Le 10 cose da sapere (e che forse non sapevate) della Serie A2 Old Wild West – Giornata 10

COPPA ITALIA: I 4 POSTI IL 4 FEBBRAIO – Nel weekend si chiude il girone di andata in Serie A2. Ricordiamo che quest’anno non coincide con l’assegnazione dei posti per la Final Four di Coppa Italia, che saranno assegnati al termine del girone di ritorno (4 febbraio 2024) alle prime due classificate di ogni girone. Per un verdetto ancora più attendibile, fatto da 22 gare (e non appena 11) e, non di poco conto, quando sarà concesso alle squadre il doppio confronto casa-fuori con tutte le avversarie. Rispetto ad un percorso che poteva essere sfavorevole nel caso di sfide dirette giocate in larga parte (se non tutte) in trasferta, in base alla compilazione del calendario. Final Four il 16-17 marzo 2024.

IL FUOCO DI SAN DANIELE – Se il giocatore “più diversamente giovane” del campionato è ancora tra i più impattanti del campionato, è merito suo o demerito di quelli più giovani? Daniele Cinciarini (nella foto) è uno di quelli che non vuole mai perdere, neanche in allenamento. Ed allora i meriti sono più i suoi, ancora protagonista a questi livelli. Nella complessa sfida con Udine, a lungo in vantaggio nel punteggio, a 3’ dalla fine esce Allen per 5 falli. E da lì alla fine Cinciarini colleziona 2 liberi, un canestro immaginario in penetrazione, un recupero ed un assist. Nel supplementare, 3 liberi su 3 e 2 rimbalzi. Ad oggi viaggia a 12 punti di media in 21’ sul campo, col 63% da 2, il 33% da 3 e l’81% ai liberi. A 40 anni (il 14 giugno), ed è lui il primo a dirlo, dentro ha ancora “il fuoco di San Daniele”. Ed a Forlì, ora, dovrebbe aver messo tutti d’accordo.

TREVIGLIO NON MOLLA, MA SACCO FA SPERARE LATINA – I meriti di chi rimonta sono sempre superiori ai demeriti di chi si fa rimontare. In una gara che a metà del secondo quarto vedeva Treviglio sotto di 22 (49-27) sul rimbalzo offensivo di Alipiev, era certamente difficile ipotizzare il finale che sarebbe arrivato. Benacquista a +3 a 17” dalla sirena con canestro di Cicchetti su assist di Fall. Tripla di Vitali (primo canestro dal campo) per la parità a -11”. Rimessa Benacquista nella metà campo offensiva, Miaschi recupera palla su Parrillo, con la collaborazione di Harris. Che poi attacca lo stesso Parrillo lo batte dal palleggio ed appoggia il lay-up del 92-90 decisivo a -2”. Gaines ci prova ma non scheggia il ferro. Se la Gruppo Mascio si merita il plauso per non aver mai mollato, per Latina del nuovo corso di Giancarlo Sacco va ricordato a conforto (parziale) il successo netto, sul campo, a Casale (poi tramutato in uno 0-20); ed una gara di grande spessore contro una delle squadre più forti e solide del girone Verde. Con un Miaschi ancora clamoroso, da 36 punti (11/17 dal campo 9/12 ai liberi) ed un 42 di valutazione, top del turno.

LUISS CORAGGIOSA, POI TRAPANI S’ARRABBIA… – Gara ad elastico a Roma. Trapani fino a +19 nel secondo quarto e poi la Luiss meritevole di un parziale di 18-5 che probabilmente resterà merce rara contro gli Shark di quest’anno. Quindi la reazione, irresistibile, della squadra guidata nell’occasione da Quilici. Un break di 27-3 nel giro di appena 7 minuti, guidato da JD Notae (11), mandando a segno altri quattro giocatori, e con una sequenza di 3/3 nelle triple che ha riportato gli ospiti sul +20 alla sirena di un quarto, il terzo, che li aveva visti sotto di 4 nelle prime battute.

ARADORI TORNA, LA FORTITUDO VA – Dopo il ko infrasettimanale a Udine, torna al successo la Flats Service Fortitudo Bologna, che vince nel finale a Cividale, concludendo al meglio la doppia trasferta friulana. Dopo due gare di assenza per problemi muscolari è tornato Pietro Aradori, che ha firmato una prova da 30 punti, 8 rimbalzi e 3 assist in 37 minuti, realizzando i liberi decisivi nel minuto conclusivo. La guardia classe ’88, 194 centimetri, è al massimo in carriera in Serie A2, campionato che ha affrontato, con la sua attuale strutturazione, solo a partire dall’anno passato. Nel 2006/07 giocò nell’allora Legadue con l’Andrea Costa Imola, chiudendo l’annata a 12.8 punti di media, a 18 anni di età.

