Playout C Silver, il dossier su Fagagna – Bor e Don Bosco – Feletto

Due saranno le sfide che metteranno in gioco la salvezza in categoria: al termine delle serie, verranno designate le squadre che dovranno accettare la retrocessione in Serie D.

Manuel Doz del Bor, al tiro libero (foto Panda Images).

Con l’inizio della settimana, andiamo ad analizzare giorno per giorno quello che capiterà, dal prossimo weekend in poi, in Serie C Silver Fvg: si, perchè oramai è tempo di playoff e playout nel primo campionato regionale, dopo una stagione lunga sette mesi.

Come dice il proverbio “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”: ecco perchè, ora, sarà importante e fondamentale la concentrazione e soprattutto la capacità di adattarsi ad un gioco differente, con ogni possesso che peserà tantissimo.

MegaBasket, in questa settimana, vi offrirà due analisi al giorno, partendo ovviamente dal raggruppamento che prevede le otto formazioni coinvolte nei playoff fino ad arrivare alle quattro squadre che affronteranno i playout.

 

BLUE SERVICE COLLINARE FAGAGNA – BOR RADENSKA TRIESTE
Interessante confronto quello tra collinari e triestini; se la Blue Service è un team che ha dei punti di riferimento chiari ed è riuscito a raccogliere qualche risultato nel primo anno “post-Musiello”, con l’esodo di giocatori fondamentali quali Bardini – Campanotto – De Simon – Manzon, il Bor è invece in un momento di difficoltà. Poche rotazioni, molti infortuni e in generale un team che non è riuscito a decollare: è una serie che vede Fagagna con il vantaggio del fattore campo e questo potrà essere molto importante. Il “catino” collinare è un parquet difficile, ma anche il PalaPavletic non è da meno, ed è proprio in questo tipo di sfide che ci si può esaltare. Di certo, per coach Andrea Mura, questi playout rappresentano una sfida importante dove dovrà far pesare la sua maggiore esperienza rispetto al tecnico dei friulani, Bulfoni, che però già al primo anno da head coach ha dimostrato di saper gestire con maestria un gruppo come quello collinare.

PERCHE’ SI SALVA FAGAGNA: Fagagna si può salvare perchè dotata di maggiore fisicità rispetto agli avversari e questo, in sfide come quelle che caratterizzano i playout, conta molto anzi moltissimo. Riuscire a prevalere a rimbalzo, a far pesare i centimetri ed i chili di Idelfonso in area, insieme alla ruvidezza di Minute ed alle capacità offensive di Adami potrebbero essere aspetti determinanti per la permanenza in C Silver. Senza poi dimenticare il fattore campo, visto che la palestra di Via dei Colli non è assolutamente un parquet facile, date anche le misure “particolari”. Con la squadra al completo ed in salute (leggi Pappalardo e Parisotto presenti), ecco che per la Blue Service la salvezza non è di certo una cosa impossibile.

PERCHE’ SI SALVA IL BOR: Perchè i ragazzi di Mura non hanno nulla da perdere e, soprattutto, si esaltano nelle difficoltà. Certamente l’impresa non sarà semplice, stanti anche le condizioni fisiche precarie di una squadra che ha avuto diversi elementi sovrautilizzati durante la stagione, ma riuscire ad attaccare in velocità i più pesanti giocatori collinari potrebbe rappresentare il vero segreto. L’atletismo non manca, le capacità di corsa nemmeno ed ecco che allora il tutto si potrebbe risolvere a favore dei triestini, che dovranno necessariamente puntare su una grande difesa e sul fatto di non far schierare a metà campo la Collinare, che altrimenti potrà far pesare il maggior tasso tecnico a livello di attacco.

TOP SCORER: Le armi della Collinare sono piuttosto chiare; Michele Adami (18.28 punti a partita) è arrivato da sette incontri ma è già il principale terminale offensivo della squadra, dotato di grande tiro da fuori ma anche fisico per giocare vicino a canestro. Insieme a lui, grande importanza la riveste l’asse play-pivot formato da Tamigi (13.34) e Idelfonso (12.36), mentre Pappalardo (9.44) e Parisotto (9.73) hanno avuto problemi fisici che nell’ultimo periodo non li hanno fatti rendere al meglio. In casa Bor, invece, il top scorer è Basile (14.30), con il play/guardia Scocchi (10.03) a spalleggiarlo e poco altro, se pensiamo che il terzo miglior realizzatore è Marchesan (8.5), mentre Devcich colleziona 6.35 punti a partita ed è il quarto scorer dei triestini.

