Come ogni martedì ci tuffiamo nel magico mondo delle serie minori del Friuli Venezia Giulia: l’appuntamento con il quintetto ideale della settimana ritorna puntualmente, andando a scandagliare le cifre e le prestazioni di coloro che si sono messi particolarmente in luce nelle vittorie delle rispettive formazioni.
PLAYMAKER: Il miglior regista della settimana è Matija Batich (Jadran Ispem Trieste), giocatore che oramai è diventato una sicurezza ed anzi, per la C Gold, si tratta di un elemento che va certamente inserito nel novero dei migliori nel proprio ruolo. Per leadership, capacità di comprendere il gioco e anche per pericolosità offensiva quando richiesto, Matija Batich è certamente fondamentale per gli equilibri dello Jadran: nel duello con Caorle, squadra che come i carsolini ha come obiettivo quello di raggiungere i playoff, il buon Matija ha segnato 11 punti in 33 minuti, tirando con un buon 5/10 dal campo, ma aggiungendoci pure 5 rimbalzi, 5 assist, 4 falli subiti e 3 recuperi. Dall’essere il “fratello minore di Daniel” è arrivato a scavarsi e ritagliarsi un ruolo assolutamente definito ed a guadagnarsi il rispetto di moltissimi avversari della categoria: certo, non sarà un mostro di atletismo o fisicità, ma con la tecnica riesce a sopperire a questi gap ed, anzi, spesso a dominare i confronti diretti.
GUARDIA: La citazione come “2” è riservata a Matteo Lollo, giocatore di 180 centimetri classe 1989 in forza alla Geatti Basket Time Udine. Arrivato alla corte di coach Di Leo dopo due stagioni in quel di Tricesimo, sempre in Serie D, Lollo ha mostrato capacità realizzative indubbie, in una squadra dove comunque i giocatori che possono segnare non mancano di certo (leggi Antoniolli, Gelsomini, Springolo, Sandri e Bellina). Ebbene, in una partita non facile come quella contro il Sistema Pordenone, nella quale i naoniani hanno venduto cara la pelle e reso la vita impossibile ai “canarini” udinesi, Lollo ha vestito i panni del protagonista, andando a segnare 19 punti complessivi e risultando il top scorer della partita. I suoi canestri sono stati risolutivi per la compagine udinese, che in questa maniera è riuscita a vincere per 63 – 68 sul parquet del PalaCrisafulli: si tratta di un giocatore che magari ai più non sarà così noto, ma che per gli equilibri di squadra dei “geattini” è diventato assolutamente fondamentale.
ALA PICCOLA: Claudio Munini (Calligaris Corno di Rosazzo) è il miglior “3” del weekend cestistico. Parlando di Munini, per usare una parafrasi, si potrebbe dire “la classe al servizio di un uomo di due metri”: questo giocatore può letteralmente fare di tutto sul parquet. Dal portar su la palla senza troppi problemi a tirare dalla lunga distanza; da spostarsi vicino a canestro e servire assist ai propri compagni, fino a rivestire i panni del realizzatore di vaglia. Ne sa qualcosa la DB Group Montebelluna, che si è vista cucire sulla pelle ben 27 punti dal buon “Klaus”: 7/11 da due, 2/6 nelle bombe, 7/8 nei personali; cifre alle quali ha aggiunto 7 falli subiti, 3 rimbalzi e pure una stoppata. Un giocatore totale, che dall’alto dei suoi due metri padroneggia il gioco come fosse un regista, ma sa anche spostarsi in post per giocare da “4” tattico. Insomma, un vero e proprio rebus che ogni squadra vorrebbe avere: a Corno di Rosazzo da questa stagione, nel suo passato ci sono campionati di Serie B e Serie C Gold giocati ad alto livello e, a quasi 32 anni, non si è di certo ancora stufato di risultare determinante.
