CNU 2018: il Cus Trieste passa il turno contro Venezia

La formazione triestina ribalta il meno cinque dell'andata con un'ottima prestazione sul proprio parquet: determinanti Gallocchio e Palazzi nell'ultimo quarto.

Il Cus Trieste ribalta la differenza canestri e si conquista la qualificazione a Milano, nella gara di ritorno dei Campionati Nazionali Universitari 2018: dopo aver perso di cinque punti contro il Cus Venezia, i ragazzi di Dejan “Oba Oba” Faraglia impongono la legge del PalaCus e vincono di nove, riuscendo quindi ad aggiudicarsi la sfida sugli ottanta minuti contro i lagunari.

Per l’occasione, coach Faraglia può contare su due rinforzi in più come Bacchin, play del Corno di Rosazzo in C Gold, e Gallocchio: si parte ed il primo quarto è piuttosto equilibrato, con Venezia che inizia con il coltello fra i denti. Mozina e Palazzi tengono botta nel primo periodo e Trieste chiude sul +5 al decimo, grazie anche al trio Gallocchio – Bacchin – Crasso.

Il Cus Venezia, dal canto suo, è abile nell’avvicinarsi a canestro e sfruttare i diversi falli subiti, lucrando punti facili dalla lunetta: in più, a rimbalzo Trieste è un pò distratta e si fa beffare in qualche occasione, ma le rotazioni di coach Faraglia fanno la differenza. Pobega e Tomadin sfruttano atletismo e solidità per fare la differenza in difesa, mentre Macoratti viene penalizzato un pò troppo dai falli e non ha abbastanza spazio: a metà tempo siamo sul +12 Trieste, dunque differenza canestri già ribaltata rispetto al meno cinque dell’andata.

Nella ripresa, un calo di Trieste permette il riavvicinamento degli ospiti, che sfruttano l’imprecisione al tiro di Zidaric e soci e una difesa non propriamente attenta: meno otto per i veneti, che sentono “odore” di rimonta, poi tutto si decide nel quarto periodo. L’agonismo e la fisicità aumentano decisamente, Venezia non vuole mollare e perviene al pareggio complessivo a un minuto e mezzo, nonostante due bombe di Gallocchio: Marella, infatti, infila la tripla del -5, con inerzia tutta dalla parte degli ospiti. Faraglia chiama un time out e affida la sfera a Palazzi: “Vinnie” subisce fallo e infila un 2/2 ai liberi, poi arriva un recupero difensivo del Cus Trieste e, sull’azione successiva, Gallocchio viene mandato in lunetta e confeziona altri due personali. Finisce qui, con Trieste vincente per 72 – 63 e la qualificazione raggiunta; coach Faraglia a fine incontro: “Complimenti a Venezia, che si è presentata in formazione rimaneggiata ma non ha mai mollato, davvero una squadra da prendere a esempio. Coach La Sorella, insieme a capitan Benetollo, a Ragazzi ed all’ala Marella sono stati esemplari e ci hanno messo in difficoltà: da oggi, per noi, la testa è concentrata verso Milano. Andremo lì credendoci”.

 

CUS TRIESTE – CUS VENEZIA   72 – 63

Cus Trieste: Balbi, Mozina 6, Zidaric, Macoratti 2, Pobega 3, Gallocchio 21, Gori 5, Palazzi 18, Crasso 8, Tomadin 2, Bacchin 7. All. Faraglia

Parziali: 21-16; 43-31; 59-51