Michele Ruzzier “studia” la sua Fortitudo

Fonte: Corriere dello Sport a cura di Stefano Brienza

Michele Ruzzier è un play in missione. Dirigere la Fortitudo non è mai un compito semplice, ma il triestino è quello con il carattere più adatto. Queste le parole dopo l’amichevole contro Piombino:

Ho avuto un piccolo stiramento e ho saltato due gare a cui tenevo molto, soprattutto con Milano, per giocarsela al completo. Ora sono tornato, sto bene e cerco la forma buona.
Nel gruppo sono entrato con una facilità che non mi aspettavo. In campo il play è un ruolo delicato, devo capire bene come si muovono i miei compagni, sto cominciando a capirlo piano piano. Credo che il piacere di passarsi la palla in una squadra che punta in alto sia fondamentale, più che pensare ai punti. Quelli che fa Mancinelli sono passaggi spettacolari ma prima di tutto efficaci: se riesci a conciliare le due cose il risultato è ancora più bello.
Contro Piombino Ruzzier ha segnato 6 punti e difeso molto bene. Devo ammettere che dopo le prime 3-4 difese nel primo quarto ero già un po’ in difficoltà, ma grazie alla girandola di cambi ho rifiatato e mi sono trovato sempre meglio. Con il nostro sistema di difesa a tutto campo per 40′ magari all’inizio fai fatica, ma sei sicuro che prima o poi gli altri cederanno e arriverà il parziale. Alla lunga paga.