Col talento e con la disperazione Trieste batte Verona 88-85

Partita strana, difficile e che Trieste "legge" piuttosto male sin dalle prime battute. Solo nel finale la qualità dei singoli si rivela determinante.

Dopo l’amara e sofferta sconfitta in terra bolognese, Trieste saluta il 2023 e il suo pubblico nella sfida di questa sera contro i cugini veronesi. Partita complicata sia per lo strascico psicologico sia per la valentia della Tezenis e del suo condottiero, coach Ramagli: proprio attorno al perno tattico si giocheranno le sorti delle due formazioni. Palla a due!

I QUARTO

Esposito prende Reyes in marcatura, Brooks e Devoe si mettono subito a referto e questo inizio è già intenso: 8-4 Trieste dopo due minuti. Proprio il n. 20 scaligero si mette in luce con sette punti e pare non soffrire le lunghe leve del portoricano in maglia biancorossa: i giuliani commettono tante ingenuità, soprattutto nel passare la metà campo e sul -1 entrano Filloy, Vildera e Bossi (11-10 per Verona). L’attacco degli alabardati è insicuro, statico, e i veneti paiono in controllo anche se il punteggio è in perfetta parità (15-15); l’unico terminale offensivo con un rendimento costante è Brooks (10) ma la squadra non gira, le palle perse sono ben sette e la pressione tutto campo chiesta da Ramagli tiene la contesa in equilibrio (23-23 dopo dieci minuti).

II QUARTO

Bartoli si fa trenta secondi sul parquet e due errori gli costano l’immediato ritorno in panchina: nell’altra metà campo un volo di Deangeli vale il +5 (30-25) momentaneo; ora è la Tezenis a soffrire la fisicità avversaria e questo rende più difficoltoso arrivare a tiri facili o vicini al ferro. Dopo il timeout Verona non cambia marcia e precipita sotto di dieci lunghezze, pena una cattiva difesa e una particolare frettolosità nel concludere l’azione d’attacco. Lì dove ci si aspetterebbe il colpo della staffa, Trieste (orfana di Reyes e Brooks) regala un comodo parziale di 10-0, vanificando tutti gli sforzi fatti finora: i cambi sono frequentissimi, l’identità non si percepisce nel linguaggio del corpo dei giocatori e una penetrazione di Devoe sigilla il +3 ospite (42-39). La presenza di Ferrero non è evanescente, bensì peggio, perché al limite del “dannoso” e un exploit di Gazzotti e Stefanelli regala alla Tezenis il vantaggio all’intervallo (48-43).

III QUARTO

L’incipit di questa frazione è da “facepalm”, perché Verona sale a +12 surfando sulle insicurezze giuliane: il timeout per coach Christian è indispensabile. Pessimi alcuni segnali: alcuni tiri non presi, alcuni extra pass inutili, alcuni “braccetti”, si assommano ad una pallacanestro oggi mediocre; l’unico a metterci le proverbiali “palle”(e i punti) è Ruzzier, che ricuce sul -7 (52-59). Bizzarra la scelta di tenere Campogrande in panchina (marcherebbe Devoe sicuramente meglio di Brooks, che cede chili e centimetri) e di tenere dentro Deangeli, questa sera meno “utile” del solito. La tattica triestina sembra coincidere con un atteggiamento “alla disperata” ma che al momento non dà buoni frutti: gli ospiti comandano con personalità sul +5 (68-63).

IV QUARTO

Reyes (forse acciaccato?) si rivede sul parquet dopo tanti minuti a riposo, il quintetto basso di Christian è atipico e gli accoppiamenti sono rivedibili (Stefanelli piazza l’ennesima tripla con spazio in faccia a Filloy). Le offensive sono ancora imperfette, ma il talento di Reyes è sconfinato e Trieste torna a -1 (72-73): dopo poco la gara conosce una fase emozionante ma di stallo dal punto di vista dello score. Filloy, d’esperienza, si guadagna due ottimi falli sul tiro da tre, Brooks infila un venusto gancio cielo e un appoggio di Vildera vale il +4 (81-77); Devoe veste i panni del leader ed insacca una bomba importante, Reyes replica dalla lunga e un timeout stoppa le ostilità sul 84-40 per Trieste, a 2.32 dalla sirena. Nei minuti che contano Udom è impreciso dall’arco ma Devoe ricuce sul -3 (86-83 per i biancorossi): Vildera strappa un rimbalzo decisivo a 56.4 e un altro timeout tiene tutti col fiato sospeso. Verona si affida a Devoe, che però stavolta non segna la bomba dell’ipotetico pareggio: Ruzzier si guadagna il fallo, allunga sul + 5 e nei tredici secondi rimasti i veneti possono fare ben poco. Trieste vince!

Pall. Ts 2004 vs Tezenis Scaligera Verona 88 – 85

Trieste: Bossi 5, Filloy 10, Rolli, Reyes 12, Deangeli 7, Ruzzier 15, Camporeale, Campogrande 3, Candussi 10, Vildera 6, Ferrero, Brooks 20. All. Christian

Verona: Stefanelli 12, Morati, Gazzotti 7, Gajic, Devoe III 22, Esposito 16, Murphy 13, Penna 5, Udom 10, Bartoli. All. Ramagli

Rajone