Trieste vince 86-75 con la solidità dei lunghi e con l’acume di Brooks

I lunghi giuliani sono i protagonisti dei primi venti minuti, mentre Brooks si carica sulle spalle la squadra nei frangenti che contano

Foto Panda images

“Il” derby, i tanti ex (Delìa, Da Ros, Clark), una rivalità che va oltre il rettangolo di gioco e un match che non servirà soltanto a decretare la squadra che avanzerà nel cammino della Supercoppa, ma che offrirà indicazioni utili in vista del campionato. Sarà interessante osservare la gestione del minutaggio di Reyes (Vildera è assente per infortunio), da poco tornato nella Penisola dopo gli impegni mondiali, così come l’articolarsi dei vari mismatch (sia nel reparto lunghi, che nelle guardie tiratrici). Palla a due!

I QUARTO

Il ruolo nello starting five galvanizza Reyes, che inizia la gara con una bella stoppata e 2 punti rapidi: Clark attacca Deangeli, Candussi risponde dall’arco e inanella 8 firme in un battibaleno, portando Trieste sul 10-2. Dopo il timeout di Vertemati l’Apu continua ad affidarsi quasi solamente all’estro di Clark (che non si fa trovare impreparato), Christian adatta i cambi a quelli del rivale abbassando il quintetto ma la sfida conosce un momento di stallo; l’assenza di Ruzzier soffoca le velleità offensive giuliane, e un jumper di Ikangi sigilla il pareggio sul 12-12. I tentacoli di Reyes valgono qualche buona palla recuperata, Ferrero sale in cattedra e gli alabardati chiudono avanti sul +7 (21-14).

II QUARTO

Biancorossi in campo col doppio play, Candussi continua a sfiancare Delìa, mentre i friulani trovano punti solo dalla linea della carità: 26-18 per i padroni di casa. Entrambi gli attacchi patiscono la poca lucidità e la poca fluidità nel movimento di palla: ne profitta ancora Clark, i cui tiri liberi riducono lo svantaggio ospite sino al -5 (21-26); due triple (Alibegovic e Monaldi) riavvicinano ancor di più i bianconeri, segno di una pessima difesa sugli scarichi di Brooks e compagni, ma Trieste replica con un vivacissimo Reyes, propulsore del nuovo +6 (36-30). Il finale arride all’Apu, che ritrova un po’ di inerzia, pur dovendo rincorrere sul -3 (37-40).

III QUARTO

Anche in questa terza frazione, la coppia Candussi-Reyes (che gara il portoricano!) costituisce un vero e proprio enigma per i cinque di Vertemati, tornati sotto di 9 dopo un siluro di Brooks (50-41): ora è l’attacco friulano a patire. Le marcature ospiti sono poco aggressive e – pur senza i lunghi titolari – Trieste sale sul +11 (57-46) in virtù del penetra-e-scarica di un deciso Ruzzier: Monaldi insacca due triple in fila, ma le voragini nella metà campo a protezione del ferro non aiutano l’Apu, sotto di quattro in virtù ad un fortunoso arcobaleno di Alibegovic sulla sirena (64-60 in favore dei biancorossi).

IV QUARTO

Caroti e Brooks si sfidano dalla “lunga”, poi arrivano Ikangi e Filloy e nonostante l’evidente stanchezza la gara si fa più emozionante: è proprio Brooks a prendersi le responsabilità dell’attacco di casa, inscrivendo il +6 sul tabellone (74-68). La freddezza di Filloy e l’esplositività di Reyes si rivelano fattori discriminanti in questi minuti decisivi: 80-70 per i biancorossi a 3.16 dal termine. Alibegovic funge da spina nel fianco e infila canestri “fastidiosi”, ma il cronometro scorre inesorabile: Trieste avanti 80-75 a 1.25, con palla in mano. Ruzzier allunga a +7 dalla lunetta, Monaldi spende il suo quinto fallo, e le due triple udinesi non trovano il fondo della retina: Trieste, meritatamente, porta a casa la “W”.

Pall. Trieste 2004 vs Apu Udine 86 – 75 (21-14, 37-40, 64-60)

Trieste: Pieri ne, Bossi ne, Filloy 13, Rolli ne, Reyes 12, Deangeli 6, Ruzzier 8, Campogrande 4, Candussi 20, Ferrero 6, Brooks 17. All. Christian

Udine: Vedovato ne, Clark 12, Alibegovic 16, Caroti 9, Arletti 2, Delìa 4, Dabo, Da Ros 1, Agostini ne, Zomero ne, Monaldi 17, Ikangi 13. All. Vertemati

Rajone