Pessima Trieste: spreca venti punti di vantaggio e perde 88-85 nei minuti finali.

A Trieste bastano poco più di dieci minuti per instradare la gara sui giusti binari. Nella quarta frazione, però, la Luiss riapre la partita vincendola meritatamente.

Eccoci dunque giunti al primo capitolo di questa fantomatica e complessa fase ad orologio: Trieste ospita l’ostica Luiss Roma fra le mura amiche. Il timoniere giuliano, nella presentazione di questa sfida, si dice fiducioso i biancorossi possano ritrovare quella carica e quell’entusiasmo che avevano caratterizzato la prima parte della stagione; fra le chiavi della partita, sempre secondo coach Christian, sarà importante limitare il “pace” e la velocità di esecuzione degli ospiti, che hanno messo in difficoltà più di qualche corazzata durante le precedenti partite.

I QUARTO

In un palazzetto più vuoto del solito Trieste esordisce col doppio lungo (Candussi-Vildera), i rimbalzi difensivi piovono nelle mani di questi ultimi e dopo poco i biancorossi guidano sul 9-5. Gli ospiti sono imprecisi al tiro e la buona difesa giuliana sta “tenendo” bene le sortite di Cucci e Sabin; al quinto minuto la Luiss prova la zone-press, entrambi i coach si affidano a qualche cambio e finalmente Filloy ci delizia con una bella giocata (11-5 Trieste). Pasqualin si danna l’anima e costringe l’argentino a spendere due falli ma le offensive romane sono ancora piuttosto sterili: a ridare ritmo all’attacco di casa ci pensa sempre un ottimo Vildera (8 utilissimi punti), presente su entrambi i lati del campo. Primo quarto discreto per gli alabardati, che chiudono avanti sul +6 (26-20).

II QUARTO

La Luiss pare squadra assai limitata in termini di qualità cestistica e la fatica nella costruzione dell’attacco è evidente: pur peccando di una certa supponenza, Trieste si porta sul +11 (33-22). Paccariè chiama la zona 2-3 ma le troppe palle perse (5) stanno condannando i suoi ad una produzione offensiva scarsa; anche se ha appena commesso un fallo in attacco, bene notare la grinta di Candussi, che deve imporsi sotto le plance, anche a livello di dominio mentale dell’avversario. Lì dove gli ospiti tirano con le polveri bagnate, un eccellente Campogrande funge da complemento perfetto per una Trieste che ora ha costruito 17 lunghezze di distacco (41-24). L’inerzia è tutta biancorossa, ed una sfiduciata Luiss insegue sul -17 (52-35 Trieste) dopo venti minuti.

III QUARTO

Anche nella terza frazione Vildera s’impone a rimbalzo e riesce ad aggiustare qualche piccolo malfunzionamento nel meccanismo d’attacco dei suoi: nessun lungo romano è in grado di contenerlo. Il quintetto di Paccariè le prova tutte, sia da sotto che dall’arco, ma i canestri non arrivano e una buona penetrazione di Filloy vale il +20 (61-41). Con coraggio la Luiss riprova la pressione a tutto campo e una mini rimonta viene allestita sino al momentaneo -15 (65-50): nel finale di quarto i capitolini mettono in difficoltà i biancorossi, che chiudono avanti “solo” di 11 (70-59).

IV QUARTO

Ruzzier vuole subito mettere i proverbiali puntini sulle “i”, D’Argenzio replica da fuori per il -9 e la partita si fa sempre più emozionante, possesso dopo possesso. Poco dopo è Filloy – top scorer – a vestire i panni del leader sul parquet ma la Luiss si rifà sotto sino ad un pericoloso -5 (78-73 per Trieste). La zona laziale funziona, Salvioni insacca da sotto, Ruzzier prova ad agire d’esperienza cercando il fallo e Deangeli si incolla a Sabin ma lo stesso capitano regala due liberi a Cucci: la successiva tripla di Sabin vale il -3 (81-78 per i triestini). I cinque di Christian si rifugiano troppo, troppo, nel tiro forzato da tre punti, Ruzzier “salva” i suoi dalla lunetta e una buona difesa di Vildera ridanno coraggio ai tifosi di casa; 83-78 per Trieste a 2.16 dal termine. D’Argenzio sigla il -2 con un siluro ben costruito e poi il pareggio sull’83-83 grazie ad un folle antisportivo di Ruzzier a 1.32 dalla conclusione. Lo stesso “Ruzz” sbaglia da pochi centimetri in penetrazione, Sabin non segna la bomba del +3 e nell’azione seguente Trieste fa scadere i 24 secondi senza trovare una conclusione decente. Roma ha 30 secondi e la palla in mano. Paccariè si affida a Sabin, che segna una tripla fuori equilibrio con 13 secondi sul cronometro: Roma a +3 (86-83). Palla a Brooks ma Sabin commette intelligentemente fallo su Filloy: l’argentino ne infila 2 per il -1 e poi Ruzzier è inevitabilmente costretto a fermare Miska. Quest’ultimo infila entrambi i liberi, il che vale il nuovo +3 (88-85). Ruzzier sta per gettare alle ortiche la rimessa, ma Fallucca impedisce il tiro a Brooks, che vola in lunetta: fuori il primo, poi si cerca un miracolo ma il tentativo di Ruzzier non trova il fondo della retina. Grande delusione per Trieste.

Pall. Ts 2004 vs Luiss Roma 85 – 88

Trieste: Bossi 3, Ruzzier 11, Brooks 6, Ferrero 5, Deangeli 2, Campogrande 12, Camporeale, Rolli, Obljubech, Candussi 14, Vildera 13, Filloy 19. All. Christian

Roma: Jovovic 1, Cucci 9, Pasqualin 2, Miska 11, Sabin 25, Basso, Murri 2, D’Argenzio 11, Fallucca 6, Villa 3, Salvioni 13. All. Paccariè

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