Congratulazioni, coach Lardo! Di Attila Frizzo

Considerazioni post derby con Udine, dopo la debacle biancorossa terminata con il punteggio di 88 - 70 a Cividale del Friuli.

La GSA Udine, al palasport di Cividale del Friuli, ha surclassato l’Alma di Trieste con un pesante 88 a 70. La formazione friulana – priva ancora del playmaker titolare Traini e del suo “best-one” Ray – dopo aver subito un 7 a 0, dovuto più che altro allo schieramento a zona 2-3, ha sfoderato determinazione difensiva nonchè più che consistente caratura tecnico-fisica a confronto dei frastornati biancorossi che, subendo l’agire degli avversari, si scioglievano come neve al sole.

La disfatta di Cividale del Friuli segue quella subita a Piacenza al punto che, a fine gara in Friuli, il coach della formazione triestina, dopo aver dichiarato le sue responsabilità, ha indicato come errata la preparazione fisico-atletica dei suoi giocatori e la nessuna volontà di quest’ultimi alla…lotta.

Se quanto dichiarato dal responsabile tecnico della squadra triestina, come si è potuto vedere dal filmato TV messo in onda in diretta per l’impegno del Consorzio Trieste Basket, è d’obbligo dar ragione a qualche particolare:

– è assolutamente fuori discussione che la scarsa tenuta fisico-atletica del team di Dalmasson non è dovuta alle due gare giocate per la Coppa Italia;
– il tesseramento di Cittadini è stato voluto per aumentare il valore sotto le plance, ad oggi però l’apporto auspicato non si è totalmente realizzato e, fatta salva qualche rarissima occasione, non si è impostato un gioco per il pivot;
Bossi, al momento è alla Pallacanestro Trieste 2004 in prestito, viene però trattato ad ogni minimo errore o inesattezza come fosse un implume del vivaio biancorosso, creando così situazioni difficili nella gestione del gioco assegnando la responsabilità a cestisti non di questo ruolo;
– nel confronto regionale Green è stato tenuto in panchina per quasi tutto l’arco di tempo della seconda parte del match, è vero che MISTER SCHIACCIATA è stato ripetutamente battuto dal nigeriano-statunitense Okoye ma è altrettanto vero che chi siede in panchina altro non può fare che elargire conforto morale. Nel dicembre del lontanissimo 1799 il presidente degli Stati Uniti d’America John Adams, a Filadelfia, decise che il signor John Lamson rapresentasse la nascente potenza economica a Trieste, per particolare attenzione al porto della città di San Giusto. Dalla nomina fino ad oggi si può dire che tutti gli statunitensi che hanno vissuto a Trieste con la città hanno sempre avuto un meraviglioso rapporto, speriamo sia così anche per Green che, in passato, ha fornito prove di abilità a bizzeffe.

Per il prossimo turno di campionato sarà al Palarubini la capoclassifica Segafredo: è tutt’altro che facile il pronostico, ma l’auspicio è che a confronto con i primi della classe Bossi e compagni ritrovino la verve difensiva e la precisione nel tiro; in fondo Trieste ha perso – sia pure in malissimo modo – due partite, c’è ancora la possibilità di recuperare anzi è quasi un obbligo per il rispetto dei sacrifici che gli sponsor sostengono, per le straordinarie facilitazioni concesse alla Pallacanestro Trieste dall’Amministrazione comunale e in primis per le migliaia di fans che ad ogni impegno casalingo acquistano il biglietto d’ingresso.
Attila Frizzo