La Horm deve arrendersi ma con tutti gli onori

In una atmosfera che profumava di serie A, i nostri ragazzi si sono dovuti arrendere al cospetto di un avversario molto forte che ha, tuttavia, dovuto mettere una batteria di triple nell’ultimo quarto per avere la meglio sui biancorossi.

Le premesse alla vigilia non erano delle migliori, vista l’annunciata indisponibilità di Mandic e le condizioni precarie di Cagnoni (in dubbio fino all’ultimo a causa di una sindrome influenzale).
L’incontro si è sviluppato sostanzialmente in tre fasi: fuga di Ferrara, recupero pordenonese e nuovo allungo dei padroni di casa negli ultimi 6 minuti di gioco. Dopo una nostra partenza sprint, che ci ha regalato lo 0-6 iniziale (Tonut 2 e Mozzi 4), gli estensi hanno cominciato a rispondere presente soprattutto con Marchini.

Ferrara ha saputo farsi trovare pronta anche al primo tentativo di allungo biancorosso targato Farina e (ancora), Mozzi (8-13). C’è stato anche un momento nelle battute iniziali che avrebbe potuto dare ulteriore slancio a Pordenone, ed esattamente quando sul 8-13, ancora Farina ha trovato la tripla del 8-16, salvo vedersela annullare per aver calpestato la linea laterale di bordo campo. Da quel momento l’inerzia della partita è passata con decisione nelle mani dei nostri avversari che hanno piazzato un primo break di 10-0 (18-16) e, dopo una serie di botta e risposta, hanno ulteriormente incrementato il vantaggio con un nuovo break di 5-0, che li ha portati a chiudere il primo periodo avanti 32-21.

L’incontro sembrava già indirizzato, tanto era lo strapotere offensivo dei biancoazzurri trascinati dalla ditta Marchini & Drigo. Il secondo periodo, invece, si è sviluppato in un sostanziale equilibrio, con gli estensi che hanno fatto ampie rotazioni a favore di una panchina che nei momenti decisivi dell’incontro si sarebbe rivelata la loro vera arma vincente. Altra buona notizia, il fatto che siamo riusciti a limitare la potenza offensiva ferrarese e che una tripla di Tonut nel finale ci ha tenuto in linea di galleggiamento sul -12 al termine del secondo periodo (50-38). La vera opera d’arte, tuttavia, i ragazzi di Milli l’hanno realizzata nel terzo periodo grazie ad una difesa molto aggressiva che ha quasi annullato l’attacco biancoazzuro, il quale ha trovato il primo canestro dopo tre minuti di gioco (52-46) grazie a Porfilio. L’azione che ci ha permesso la rimonta si è completata con Farina che ha siglato il pareggio a quota 56 e poi con Michelin che ci ha addirittura regalato il sorpasso (56-58).

Dopo lo sforzo profuso, purtroppo, la spinta si è fermata, forse limitata dal durissimo lavoro difensivo che ha iniziato a presentare il conto, anche a causa delle rotazioni ridotte. Da quel momento è iniziata un’altra partita: prima Ferrara ha avuto modo di riportarsi in vantaggio in chiusura di terzo periodo 63-58, successivamente ha ripreso il controllo grazie, soprattutto, ai protagonisti meno attesi come Sankarè e Romondia. L’ultimo sussulto pordenonese è stato ad opera di Cardazzo (66-63), poi, negli ultimi 6 minuti di gioco, i ferraresi hanno iniziato a segnare da ogni posizione e ai nostri ragazzi sono venute meno le energie sia fisiche che mentali. Di negativo, insomma, al di là della sconfitta in sé c’è uno scarto che si è rivelato esagerato per quanto visto in campo. D’altra parte, ci portiamo a casa la consapevolezza ulteriore dell’essere competitivi e che sotto il profilo mentale l’assenza di Mandic non ha impedito alla squadra di trovare le forze mentali per reagire alle prime difficoltà.

La cornice di pubblico e il clima playoff in una piazza storica del basket come quella di Ferrara, ha senza ombra di dubbio dato ulteriore linfa a tutti gli appassionati, perché sono queste le partite che vorremmo diventassero la norma negli appuntamenti dei nostri week end: la piazza di Pordenone si è dimostrata all’altezza e pronta per affrontare gli scenari proposti dalle categorie superiori.

I ragazzi sono stati tutti encomiabili, ma meritano una citazione ulteriore Marco Venuto, autore di una prova maiuscola in ogni zona del campo e in entrambe le fasi di gioco: il clima da serie A lo ha senza ombra di dubbio molto motivato (ex Ferarra, peraltro, anche se con altra società). Per il capitano, oltre ai 7 punti, contiamo anche 4 rimbalzi e ben 9 assist. Con un Venuto così nulla è impossibile. L’altra citazione spetta a Mozzi (21 punti, 8 rimbalzi, 2 assist e 25 di valutazione), che ha dovuto giocare una partita di grande energia, ma al tempo stesso molto attenta per non andare in sofferenza con i falli essendo l’unico lungo a disposizione di coach Milli. Questo fattore lo ha probabilmente reso vulnerabile nel primo periodo di gioco nella sua area, dove lo hanno attaccato sapendo che lo avrebbero indotto al fallo o costretto a una difesa morbida.

Bondi Ferrara 2018 vs HORM SBP 92-74 (32-21, 50-38, 63-58)

Ferrara 2018 – Bellini ne, Romondia 7, Cattani, Drigo 16, Kulekalovic 3, Sankarè 10, Porfilio 16, Guerra 5, Cecchetti 15, Ballabio 8, Jovanovic ne, Marchini 12. Coach Giovanni Benedetto

TL 12/17 – 2PT 25-55 – 3PT 10-22 – Rimbalzi 44 (15-29), Asssit (13), palle perse 9, palle recuperate 7

Horm SBP – Farina 15, Michelin 2, Cardazzo 11, Bot ne, Cagnoni 4, Venaruzzo, Tonut 9, Mandic ne, Venuto 7, Varuzza 5, Mozzi 21, Biasutti. All. M. Milli, Vice all. R. Puntin, prep. atletico F. Zava.

TL 17/28 – 2PT 18-35 – 3PT 7/25 – Rimbalzi 36 (7-29), Assist 12, palle perse 14, palle recuperate 6
Arbitri: G. Bastianel di San Vendemiano e I. Cenedese di Roncade

Ci vediamo domenica prossima al PalaCrisafulli alle 18 per sostenere i ragazzi impegnati contro Fidenza.
Forza Horm SBP, forza Pordenone!!!

Uff. stampa SBP