PRONOSTICO: Blue Service Collinare Fagagna 60% – Bor Radenska Trieste 40%

 

DON BOSCO TRIESTE – VIRTUS FELETTO
La serie tra Don Bosco e Feletto verrà ricordata certamente come uno dei confronti che già prima di iniziare ha messo sul piatto argomentazioni particolari. Si, perchè il Don Bosco ha guadagnato il fattore campo negli ultimi giorni, grazie al 20 – 0 ottenuto contro la US Goriziana, risultato omologato dopo il termine della regular season per la posizione irregolare di un atleta isontino. In questa maniera, il primo match si terrà sabato al PalaBunker di Via dell’Istria e questo è un aspetto da non sottovalutare, perchè presumibilmente sabato si giocherà anche in Serie A2 ed Ousmane Diop sarà quasi certamente impegnato con la GSA Udine: un’assenza sanguinosa per Feletto, che dall’altra parte però non ha il patema d’animo di preparare difese particolari per limitare il capitano del Don Bosco Carlin, che ha terminato anzitempo la propria stagione a causa di un infortunio al tendine d’Achille.

PERCHE’ SI SALVA IL DON BOSCO: Il Don Bosco può salvarsi perchè, nelle ultime settimane, ha cambiato completamente la propria “testa”. Ora i giovani di Gilleri sono mentalizzati ed hanno ben chiare le proprie potenzialità; in più, l’aggiunta di un pacchetto di giocatori come Murabito, Boniciolli e Rabusin ha dato qualche rotazione in più al tecnico triestino, che può puntare sul gioco perimetrale e sulla grande produzione offensiva, a differenza degli avversari che hanno un punto di riferimento ben preciso (Ousmane Diop), ma poco altro dal resto della squadra, a livello di attacco. Ecco perchè giocare ad alti ritmi potrebbe essere il segreto della salvezza, con il solito “corri e tira (da fuori)” che ha caratterizzato il Don Bosco in questa stagione.

PERCHE’ SI SALVA FELETTO: Per due motivazioni principali; la prima ha un nome e un cognome: Ousmane Diop, miglior realizzatore del campionato e giocatore di categoria nettamente superiore, che è un rebus tecnico tattico per qualsiasi formazione (altezza da ala forte, mobilità da ala piccola e tiro da guardia). La seconda è la grande fisicità che la compagine di Bettarini può mettere sul piatto rispetto ai diretti avversari. Si, perchè un reparto lunghi e ali che può contare su Ousmane Diop, Badou Diop, Ramanis, Dioum e Diouf non ce l’hanno in molti: fondamentale, per Feletto, portare la palla vicino a canestro laddove il Don Bosco non ha né chili né centimetri per contrastare le iniziative a corto raggio. Ecco perchè coach Bettarini dovrà far giocare i suoi ragazzi con intelligenza e pazienza, cercando il gioco a metà campo ed i servizi per i lunghi sotto canestro, in maniera da causare falli e procurarsi punti facili.

TOP SCORER: Indiscusso top scorer salesiano è Davide Carlin (18.80 punti di media), che però ovviamente non sarà della serie in quanto infortunato di lungo corso; per Gilleri, gli altri realizzatori di vaglia sono il ’98 Balbi (15.48) ed il ’96 Spolaore (14.42), mentre un buon aiuto potrà arrivare da Murabito (14 di media in due partite) e ovviamente dal tuttofare Pecchi (9.5), che svolge un ruolo determinante per i triestini. In casa Feletto c’è un uomo solo al comando, ovvero Ousmane Diop (19.90), unico elemento in doppia cifra dei friulani. Il secondo miglior realizzatore è Mattia Bruno (8.96), mentre Badou Diop (7.26) e Maris Ramanis (7.42) sono gli altri due elementi che portano qualche punto in più.

PRONOSTICO: Don Bosco Trieste 55% – Virtus Feletto 45%