Nella mano che conta, Trieste si gioca la Green-Card: 2-0

Green segna 33 punti con 51 di valutazione: Treviso resiste e mette davvero paura ai giuliani per gran parte della gara.

Poco più di 48 ore dopo la prima tappa di questa serie di semifinale Trieste e Treviso tornano a guardarsi negli occhi: quanti e quali saranno gli aggiustamenti di Pillastrini e Dalmasson? Al di là delle considerazioni tecnico-tattiche uno dei fattori decisivi potrà essere il ritorno di Brown III, acciaccato, col ginocchio fasciato ma regolarmente attivo nel riscaldamento; per quel che concerne l’Alma invece, Baldasso e Coronica rimarranno ancora a bordo campo ad applaudire i compagni.

Pronti, via!

I QUARTO

Palla a due e gli ospiti sono già all’attacco del ferro servendo proprio il rientrante Brown III (anche se il coach dei veneti toglie Antonutti molto presto): vedendo Bowers e Green piuttosto sonnecchianti, Dalmasson chiama timeout sul punteggio di 8-4 per Treviso. I cambi repentini giovano sensibilmente ai triestini, che però soffrono le penetrazioni e fanno difficoltà a tagliare fuori i lunghi avversari: 14-13 a favore della DeLonghi a 3.08. Pur non eccellendo nella marcatura, Green scrive 9 punti a referto e propizia il primo vantaggio casalingo, assieme all’apporto di un Cittadini concentratissimo; i trevigiani non hanno ancora “trovato” Swann, in panchina dopo il secondo fallo, e finiscono in diminuendo chiudendo il quarto a -1 (19-18 Alma).

II QUARTO

L’aggressività difensiva dei giuliani aumenta, il quarto di squadra arriva troppo, troppo presto, e gli uomini di Pillastrini sembrano aver riconquistato un pizzico di inerzia: alcune “magate” di Prandin e Mussini contraddicono questa sensazione e l’Alma sale a +6 (29-23); una DeLonghi impaurita e senza fluidità nella circolazione di palla si aggrappa all’unico obbiettivo di fermare l’impeto avversario, patendo l’assenza di un autentico leader in campo (34-26 Trieste). Nonostante un Loschi letteralmente assatanato – in tutti i sensi – i biancorossi si “accontentano” di andare al riposo sul +8 (38-30).

III QUARTO

L’intervallo anestetizza i muscoli dei triestini, che concedono un mini-break agli ospiti, rattoppato alla buona dai canestri di Green (già 18 sul tabellino); allenatori furiosi per il cambio di metro arbitrale (la terna pare aver smarrito i fischietti negli spogliatoi) e la contesa si arricchisce di fisicità e di pathos: Treviso torna rabbiosamente in partita sul -2 (52-50). Ancora una volta, il momento “buono” che doveva arridere ai veneti si trasforma nel Green-Show: il top scorer di casa sale a 26 firme personali ed inscrive il nuovo +8 (58-50), sincronico al termine della terza frazione.

IV QUARTO

Dopo una palla persa da “facepalm”, una tripla di Cavaliero suggerisce il timeout a Pillastrini: 61-50 e massimo vantaggio dei giuliani; Loschi spende il suo quinto su un Swann ancora a secco di segnature (solo 3 a referto per lui) e i soli 13 di Brown non sono ancora sufficienti per concretizzare la rimonta (64-57 per Trieste a 5.58). L’Alma però sceglie di giocare col fuoco, dimenticandosi il valore della pazienza e a 3.49 la partita non è aperta, è apertissima: 64-63 per i biancorossi. Il pubblico urla a gran voce, l’adrenalina fa impazzire le coronarie degli appassionati di questo sport e ogni attacco è un capitolo di un imprevedibile poema cestistico: 65-63 Alma a 1.31 dalla sirena. Fernandez si inventa un passaggio per Green che vale il +4 (67-63) e la DeLonghi ha solo 14 secondi per sperare nel miracolo; Bruttini segna il -2 (8 secondi sul cronometro), Green realizza i due liberi e Trieste strappa il 2-0 nella serie!

FINALE

Alma Trieste – DeLonghi Treviso 69 – 65

Tabellini

Trieste: Cavaliero 8, Mussini 7, Janelidze, Cittadini 2, Da Ros 6, Bowers 5, Green 33, Prandin, Deangeli, Schina, Fernandez 2, Loschi 6. All. Dalmasson

Treviso: Brown III 15, Swann 3, Antonutti 2, Musso 8, Imbrò 4, Fantinelli 12, Negri 3, Barbante, Lombardi 8, Bruttini 5, De Zardo, Sabatini 5. All. Pillastrini

Rajone