Minimo sforzo, massima resa: Trieste stende Piacenza 86 – 69

Con pochi ma efficaci accorgimenti, Trieste regola la pratica Piacenza senza troppi patemi d'animo.

La prima sfida dell’anno nuovo vede Trieste opposta a Piacenza, battuta nella gara d’andata ma formazione comunque ostica; nelle fila degli emiliani il triestino Gallo (guardia con punti nelle mani) e il play Sabatini sono i due terminali da “soffocare” e da limitare per la difesa giuliana, che ha l’obbligo di instradare la partita nella direzione voluta sin dalla palla a due. Nel reparto lunghi, invece, gli uomini di Christian possono contare su mismatch – sulla carta – più che favorevoli.

I QUARTO

Sabatini s’impone subito come perno dell’attacco ospite, ma nonostante qualche tiraccio di Candussi i padroni di casa guidano 5-4: i cinque di Christian paiono piuttosto non del tutto “convinti”, sia in difesa che nella fase offensiva. Con pazienza Gallo mette in ritmo Skeens, senza forzare come fa invece Trieste (che tira con l’1/7 dalla lunga), imbrigliata nel momentaneo pareggio (12-12); Miller attacca il canestro con regolarità, sfruttando la maggiore esperienza rispetto a Deangeli, ma Filloy – neoentrato – colpisce subito da tre, compensando le fragilità di un quintetto di comprimari: 24-16 sul tabellone quando fischia la sirena di fine quarto.

II QUARTO

Continuano ad esserci alcuni problemi nel playmaking, a giudicare dalle tante palle perse (o sporcate) fra le fila dei biancorossi: Filoni, Sabatini e Gallo, nel frattempo, si fanno beffe dei marcatori e costruiscono il -2 in pochi minuti (29-27 per Trieste). Come spesso abbiamo avuto modo di notare, il talento di Reyes gli permette di mettere già 9 punti a referto ma la sua difesa è inesistente e troppo molle e un apparente paradosso fa capolino sul timeout chiesto da Salieri: i biancorossi giocano male, hanno già tirato 19 volte dall’arco, però guidano sul +10 (42-32). Nella quiete agonistica Ruzzier e compagni chiudono i primi venti minuti sul punteggio di 45-35.

III QUARTO

Splendido gesto di reazione di Deangeli che, dopo aver subito uno stoppone da Miller, recupera la sfera nell’azione successiva, e gli pianta uno schiaccione in faccia altrettanto sontuoso subendo pure il fallo: orgoglio da capitano! In poco più di due giri di orologio l’Assigeco crolla sotto i colpi di un quintetto triestino finalmente lucido e cinico, finendo sotto di 18 lunghezze (55-37 in favore degli alabardati). Con Ruzzier e Brooks a far girare la palla con continuità, la squadra pare rinata, si diverte, e con questa serenità d’animo anche le scelte di tiro sono più coerenti; Piacenza prova ad allestire una rimonta, ma la fa senza costrutto e in maniera piuttosto raffazzonata: Trieste si riposa un po’ sugli allori dando spazio anche alle seconde linee (62-44 sullo score). Peccato la sfortuna si accanisca col giovane Gallo, costretto a tornare in panchina a seguito di un infortunio. La terza frazione termina in crescendo per gli emiliani, che – zitti zitti – tornano sotto di 14 (51-65) dopo esser stati anche sotto di 21 punti.

IV QUARTO

Christian fa a meno di Reyes e Candussi (quest’ultimo con tre falli sul groppone) in questo incipit, preferendoli tenere a riposo, e il “Ruzz” si prende la responsabilità di infilare la tripla del nuovo +20. Anche in questo caso all’Assigeco non manca la volizione ma il raziocinio, finendo inevitabilmente per subire canestri facili e rifugiandosi in sterili sassaiole da tre punti. Gli ultimi minuti di “garbage time” trascorrono tranquillamente e un plauso va a questa Trieste oggi concreta, sebbene non sempre brillante – e che non ha deluso i bookmaker. Nel finale, anche una bella soddisfazione per i giovanissimi Camporeale e Rolli, autore anche di una tripla di personalità.

Pall. Ts 2004 vs Assigeco Piacenza 86 – 69

Pall. Triest 2004: Bossi, Filloy 14, Rolli 3, Reyes 12, Deangeli 8, Ruzzier 10, Camporeale, Campogrande 9, Candussi 13, Vildera 2, Ferrero 5, Brooks 10. All. Christian

Piacenza: Miller 11, Gallo 3, Joksimovic 3, D’Almeida 2, Veronesi 15, Querci, Skeens 6, Serpilli 9, Sabatini 12, Filoni 6. All. Salieri

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