MILANO SALE. E NON HA ANCORA BEVERLY – La vittoria su Torino e con assenze che sulla bilancia incidevano a sfavore (Lupusor-Beverly pesano più di Poser) certifica lo status di Urania nel gruppo in lotta per inseguire una buona posizione-playoff. Oltre al pazzesco canestro decisivo di Giddy Potts a -1’44”, tripla su una gamba sola e che trova spazio alla posizione numero 2 della Top 10 Verde (da vedere), va segnalata la crescita di Giorgio Piunti, alla terza doppia-doppia stagionale (18+10), la prima corroborata dalla vittoria finale. Dicembre è il mese dei rientri dei due assenti e reinserire un centro di grande, e rara, stazza nel torneo come Beverly sarà uno degli snodi della stagione. Che ad inizio mese prevede sfide delicate con Treviglio (a Milano) e poi una doppia trasferta siciliana Agrigento-Trapani, tutto tra l’1 ed il 10 dicembre.

LA TORRE, CHE EXPLOIT! SONO 6 IN FILA PER NARDÒ – Sesta vittoria in fila per l’HDL Nardò, che pur priva di Russ Smith vince a Verona nel posticipo del lunedì. Con un incredibile canestro del suo capitano Andrea La Torre da oltre metà campo, sulla sirena dell’overtime. L’ala classe ’97, 204 centimetri, è al terzo anno in Salento; con i 13 punti realizzati a Verona ha stabilito il massimo stagionale, per la sua seconda gara consecutiva in doppia cifra, dopo gli 11 contro Rimini (mai oltre i 6 punti nelle prime 8 uscite). Nel prossimo turno i salentini ospitano Chiusi, cercando la settima affermazione di seguito.

IL RITORNO DI SANGUINETTI – Torna a vincere, dopo lo stop in casa di Cantù, la Real Sebastiani Rieti, vittoriosa su Vigevano. Nella serata in cui Jazz Johnson eguaglia il suo massimo stagionale a quota 27, da sottolineare il ritorno in campo di Giacomo Sanguinetti, firmato alla vigilia del match per cercare di compensare la grave perdita di Vittorio Nobile. L’esterno classe ’90, 181 centimetri, ha dato subito un buon contributo al successo laziale, con 8 punti in 14 minuti e 2/3 da 3 punti. Il play toscano, nelle ultime due stagioni in B a San Vendemiano, ha fatto il suo ritorno in A2 a due anni dalla precedente esperienza, sempre a Rieti, ma alla NPC; anche in quel caso era stato allenato da Alessandro Rossi.

PALUMBO PROTAGONISTA – Importante vittoria esterna per la Sella Cento, che vince ad Orzinuovi, riprendendo la marcia dopo gli ultimi due ko con Nardò ed a Bologna. Tra i protagonisti del successo biancorosso, con tripla cruciale nel finale, Mattia Palumbo, 15 punti e 8 rimbalzi in 28 minuti con 5/10 dal campo. L’esterno classe 2000, 198 centimetri, sta trovando maggiore campo in questo torneo rispetto allo scorso anno vissuto a Udine, con cifre nettamente migliorate. Quest’anno ha 7.9 punti e 6.4 rimbalzi in 25.1 minuti; lo scorso anno con l’Old Wild West giocava 14.7 minuti a gara, con 3.7 punti e 3.5 rimbalzi.

RAFFAELLI SUPERSTAR PER CHIUSI – Vittoria importante per l’Umana Chiusi, che supera al supplementare l’Assigeco Piacenza, lasciando l’ultima posizione in solitario. Per la squadra toscana un Lorenzo Raffaelli (play, 178 cm, 1999) da massimo in carriera, autore di 23 punti con 11 falli subiti, con 7/14 dal campo e 7/8 ai liberi. In stagione il regista aretino, al quarto anno in biancorosso, ha medie di 8.2 punti, 2.8 rimbalzi e 1.6 assist in 27.8 minuti, in crescita rispetto ai 5.6 punti, 1.3 rimbalzi e 1.2 assist della stagione passata, in 18.3 minuti. Un buon modo per ovviare alle assenze, limitatamente al reparto-esterni, dei lungodegenti Gabriele Stefanini e Matteo Martini, che ha chiuso il proprio campionato. Per Piacenza invece, su 6 sconfitte, è la quarta con un margine tra 2 e 5 punti.

A cura dell’Area Comunicazione
di Lega Nazionale Pallacanestro

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