Paolo Graziani, la qualità in pochi minuti

Il giocatore della Calligaris Corno di Rosazzo torna subito determinante, dopo un piccolo stop per infortunio: 15 punti in 19 minuti per lui, nella vittoria contro Padova.

Paolo Graziani in palleggio (foto Panda Images).

Puntata del martedì dedicata al quintetto ideale della settimana: andiamo a vedere, da vicino, i numeri e le prestazioni più significative per le individualità che hanno deciso le partite delle “minors” friulgiuliane nell’ultimo weekend cestistico.

PLAYMAKER: Lo inseriamo nel ruolo di regista, pure se il suo è uno stile di gioco che ricorda più la “combo guard”. Stiamo parlando di Luca Bonetta (Falconstar Monfalcone), palla di cannone di 180 centimetri classe 1992 che quando è in campo sembra posseduto dal diavolo. La formazione biancorossa si impone alla Polifunzionale contro il Basket Montebelluna per 71 – 44 e lui che cosa fa? Si inventa una prestazione da 22 punti con 5/6 da due e 4/6 da tre, oltre a 3 assist, per mettere a ferro e fuoco la difesa dei veneti e renderli praticamente inoffensivi. Giocatore arrembante, capace di giostrare nel ruolo di playmaker ma più a suo agio quando può finalizzare, è oramai diventato uno degli elementi cardine della squadra di Gigi Tomasi e, al fianco dell’altro ’92 Scutiero, forma una coppia molto varia e soprattutto da tenere d’occhio dal punto di vista della produzione di punti. Quando inizia a prendere ritmo, le difese devono stare molto attente, perchè oltre ad essere un ottimo penetratore, grazie alle sue doti di agilità, è anche un tiratore da non lasciar solo: non per niente, qualche anno fa, vestiva la maglia della prima squadra della Pallacanestro Trieste…

GUARDIA: Menzione come “2” della settimana per Paolo Graziani, veterano della Calligaris Corno di Rosazzo. Il trentaseienne esterno di coach Maurizio Zuppi, una settimana dopo essere rimasto fermo per problemi fisici con Caorle, dimostra di aver ritrovato la miglior condizione, questa volta contro l’Unione Basket Padova. Determinante il suo contributo nel primo periodo, con una prestazione da nove punti in dieci minuti che ha scatenato l’attacco seggiolaio: Zuppi lo ha gestito al meglio come minutaggio, tenendolo in campo per soli 18 minuti, ma lui lo ha ripagato appieno visto che in quel lasso di tempo ha prodotto ben 15 punti (4/7 da due, 2/4 da tre, 1/1 ai liberi), con 4 falli subiti, 3 rimbalzi, 2 recuperi e 2 assist. Numeri importanti, specialmente se prodotti con un minutaggio così contenuto: Graziani sta gradualmente recuperando e, se in forma, può garantire un rendimento in doppia cifra senza alcun problema, data la classe e la capacità di risultare pericoloso dalla media e lunga distanza, con il suo tiro micidiale.

ALA PICCOLA: Nel ruolo di “3”, in questa settimana, inseriamo un giovane come Marco Gasparini (1999, 190 centimetri), giocatore dell’Alimentaria Asar Romans. Si, perchè non è cosa di tutti i giorni, per un diciottenne, partire costantemente in quintetto base e spesso risultare determinante. In un team che ha altri terminali come Manservisi, Dreas e Devetak, lui è il classico collante che quando riceve la palla sugli scarichi può fare canestro: figlio d’arte (papà Claudio è uno dei dirigenti storici dell’Asar, nonché ex giocatore), Gasparini è un esterno capace di giostrare in diversi ruoli ma ha dimostrato di non aver alcun timore reverenziale di fronte ad elementi più esperti in categoria. Nell’ultimo turno di campionato, sul campo di Fagagna, ha contribuito in maniera essenziale alla vittoria con 16 punti a referto, frutto di iniziative perimetrali ma anche di concretezza: in un’annata di pura sofferenza per Romans, dove gli isontini stanno lanciando diversi giovani, lui è uno dei virgulti che meglio si stanno esprimendo a livello di continuità e potrà costituire uno dei punti fermi dell’Asar anche per le prossime stagioni.

