Udine – Trieste, l’attesa è finita: il derby è servito

I mutati obiettivi stagionali di Alma e GSA non permettono passi falsi.

Lino Lardo, tecnico della GSA (foto Panda Images).

Un derby non è ovviamente una partita come le altre, è qualcosa di molto di più, soprattutto per chi vive in città come Udine e soprattutto Trieste dove si cresce a pane e palla a spicchi. Ogni derby che si rispetti, ovviamente, porta con sé prima, durante e dopo gli inevitabili sfottò tra le tifoserie e gli altrettanto inevitabili ricordi di questa o quella gara del passato, dalla più recente (nel girone di andata) alle più lontane nel tempo che possono arrivare, nel caso di chi scrive, fino alle sfide Stefanel-Fantoni dell’indimenticabile stagione 1989-1990 in Serie A2.

Nella partita di andata nel dicembre dello scorso anno, in un’Alma Arena gremitissima, i 6.703 spettatori trascinarono i biancorossi alla vittoria per 78 a 71. Data la capienza del Palazzetto dello Sport di Cividale del Friuli, sede provvisoria delle gare interne della G.S.A. Udine, la gara di ritorno di domenica pomeriggio non potrà essere vista dagli spalti da un pubblico così numeroso, ma la diretta tv garantita anche in questa occasione dall’emittente TeleQuattro consentirà anche a chi non è riuscito ad accaparrarsi i preziosi tagliandi (perché esauriti o perché impossibilitato dalla burocrazia) di godersi lo spettacolo da casa.

Entrambe le compagini arrivano a questo appuntamento con il fiato un po’ corto e con le rispettive infermerie costrette a gestire un po’ di traffico in entrata ed in uscita, tanto che – tra pretattica e visite mediche plurime – sono in forte dubbio Allan Ray sulla sponda friulana e Jordan Parks su quella giuliana, due che sarebbe molto riduttivo definire “sicuri protagonisti”.

Trieste arriva dalla sconfitta di Piacenza, seconda dopo quella di Ravenna nelle ultime nove giornate, ma con intatta quella compattezza di squadra che l’ha resa una delle protagoniste del campionato. Gli uomini di Eugenio Dalmasson hanno tutte le intenzioni di riprendere subito a vincere, soprattutto in virtù dello scontro tra Treviso e Ravenna che potrebbe rimescolare ancora una volta le carte per i primi quattro posti del girone est. La differenza canestri di +136 è il secondo miglior valore del gruppo e la media realizzativa di 76,5 pone l’Alma all’ottavo posto. Ottime le realizzazioni da due punti, in cui il 53% è superato solamente da Ferrara, mentre non sono affatto rassicuranti le percentuali dall’arco (32%) e dalla lunetta (71%), rispettivamente il penultimo ed il peggiore valore del campionato. Trieste è inoltre decima per rimbalzi catturati (10 in attacco e 24,7 in difesa) e per palloni persi (13,5), mentre è la migliore per stoppate ricevute (1,3) ed è seconda per palloni recuperati (8,5). I 14,8 assist valgono il settimo posto e la valutazione media di 82,5 l’ottavo.

Udine si è recentemente rinforzata con gli arrivi delle due guardie Daniele Mastrangelo (ex di turno assieme ad Abdel Fall) e Rain Veideman, nazionale estone alla sua prima apparizione in Italia, ma ha una striscia aperta di quattro sconfitte consecutive. La GSA si è vista così risucchiare verso la parte bassa della classifica a soli due punti sopra la zona playout, con un calendario che da qui alla fine della regular season la metterà di fronte, oltre che a Trieste, a Mantova, Treviso e Fortitudo Bologna. Con una differenza canestri negativa di 41, la squadra di coach Lino Lardo realizza in media 72 punti, facendo meglio in tal senso solamente di Forlì e Treviso. Udine tira con il 47% da due punti (migliore solo di Treviso), con il 33% dai 6 e 75 (peggio fanno solo Trieste, Chieti e Forlì) e con il 76% dalla linea della carità (quinta miglior prestazione). I friulani sono settimi per rimbalzi catturati (10,9 nel pitturato avversario e 24,2 nel proprio) e sesti per palloni persi (14), mentre sono quint’ultimi per stoppate ricevute (1,3) e ultimi per quelle date (1,8), nonché ottavi per palloni recuperati (6,4). I 12,5 assist valgono il terzultimo posto e la valutazione media di 71,3 il penultimo.

Nelle classifiche individuali per Trieste i migliori sono i due americani Javonte Damar Green e Jordan Parks: il primo è leader del campionato nelle palle recuperate (2,8 di media a partita per 68 totali), nonché 8° assoluto nei tiri dall’arco (41,2%) e 11° per valutazione totale (421), 12° nella percentuale totale dal campo (52,3%). Il secondo è 5° assoluto nelle stoppate (1,4 a gara per 30 totali), 7° nel totale rimbalzi difensivi (120), nonché 10° per rimbalzi complessivi (167) e 11° da due punti con il 59,1%. Insieme producono il 38,1% del fatturato dell’Alma, 370 punti il primo, 329 il secondo per complessivi 699 su 1836.

Nelle fila dei friulani particolare Stanley Onyekachukwu Okoye è terzo nei rimbalzi difensivi (150) e 7° in quelli totali (194) ed è 4° per palle recuperate (1,9 a gara per un totale di 45), mentre Allan Ray è quarto dalla linea della carità con l’88 % di realizzazioni. Contribuiscono alla produzione rispettivamente con 378 e 384 punti per un totale di 762 dei 1729 punti di squadra, pari al 42,1%.

Analizzando i tiri, i rimbalzi e gli assist dei migliori tre giocatori di ciascun team ne esce il seguente raffronto, nel quale compaiono sia Ray che Parks, nella speranza di vederli entrambi in campo:

% 2 PUNTI
TRIESTE: Parks 59, Green 58, Bossi 52
UDINE: Ferrari 54, Okoye e Ray 47

% 3 PUNTI
TRIESTE: Green 41, Pecile 38, Baldasso 36
UDINE: Okoye 37, Pinton 36, Ray 35

% TIRI LIBERI      
TRIESTE: Pecile 84, Parks 79, Green 66
UDINE: Ray 88, Traini 85, Castelli 77

RIMBALZI
TRIESTE: Parks 167, Da Ros 147, Green 133
UDINE: Okoye 194, Ferrari 98, Ray 74

ASSIST
TRIESTE: Da Ros 89, Bossi 77, Pecile 41
UDINE: Traini 49, Ray 45, Pinton 36

 

Marco Torbianelli