Don Bosco, salvezza raggiunta: al PalaBunker è vittoria con Feletto

Nel terzo match della serie di playout, i salesiani si impongono per 65 - 55 nell'ambito di una gara dura, intensa ed alla fine vinta dal team di Gilleri.

“Vince sempre chi più crede, chi più a lungo sa patir”: risuoneranno per diverso tempo le parole di monito di coach Gabriele Gilleri, pronunciate qualche mese fa e diventate un mantra per il Don Bosco Trieste. I salesiani riescono ad agguantare la salvezza in C Silver aggiudicandosi GaraTre della serie con una Virtus Feletto che è caduta a pochi centimetri dal traguardo, perdendo 65 – 55 e lasciando quindi la categoria.

Una partita dura, intensa, giocata con concentrazione ed agonismo da ambo le parti: al PalaBunker di Via dell’Istria, pubblico delle grandi occasioni e molte motivazioni, con un confronto generazionale tra coaches che ha di sicuro animato i puristi del gioco. Da una parte la leggenda Lorenzo Bettarini, dall’altra l’esordiente Gilleri: due allenatori diversi per due formazioni simili, perchè entrambe costituite da giovani e giovanissimi, con il Don Bosco che deve rinunciare ovviamente a capitan Carlin, in tribuna per infortunio. Veniamo però alla partita: non c’è molto da raccontare, a livello tecnico, se non che Feletto cerca di sfruttare al meglio la maggiore fisicità dei vari Diouf, Dioum e Diop e sembra riuscirci, almeno all’inizio. Dioum e Ousmane Diop danno fastidio a rimbalzo, i salesiani accusano e vanno sotto anche di cinque (9 – 14), prima che Balbi sigli il meno tre al decimo. Nella seconda frazione, aumenta l’intensità difensiva del Don Bosco, che si chiude bene sullo stesso Ousmane Diop: la Virtus commette diversi errori, anche in fase di passaggio, ed ecco che con qualche iniziativa dei vari Balbi e Murabito è il Don Bosco a passare in vantaggio, sia pur di poco. A metà match, infatti, siamo sul 24 – 22: come previsto, partita che non regala spunti tecnici, ma che si gioca necessariamente all’arma bianca.

Nella ripresa, migliorano le percentuali: Ousmane Diop riesce a rendersi pericoloso in un paio di occasioni, lasciando spesso a bocca aperta per la capacità di trattare la palla pur essendo un 2,07. Dall’altra parte, però, il grande cuore dei salesiani permette alla compagine di Gilleri di rimanere sempre attaccata alla partita: pur dovendo rinunciare per buona parte del match a un Gordini che subisce un taglio al mento, i triestini fanno di necessità virtù. Pecchi (11) interpreta al meglio la partita, difendendo sui lunghi e dando anche un contributo importante in attacco: Feletto, dal canto suo, ha Caruso e Dose che supportano discretamente Ousmane Diop, tanto che la Virtus chiude il terzo quarto con quattro punti di margine a proprio favore.

Nell’ultimo periodo, continua l’equilibrio fino a metà parziale, poi ecco che escono alla distanza i vari protagonisti della partita: Balbi (20) gestisce la squadra come un veterano, Pecchi azzecca due canestri importantissimi ed anche Murabito (14) si mette in luce, con una tripla fondamentale che scatena l’entusiasmo sul campo e in tribuna. Feletto non ne ha più, cerca di reagire ma le alternative sono poche; Ousmane Diop viene pure espulso ed è il classico segno che la Virtus ha alzato bandiera bianca. Suona la sirena, il PalaBunker decreta la salvezza del Don Bosco e la retrocessione di Feletto: sarà ancora C Silver per i ragazzi di Gilleri.

DON BOSCO TRIESTE – VIRTUS FELETTO   65 – 55

Don Bosco Trieste: Pizzol, Balbi 20, Venturini 6, Murabito 14, Pecchi 11, Rabusin 2, Gordini 4, Toso 2, Spolaore 11, Milisavljevic 3, Boniciolli. All. Gilleri
Virtus Feletto: Caruso 9, Bruno 2, Dose 6, Coletti 4, Basso, Diop B. 2, Dioum 7, Bonassi, Ramanis, Diouf 8, Diop O. 17, Petris ne. All. Bettarini

Arbitri: De Tata e Toffolo di Pordenone
Parziali: 11-14; 24-22; 42-46