ALA FORTE: Lo mettiamo come ala forte, pure se il suo ruolo è quello di centro puro, ma Paolo Raccaro (Alba Cormons) non può essere lasciato fuori dal nostro quintetto ideale della settimana. Il centro di coach Cittadini si è messo in luce contro il Sokol Aurisina, formazione non facile da affrontare, pure se priva del pivottone sloveno Strle. Raccaro, però, aveva di fronte i centimetri di Pizziga ma non si è di certo tirato indietro e, a forza di spallate, si è aperto gli spazi nel pitturato, producendo una prestazione da 18 punti, 10 rimbalzi e 4 recuperi. I numeri del lungo classe 1983 hanno certamente fatto bene alla formazione collinare, che si è imposta con un pesante 74 – 53 al PalaPlet di Brazzano: i cormonesi si sono issati in testa alla classifica e non hanno di certo intenzione di scendere così facilmente; Raccaro è il punto fermo a centro area per l’Alba, che non può prescindere da questo lungo che magari non sarà bellissimo da vedere, ma è di una concretezza estrema.

PIVOT: Il miglior lungo della settimana è Carlo De Petris (Ispem Jadran Trieste), giocatore di 202 centimetri classe 1992 che interpreta a modo suo il ruolo di centro. Si, perchè trattasi di lungo classico a livello tecnico, nel senso che è un giocatore che non esce molto sul perimetro per tirare, ma preferisce concludere dentro l’area, pur non avendo il tonnellaggio di un pivot puro. La sua solidità e la determinazione, oltre ad un ottimo lavoro di gomiti e tagliafuori, gli permette però di essere un punto di riferimento per il sodalizio carsolino ed anche nel derby con Codroipo ha dimostrato che, per la C Gold, è un centro di prim’ordine: di fronte si trovava lunghi del calibro di Nata, Gaspardo e Trevisan, oltre all’ex Trieste Urbani, ma non ha fatto una piega ed, anzi, ha offerto una prestazione sopra le righe. In 38 minuti sul campo, il buon “Carletto” ha prodotto 20 punti (8/13 da due, 4/4 in lunetta), recuperando 12 rimbalzi e scodellando anche 3 assist. Come dicevamo prima, un punto di riferimento per questo Jadran che è riuscito ad imporsi di misura nel derby regionale della C Gold – Girone Veneto/Fvg.

SESTO UOMO: Un premio alla costanza, alla determinazione e, soprattutto, alla longevità. Non è semplice giocare in Serie D, non è facile farlo quando si ha 43 anni; è ancor più difficile offrire una prestazione decisiva in pochi minuti, a questa età. Luca Bembich (Santos Basket Trieste) è uno di quei giocatori inossidabili, che nonostante la carta d’identità sbiadita riesce ancora a dare il suo contributo quando viene chiamato in causa. Nel derby triestino con il Kontovel, il capitano bianconero ha terminato con sei punti realizzati, ma sono stati tutti pesantissimi: si, perchè i suoi tiri liberi nel finale hanno condannato i carsolini ed hanno regalato il referto rosa ai ragazzi di coach Andrea Gregori, che festeggiano al meglio questo “ragazzino” classe 1974 che con i suoi 190 centimetri è elemento duttilissimo nei due ruoli di ala. Una vita spesa al Santos, eccezion fatta per una parentesi di una stagione in maglia Venezia Giulia basket nel 2007/2008, in questa stagione si è trovato davanti diversi giocatori ma, quando ha avuto la sua occasione non l’ha di certo sprecata. Complimenti, “Bembo”!

COACH: Non si può non menzionare Enrico Musiello (Vis Spilimbergo), che nell’ultimo turno di campionato ha stravinto con la sua squadra su uno dei campi più difficili della C Silver, la mitica “Don Milani” di Altura, la casa della Lussetti Servolana. E dire che i mosaicisti hanno vinto è riduttivo, visto il risultato di 57 – 95 alla sirena del quarantesimo: una gara che la Vis ha chiuso fin da subito, con un perentorio +17 nel primo quarto, grazie ad un’incredibile vena nel tiro pesante. Il 16/31 come dato complessivo da tre punti è un numero di altra categoria per Spilimbergo, che ha avuto una prestazione corale con gli acuti di Bardini e Gaspardo, due che hanno fatto la differenza: il collettivo di Musiello magari non sarà ricchissimo di centimetri, ma di sicuro non difetta in quanto a talento e punti nelle mani ed il primo posto in classifica è lì a testimoniarlo. I mosaicisti possono decisamente dire la loro in questa stagione, anche perchè le alternative in attacco sono tante e la concretezza del gruppo sembra fare davvero la differenza.