Enrico Crosato e Juan Carlos Canelo lasciano la Virtus Padova

Due tasselli importanti del sodalizio patavino salutano il gruppo.

Dopo tre anni da incorniciare si interrompe il rapporto tra la Virtus Padova ed Enrico Crosato. Il giocatore di Schio che subito dopo la promozione in serie B la Virtus aveva cercato e firmato con grande decisione, nonostante da qualche stagione fosse sceso in serie C a Bassano, nel corso di questi tre anni da virtussino si è confermato grande protagonista sia dentro che fuori dal campo da gioco, tanto da meritare la fascia di capitano.

Doveva aggiungere esperienza e fisicità alla squadra che affrontava il pericoloso esordio nella nuova categoria e la scelta si è rivelata subito centrata. Giocatore di grande carattere, Enrico ha affrontato il ritorno tra i cadetti con la massima determinazione al punto che dopo due annate più che positive, quest’anno è esploso disputando un campionato da incorniciare e tornando ad essere considerato tra i protagonisti della categoria. Miglior realizzatore della squadra e secondo rimbalzista del girone ha rappresentato l’anima più combattiva di una Virtus sfortunata ma mai doma che nonostante gli infortuni ha sfiorato la qualificazione ai playoff. Amatissimo da tutto l’ambiente, esempio per ogni giocatore del vivaio, per motivi personali lascia la nostra città dove sarà sempre ricordato come un ottimo giocatore e un grande uomo. Tutta la società che in questi 3 anni ha così ben rappresentato, gli augura le migliori fortune professionali e personali.

Assieme a Crosato, anche Canelo saluta la compagine neroverde: protagonista della promozione dalla serie C, nei tre anni tra i cadetti è stato uno dei riferimenti della compagine neroverde. Arrivò il sabato prima dell’inizio del campionato di serie C. Con lui, domenicano, un gigante lituano, Pavels Pastusena. La Virtus cercava il sostituto del play Mabilia infortunatosi durante l’estate, ma al termine di quell’ultima amichevole del precampionato giocata contro Arzignano l’impressione di quella strana coppia fu tale che ci si dimenticò del budget e si decise di firmarli entrambi.

JC era ancora senza squadra, reduce da una stagione passata in fondo alla classifica della B giocata, con molti alti e bassi, al Cus Torino, ed era preceduto da voci che lo descrivevano come un grande talento ma tanto estroso che terminato  il percorso giovanile alla Virtus Bologna non era riuscito a confermarsi tra i grandi del basket. Da subito JC si è dimostrato giocatore ben diverso dalle descrizioni dai soliti soloni. Saranno state le attenzioni con cui è stato seguito dalla famiglia Longo, il ragazzo è maturato e si è guadagnato amicizie, affetto e simpatie tanto da rimanere in Virtus per ben 4 anni diventando uno dei simboli della società e guadagnando la stima di tutti i supporter.

Il suo apporto, fondamentale nella stagione della promozione in serie B, è risultato altrettanto importante nelle 3 stagioni tra i cadetti dove ha dimostrato un talento che nella categoria in pochi possono vantare. Grandissimo nell’1 contro 1, ottimo tiratore, specie con i piedi a terra oltre la linea da 3, capace del guizzo imprevedibile in ogni situazione. Canelo lascia Padova da protagonista, anche quest’anno è stato grande attaccante e distributore di assist. Peccato per quell’infortunio che lo ha fermato nella parte centrale del campionato e certamente ha pesato moltissimo nella mancata qualificazione ai play-off. Guarito e rientrato in tempo per il gran finale sarebbe stato senz’altro pedina fondamentale se si fosse raggiunta la post season.