Trieste non salva la dignità ed è retrocessa. Vince Brindisi 92-70

Trieste non riesce a "fare" la partita e crolla senza combattere come ci si sarebbe aspettato.

Il “final countdown” cestistico si concluderà oggi dopo gli ultimi 40 giri di orologio: Trieste proverà l’assalto ad una Brindisi sì già qualificata ai playoff, ma che non si lascerà sopraffare così facilmente e che può schierare una formazione di assoluto valore. Contemporaneamente, dobbiamo virtualmente “sommare” i 40 minuti di circa tre partite (quelle di Napoli, Scafati, Reggio Emilia), decisive per la salvezza o per una dolorosissima retrocessione.

I quarto

Harrison apre la danze con una tripla in contropiede e Perkins allunga sul 5-0: nell’altra metà campo Ruzzier prova a velocizzare i giochi offensivi ma la mano calda degli esterni pugliesi tiene gli ospiti lontani (10-4 per l’Happy casa, dopo poco); Bartley – come nelle ultime 4-5 gare, inizia sbagliando quasi tutte le scelte a sua disposizione e una tripla di Perkins suggerisce a Legovich un timeout immediato (13-4 per gli uomini di Vitucci). Lever infila qualche bel canestro e smista un bell’assist per Campogrande, dando il “la” ad un bel parziale di 8-0 per Trieste, ma i pick and roll per Terry non funzionano alla perfezione: nondimeno, i giuliani sono a -3 (15-18). Harrison è inarrestabile, spinge Campogrande al suo secondo, e l’accoppiata con Perkins vale il +5: i biancorossi hanno perso troppi palloni ma almeno Bartley si iscrive a referto salendo a 9 punti, pur marcatissimo. Bossi entra nel finale ma non incide come nella scorsa sfida, e l’Happy Casa chiude 26-21 dopo dieci minuti.

II quarto

I brindisini, c’è poco da fare, hanno qualità da vendere e per i giuliani è difficile anche solo contenere l’agonismo dei biancoblu. Legovich chiama la zona ma Lamb ricambia il favore segnando subito dalla lunga: peccato perché Trieste era tornata a -3 e in men che non si dica è stata ricacciata sotto di 9 lunghezze (26-35). Bartley sostiene lo score dei suoi con punti importanti ma quasi ogni azione dell’Happy Casa equivale a una segnatura e il +12 arriva presto (39-27): Spencer trova qualche canestro dalla “spazzatura” ma il coinvolgimento della squadra nelle offensive è minimo. Il “Bartley contro tutti” è uno schema che non funziona e non è pallacanestro: la difesa biancorossa è deficitaria (e per vincere dovrebbe essere straordinaria) e un eccellente Lever insacca qualche punto per il -9 (40-49). Si va al riposo sul 51-40 per l’Happy Casa, in comodo controllo della sfida.

III quarto

Tutte le contese “salvezza” ricominciano in ritardo, per equilibrarsi con il lento incipit di Scafati, Reed si “attacca” alle treccine di Terry ma gli arbitri scelgono di non sanzionare un fallo potenzialmente antisportivo: Brindisi sempre avanti 56-47. Fase lenta e farraginosa della sfida, nella quale Trieste non trova la fluidità giusta per costruire una rimonta; non c’è partita, anzi c’è una orribile pallacanestro per i biancorossi sul 63-49 per l’Happy Casa. Fra una pausa e l’altra, lo “spettacolo” letteralmente svanisce dal parquet e la terna non aiuta comminando un antisportivo rivedibile ad un opaco Bartley; i padroni di casa – giocando a rilento – chiudono avanti 70-53.

IV quarto

I tifosi giuliani hanno oramai spostato lo sguardo su altri schermi, mentre la competitività esce dal vocabolario di questa partita: Brindisi sempre al comando sul 76-53 e Trieste …non pervenuta. Complicato commentare un match nel quale l’Happy Casa sfrutta un continuo “catch and shoot” e dove i giuliani arrancano nel tentativo di abbozzare qualche attacco coerente. 84-55 per i pugliesi. L’esito è dunque certo e il cronometro è solo una conferma della superiorità degli uomini di Vitucci.

Happy Casa Brindisi vs Pallacanestro Trieste 92 – 70

Trieste: Rolli, Deangeli, Bartley 29, Spencer 6, Terry 2, Stumbris 3, Campogrande 6, Vildera, Lever 14, Ruzzier 9, Bossi 2. All. Legovich

Brindisi: Lamb 12, Burnell 7, Perkins 14, Harrison 12, Riisma 6, Mascolo 4, Reed 17, Bowman 4, Vitucci, Bocevski, Mezzanotte 12, Bayehe 4. All. Vitucci

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