Dalmasson (Alma Trieste): “Green, giocatore ideale per la nostra filosofia”

L'arrivo del nuovo esterno USA in biancorosso ha certamente fatto felice l'allenatore: "Con il suo innesto, anche il fattore atletismo vedrà un significativo salto di qualità".

Dopo il benvenuto, dato nella conferenza stampa dello scorso lunedì dall’Ad di Alma – Agenzia per il Lavoro Trieste, Mario Ghiacci, è coach Eugenio Dalmasson a tracciare un profilo di Javonte Damar Green, il nuovo americano in forza ai biancorossi.

“La premessa è che avendo un budget ben definito sul quale lavorare, abbiamo avviato la nostra ricerca volgendo l’attenzione sui rookie e, come nel caso di Javonte Green, su giocatori reduci da un’esperienza europea, in un campionato magari meno conosciuto rispetto ad altri. In quest’ultima categoria – prosegue coach Dalmasson – abbiamo individuato un paio di elementi che potevano fare al caso nostro. Giocatori che ci sono piaciuti sotto vari aspetti: grande intensità unita a buone doti difensive, attitudine a giocare per la squadra, positivo rapporto tra palle recuperate e palle perse e, soprattutto, la costanza nel migliorare il proprio rendimento stagione dopo stagione. Progressi non solo testimoniati dalle cifre, ma anche da situazioni tecniche. L’esempio di Green è per certi versi paragonabile a quello di Jordan Parks, in quanto Javonte – spiega il coach biancorosso – nell’ultimo anno universitario utilizzava pochissimo il tiro da tre, mentre quest’anno alla prima esperienza europea, ha dimostrato di possedere anche quest’arma. A me piacciono questi giocatori, capaci di evolversi, crescere, migliorare. Crediamo in partenza ci siano indubbie qualità, ora starà a noi lavorare per valorizzarle al meglio”.

Una predisposizione che ha favorevolmente impressionato Eugenio Dalmasson, non solo da un punto di vista prettamente tecnico.
“I fattori che ci hanno reso contenti della scelta fatta, che ci danno grande carica all’idea di lavorare con lui, sono stati la mentalità, la disponibilità e l’umiltà del ragazzo. E’ il primo ad essere consapevole di poter e dover migliorare molto, sotto vari aspetti. Dal canto nostro, siamo consci di avere a disposizione un giocatore che, dal punto di vista fisico ed atletico, è un elemento di altissimo livello e vista l’esperienza fatta la scorsa stagione con Jordan Parks, cercheremo di essere altrettanto bravi nel ripeterla. E’ un giocatore molto giovane, la differenza di età rispetto a Jordan è di pochi mesi ma, rispetto a lui, non è alla prima esperienza lontano da casa, quindi in questo senso partiremo avvantaggiati, e non è cosa da poco. Peraltro, sarà in Italia già qualche giorno prima dell’inizio della preparazione, per cui potrà lavorare da subito insieme al gruppo. E’ un giocatore in linea con la nostra filosofia degli ultimi anni, sia dal punto di vista tecnico e mentale che da quello dei costi, siamo fiduciosi e vogliosi di averlo a disposizione”.

Ha avuto modo di parlare in questi giorni con il ragazzo?
“Certamente. L’abbiamo mandato a casa con un programma tecnico e fisico, un po’ come i ‘compiti per le vacanze’ che si danno agli alunni. Si sta già allenando in vista della preparazione, consapevole di avere come obiettivo quello di lavorare per migliorarsi, così come di trovarsi in una piazza ideale per costruirsi un percorso importante. Noi, dobbiamo avere la voglia e la pazienza di aiutarlo a crescere, così come è stato con tutti gli altri giocatori arrivati a Trieste. E’ estremamente motivato e l’ha dimostrato, quindi siamo decisamente contenti della scelta fatta, a partire dall’approccio avuto da Javonte”.

In attesa di vederlo all’opera, quali sono le principali caratteristiche di Green?
“Un giocatore molto forte atleticamente, capace di sfruttare questa qualità nell’avvicinamento a canestro, ad esempio. Un elemento abile nell’uno contro uno, bravo con entrambe le mani e di grande impatto in termini di rimbalzi. Nell’ultimo anno in NCAA ha chiuso raccogliendone addirittura nove di media, sette l’anno scorso alla prima esperienza europea. Se ci garantisse sei, sette rimbalzi a partita sarebbe tanta roba, visti i ruoli che crediamo possa ricoprire. Il nostro reparto esterni, ha caratteristiche più squisitamente tecniche che fisiche. Con l’innesto di Green, anche il fattore atletismo vedrà un significativo salto di qualità”.