbalzi e 27 di valutazione per Matteo Da Ros.

 

 

Marco Torbianelli