Latte Carso Ubc Udine – Bluenergy Codroipo: i match up della finalissima

Ruolo per ruolo, ecco i duelli che infuocheranno la serie finale: ci si gioca un posto nella C Gold della prossima stagione.

La sfida è dunque designata: saranno Ubc Udine e Codroipo a giocarsi il salto di categoria in C Gold. Una finale che per molti è inaspettata, in una C Silver 2015/2016 che ha offerto colpi di scena dalla prima all’ultima giornata: un premio al lavoro ed alla costanza, la definiremmo noi, perchè mai più di altre queste due squadre si sono sudate ogni centimetro per arrivare a questo traguardo. E’ l’inno alla pallacanestro collettiva, senza grandissimi realizzatori o talenti ammorbanti; Bluenergy e Latte Carso sono due squadre che si sono classificate rispettivamente al terzo e quarto posto durante la stagione regolare, ma che hanno saputo mantenere elevato il proprio rendimento anche nei play-off. Andrea Paderni e Daniele Portelli sono due coach giovani, ma già con discreta esperienza: se il primo ha avuto modo di guidare in categoria superiore l’Apu Udine anche in Serie B, Portelli dal canto suo è l’uomo che ha retto le file di Cervignano nelle ultime stagioni, guadagnandosi consensi da molte parti. Andiamo ad analizzare le “sfide” dirette della finalissima, con i match up nei rispettivi ruoli.

PLAYMAKER – Trevisini (182 cm – 1996) vs Moretti (187 cm – 1996): confronto avvincente quello fra il “motorino” classe 1996 dell’Ubc Udine e il biondo regista codroipese. Giocatori piuttosto simili, perchè prediligono i ritmi alti: più attaccante Trevisini, che viaggia a 9.6 punti di media nei playoff ed ha già dimostrato di avere il “killer instinct” giusto, con i 21 punti e le giocate decisive contro San Daniele. Dall’altra parte, Moretti (5.8 punti a partita) ha la necessità di rifornire i principali attaccanti della sua squadra: può vantare maggior statura rispetto al diretto avversario, ma può avere qualche difficoltà difensiva contro un giocatore compatto come Trevisini.

GUARDIA – Cianciotta (190 cm – 1994) vs Sant (185 cm – 1995): si sfidano, nel ruolo di “2”, due specialisti del tiro. Se Cianciotta è il secondo terminale offensivo perimetrale di Udine con 10.8 punti a partita nella post-season, dall’altra parte Sant ne mette 3.2 ma riveste comunque un ruolo importante, nel senso che sta sostituendo egregiamente il claudicante Nobile. Il codroipese si dovrebbe dividere il ruolo proprio con quest’ultimo, cercando di fare quello che sa ovvero tirare da fuori sugli scarichi, difendere forte e non sprecare palloni. Dall’altra parte, Cianciotta ha le doti offensive per mettere in difficoltà la difesa biancorossa, grazie al suo talento nel tiro da fuori, sia dal palleggio che sugli scarichi.

ALA PICCOLA – Floreani (193 cm – 1993) vs Infanti (194 cm – 1984): un match-up molto importante, perchè i due sopracitati sono i primi terminali offensivi delle due formazioni. Si tratta di giocatori molto diversi: Infanti (19.2 punti di media nei playoff) è un tuttofare che predilige l’avvicinamento a canestro ed il tiro dalla media; può occupare più ruoli, dal playmaker al “4” tattico, ed ha il merito di aver elevato il proprio rendimento nella post-season. Dall’altra parte, invece, troviamo il più classico dei tiratori di striscia: 14 punti di media per lui nei playoff, una cifra notevole specialmente se pensiamo al gioco “di sistema” del Latte Carso. Se prende fuoco, sono dolori per tutti ma il punto è che dovrà sapersi limitare, nel caso in cui le percentuali non dovessero sostenerlo.

ALA FORTE – Zakelj (200 cm – 1992) vs Girardo (195 cm – 1994): confronto fra atleti di buonissime prospettive; “Zak” è più esperto e portato al tiro da fuori, pure se nei playoff ha fatto fatica a livello realizzativo (2.6 punti a partita). Rimane però un giocatore di due metri con grandi doti nel tiro frontale, mano morbida ma anche discreta attitudine a rimbalzo; di fronte, però, si troverà il saltatore biancorosso che sta avendo un rendimento in crescita in questi playoff (11.2 punti di media), è meno portato ad uscire sul perimetro ma ha comunque un’ottima mano dalla lunga distanza. Fondamentale, per Codroipo, il suo rendimento a rimbalzo, per supportare Nata.

PIVOT – Idelfonso (198 cm – 1982) vs Nata (200 cm – 1993): il centro dell’Ubc Udine è un giocatore dalla mano rotonda e dai movimenti solidi spalle a canestro (11 punti di media), pure se con i suoi 34 anni la carta d’identità non è più così “verde”. Dall’altra parte, il codroipese è giocatore da 10.2 punti a partita nei playoff, ma a livello di doti offensive siamo ancora piuttosto indietro rispetto a “Idel”, che avrà le mani piene nel contenere la fisicità di Nata: se il lungo dell’Ubc dovesse riuscire a non avere problemi di falli, ecco che le cose saranno più semplici, ma dall’altra parte l’atletismo e l’ingombro fisico del biancorosso sono certamente notevoli.

PANCHINA – L’Ubc Udine ha a disposizione diverse variabili importanti; dal ’99 Martinuzzi (6.5 punti di media) passando per i centimetri del lungo Bianchini (6 punti di media), con il supporto dell’ala mancina Gambaro (3.3) e del tuttofare Tirelli (5.8); in più, ci sono anche il “motorino” Guadagni (3.6) e il saltatore Pignolo (5.1) a dare una mano, pure se l’assenza di Vischi è comunque pesante. Dall’altra parte, Codroipo ha un Nobile (2.5) claudicante, ma può proporre la coppia di veterani formata da Malfante (11.2) e Serrao (8.6) come rinforzi non indifferenti. Dell’Angela (1.8) sarà importante per dare qualche minuto di riposo a Moretti, mentre Larry Trevisan (0.6) dovrà garantire solidità a rimbalzo in alternativa a Nata e Girardo.