Cus Torino, parla Porcella: “Dobbiamo imporre il nostro gioco”

Il tecnico degli universitari parla alla vigilia della gara contro Collegno, formazione dotata di un roster di buon livello.

Il lungo conto alla rovescia verso l’inizio della stagione di serie C Gold 2017-18 batte gli ultimi rintocchi.
Il 28 agosto, data del raduno di Auxilium CUS, sembra lontano un’eternità: per 40 giorni i gialloblu hanno lavorato duro agli ordini del nuovo coach Alessandro Porcella e sabato 7 ottobre proveranno a raccogliere i primi frutti. Li attende la trasferta (si fa per dire) a Collegno.

Che i cussini non affronteranno nella formazione migliore. Nelle ultime ore infatti il reparto lunghi è stato letteralmente falciato dalla sfortuna e di fatto azzerato: Riviezzo ha rimediato una distorsione alla caviglia in allenamento e dovrebbe stare fuori un mese; il ’98 Ripepi è alle prese con una forte forma influenzale che lo ha debilitato impedendogli di allenarsi e mettendone a serio rischio la presenza in campo; infine, ma non da ultimo, anzi da primo visto che l’infortunio risale ad una settimana in una gara del campionato Under 18 Eccellenza, anche il 2000 Amedeo Tiberti (pure lui distorsione alla caviglia) guarda alla prima di campionato come ad una specie di miraggio.

Dall’altra parte una formazione che in estate ha cambiato guida tecnica e buona parte del roster: ‘Collegno – spiega coach Porcella – vanta un organico completo in tutti i ruoli, con individualità importanti e chiara identità. I biancorossi hanno possibilità di alternare il gioco vicino a canestro a quello perimetrale. Gli esterni sono molto abili nell’uno-contro-uno in palleggio e a tirare sugli scarichi, mentre i lunghi lavorano molto fisici e profondi in avvicinamento’.
Un compito arduo quindi quello che attende i cussini: ‘Dovremo essere bravi nel corso della gara a portarli sul nostro territorio. Poi c’è la componente ‘derby’ e oltre alle idee tecniche si dovranno mettere in campo quelle motivazioni che ti portano a gettare il cuore oltre l’ostacolo quando i tecnicismi saltano e il temperamento cresce. Anche lì dovremo essere tutti pronti e aiutarci uno con l’altro’, conclude il coach gialloblu.