Luca Malagoli: “San Daniele? Ambiente ideale per fare bene”

L'ex allenatore della Dgm Campoformido si racconta, relativamente ad una stagione in un ambiente nuovo e stimolante com'è quello collinare.

In quel di San Daniele cambiano i tecnici, ma non le abitudini: alto livello, squadre sempre competitive ed un ambiente sano, con una società che negli anni ha sempre badato a non fare il passo più lungo della gamba, ma brava a rimanere sempre nei piani alti delle varie categorie. La prima squadra di C Silver, quest’anno, ha una novità in panchina che risponde al nome di Luca Malagoli: il tecnico udinese, dopo un percorso alla Dgm Campoformido, ha cambiato “canotta” in estate ed è quindi approdato al sodalizio collinare. Dopo tre giornate, un’analisi spetta certamente a lui, che sta mantenendo alte le aspettative della società.

Avviato il campionato di Serie C Silver: una tua opinione generale sulla categoria.
“Il campionato di quest’anno è strano: dai rumors estivi di formazioni “ufo” a quando poi si comincia, ci si rende conto che le partite le devi giocare tutte al meglio per competere. Molte squadre hanno rinforzato organici già rodati; altre hanno puntato sulla linea under, certamente una cosa super per il movimento giovanile; altre ancora hanno invece un triennio di lavoro assieme. Il mio pensiero è che, alla lunga, sarà un campionato molto equilibrato”.

Quest’anno sei alla guida di San Daniele: qual’è l’obiettivo e com’è stato l’impatto con la società? 
“Diciamo che, dopo le scelte fatte durante l’estate, ad agosto ho subito percepito un buon clima per lavorare. Il tutto è iniziato con una grande collaborazione con Alessandro Sgoifo per le squadre under e qui vorrei fare una menzione per un manager organizzativo davvero super, nonché esperto in campo. Gli obiettivi che ci siamo posti insieme al presidente sono quelli di confermare San Daniele ai playoff e lavorare per portare in prima squadra i giovani, riconfermando quanto di buono fatto da chi mi ha preceduto insieme ai vari Cella, Domini e Falilone”.

Dalla Dgm a San Daniele: quanto cambiano approcci ed abitudini?
“Intanto desidero ringraziare la Dgm Campoformido, fondamentale per il mio percorso e crescita professionale, un ambiente dove ho lavorato con tranquillità e fiducia. Quando cambi e vivi, come prima uscita, una realtà come quella dei Bull Dogs, con un palazzetto vivo dal pomeriggio alla sera, con numeri importanti nel settore giovanile, un gruppo 2003 di altissimo livello e la novità delle “Vipers” nel settore femminile, ti rendi conto che il movimento è grande, fatto da dirigenti e persone disponibili. Tutto questo ti dà uno stimolo ed una grande responsabilità per fare bene: per questo, in palestra, c’è una mentalità che si può definire un DNA Bull Dogs, che facilita il lavoro. I senatori in prima squadra aiutano i giovani con professionalità e disponibilità per farli crescere ed il livello è sempre alto”.

Chi sarà la squadra sorpresa del campionato?
“Codroipo??? Scherzi a parte, sono curioso rispetto alla Servolana, con la sua linea under del post-Bartoli, che ci tengo tantissimo a salutare”.

Il tuo ranking di formazioni, per quel che riguarda i primi quattro posti.
“Se fate i bravi, ve lo dirò dopo Natale”.