ALA FORTE: Lo inseriamo come “4” perchè nella sua Vis Spilimbergo ricopre proprio questa posizione, pure se lui sarebbe un’ala piccola come attitudine e potenzialità. Jean Claude Paradiso, sloveno di 196 centimetri classe 1995, l’anno scorso è stato nominato miglior Under 23 del campionato di Serie C Silver Fvg con la maglia di Romans: passato in estate ai mosaicisti, con il tempo si è ritagliato un ruolo all’interno di una squadra che ha molti attaccanti e giocatori con le mani morbide. Quando ha la possibilità di essere servito in maniera continua, Paradiso dimostra sempre di avere un “jumper” letale, cosa che lo porta spesso a risucchiare i lunghi fuori dalla propria zona di competenza: è quello che è successo contro la Dgm Campoformido, superata per 76 – 66 con 23 punti e 6 rimbalzi del buon Jean Claude. Per lui, oltretutto, ci sono cifre di rilievo anche come percentuali, visto che ha indovinato un 4/8 da due e 5/9 da tre punti che ha letteralmente steso la compagine di Luca Malagoli.
PIVOT: Il miglior lungo della settimana si chiama “Gino”. Non stiamo scherzando, perchè Luigi Della Rovere (Alba Cormons) è conosciuto da tutti con questo soprannome: lo inseriamo come pivot perchè, pur essendo in realtà un’ala forte di 195 centimetri, non lo si può escludere dal lotto dei migliori della settimana appena conclusa. Si, perchè Della Rovere è stato l’uomo decisivo per l’Alba Cormons, che rimane in zona poule promozione vincendo su un campo non facile come quello del Santos Trieste: 18 punti per Della Rovere, ma tutti pesantissimi ed arrivati in momenti in cui gli avversari avrebbero potuto agganciare o sorpassare i cormonesi. Significativa la sua tripla che, sul +1, ha definitivamente affossato il Santos: freddezza e concretezza al servizio di coach Busolini, per questo trentanovenne che ha esperienza in campionati nazionali con la maglia di Corno di Rosazzo e che da un paio di stagioni si è unito alla causa cormonese per dare il proprio contributo nel reparto ali.
SESTO UOMO: Giacomo Moschioni (Vida Latisana); per la compagine bassaiola, il confronto con la US Goriziana contava moltissimo, visto che gli isontini rappresentavano un brutto cliente per consolidare la propria ottava posizione, ultimo posto utile che qualifica ai playoff. Latisana è stata però brava a vincere 81 – 70, pur in una giornata in cui mancavano tre pedine fondamentali come Manservisi, Baccino e Paride Bianchini: infortunati più o meno di lungo corso, cosa che durante la stagione ha responsabilizzato maggiormente gli altri effettivi a disposizione di Sante Fava. Tra questi, il triestino Giacomo Moschioni (193 cm, 1993) che, al suo secondo anno alla corte dei bassaioli, sta continuando a mostrare quei lampi di talento che da sempre lo hanno caratterizzato, trovando in questa stagione maggior continuità offensiva. Si, perchè di certo non è semplice segnare un ventello contro una US Goriziana affamata di punti, ma il buon “Moschio”, figlio d’arte se ce n’è uno (la mamma Franca ha giocato ad alto livello in campo femminile, mentre papà Paolo è stato giocatore talentuoso ed allenatore vincente nelle “minors” triestine con il Don Bosco), ha tutto il potenziale per farlo, visto che trattasi di un esterno dotato di centimetri e trattamento di palla, oltre che di un tiro da tre punti che può essere letale.
COACH: Come tecnico della settimana, la menzione non può non andare a Paolo Freschi, “factotum” della Polisportiva Roraigrande. I suoi ragazzi hanno battuto 72 – 69 la seconda forza del campionato, la Coop Casarsa, ma l’hanno fatto in situazione di assoluta emergenza: il top scorer Diego Lucas, infatti, era in panchina solo per onor di firma, mentre il pivot Roland Pivetta era stato tesserato appena due giorni prima, per rinforzare il reparto interni dei pordenonesi. Vincere contro un team che può schierare nomi come D’Angelo, Malfante, Cristante, Cristofoli e Pignaton non è certo cosa di tutti i giorni, specialmente per una squadra che sta lottando per conquistare la Poule Promozione: con i 25 punti di Gri (e due triple decisive) e la prova sostanziosa dello stesso Pivetta dentro l’area, insieme ad un collettivo che ha saputo essere decisivo in determinati momenti dell’incontro, coach Paolo Freschi ha costruito il “miracolo” che tiene ancora accesa la fiammella della speranza per conquistare il tanto agognato traguardo.