Patrick Nanut, il ragazzo dei “tiri impossibili”

Il bomber della Dinamo Gorizia regala una vera e propria perla ai propri tifosi, con il tiro da metà campo determinante per la vittoria contro Campoformido.

La tecnica di tiro di Patrick Nanut (foto Mauro Blazica).

Martedì è, come di consueto, giornata dedicata al quintetto ideale della settimana: andiamo a scandagliare anche questa volta le cifre statistiche e le curiosità relative ai giocatori più determinanti dell’ultimo weekend cestistico regionale, con le “minors” che continuano a regalarci delle vere e proprie perle.

PLAYMAKER: Il riconoscimento al playmaker più determinante della settimana va certamente a Matija Rovscek, regista di 180 centimetri e 36 anni della Blue Service Collinare Fagagna. Un giocatore che ha dovuto attendere due settimane prima di poter scendere in campo con la casacca collinare e che era atteso come il messia per la formazione di Grosso, che in campo ha assoluto bisogno di un leader e, in generale, di un giocatore che abbia un pò più d’esperienza rispetto alla banda di “ragazzini terribili” di Fagagna. E Rovscek non ha deluso le attese: dopo gli allenamenti in estate con Latisana e Valtorre, alla fine ha scelto Fagagna per portare la sua qualità e le sue doti che lo hanno fatto emergere in Serie B slovena, precisamente a Tolmino. Un motorino instancabile, che contro il Don Bosco Trieste di punti ne ha messi 28 ed ha mostrato a tutti perchè in così tanti, durante l’estate, volevano assicurarsi i suoi servigi: alla fine è stato il presidente Colosetti a spuntarla, ed ha avuto ragione perchè è arrivata anche la prima vittoria stagionale, peraltro contro una potenziale diretta concorrente come la compagine salesiana.

GUARDIA: Sarebbe un delitto lasciare fuori dal quintetto ideale della settimana un uomo come Patrick Nanut (Ermetris Dinamo Gorizia). Un giocatore che più “cult” non si può, come la squadra in cui gioca, che assembla un talento ammorbante che sa tanto di passato, anche per l’età media della rosa, ma che sta facendo appassionare i tifosi di tutti i campionati e di tutte le squadre, anche quelle avversarie. Quando si mette in moto, non lo ferma nessuno e lo ha dimostrato contro la Dgm Campoformido, in un confronto terminato 69 – 70 a favore dei suoi colori: passiamo oltre la pazzesca serie da tre punti che ha rimesso in gioco una Dinamo sotto di tredici punti a dieci minuti dalla fine, ma il video del suo tiro da metà campo che ha regalato la vittoria a Gorizia sta “viralizzando” il web. Poi, per tutto il resto, lasciamo parlare le cifre: 25 punti (1/7 da due, 5/10 da tre, 8/14 ai liberi), 9 rimbalzi e 5 assist: una specie di marziano ancora oggi, capace di giocare in qualsiasi posizione e fare la differenza contro ogni avversario. Ah, si: avrebbe pure 39 anni…

ALA PICCOLA: Il miglior “3” della settimana è sicuramente Tiziano Floreani, tiratore del Latte Carso Ubc Udine che ha spazzato via la malcapitata Virtus Feletto con un’esaltante prova di squadra. Il giocatore classe ’93 di Paderni è oramai uno dei veterani del gruppo udinese e non manca mai di mostrare la grandissima qualità della sua mano: esterno di 193 centimetri che ha nel tiro e nell’istinto offensivo il suo pezzo forte, contro Feletto ha terminato con 25 punti nel proprio carniere, frutto di un 7/13 da due, 2/6 da tre e 5/6 ai tiri liberi, ma questa volta ha saputo pure rendersi utile in altre zone del campo, visto che ha staccato 9 rimbalzi, recuperato 3 palloni e piazzato pure 3 stoppate. Insomma, contributo a tutto tondo per lui, che ha dimostrato di non essere solo un attaccante ma che, se concentrato a dovere, può risultare una minaccia a 360 gradi: è lui l’elemento più talentuoso dal quale arrivano le giocate fuori dagli schemi, per cui l’Ubc ha in casa un giocatore davvero prezioso.

ALA FORTE: L’Humus Sacile vince in casa facilmente contro Azzano, in una partita chiusasi con un perentorio 81 – 55. Nella giornata in cui i ragazzi di Brecciaroli sancivano la collaborazione con Liventeam e Fontanafredda, il migliore del “dream team” costruito in estate dall’Humus è stato certamente Filippo D’Angelo: l’ala classe ’89 arrivata dalla Polisportiva Casarsa ha colpito come di consueto in attacco, chiudendo con 16 punti ed il solito “mix” di concretezza e classe, risultando un vero e proprio rebus per i difensori di coach Mauro. Se Brecciaroli ha a disposizione un roster profondo e di talento, con i vari Bellinvia, Gelormini, Bovolenta e Franzin, D’Angelo è il “panzer” che avrà il compito di stendere le difese con il suo mitico gancio ed i suoi giri e tiro vicino all’area: insieme a Bovolenta potrà costituire una coppia davvero interessante per la categoria.

PIVOT: “Part time”, questo è l’aggettivo che si potrebbe ben associare al nome di Diego Nata (Bluenergy Codroipo). Si, perchè in estate il lungo di 198 centimetri classe 1993 della formazione codroipese aveva annunciato il suo momentaneo ritiro dalla pallacanestro per motivi di studio, ma nell’ultimo periodo è riuscito a trovare il tempo per fare qualche allenamento e, perchè no, anche per giocare un paio di partite. In un momento in cui coach Portelli deve fare a meno di Urbani per infortunio, ecco che i centimetri ed i chili di Nata sono tornati a farsi sentire e tornano tremendamente utili: nell’anticipo del venerdì contro Caorle, il centro biancorosso si è piazzato in mezzo all’area ed ha subito mostrato di che pasta è fatto, con una “doppia-doppia” da 14 punti e 11 rimbalzi. Avrà anche tirato male dal campo (6/16 da due), ma l’intensità e la presenza che ci ha messo ha in pratica annichilito il reparto lunghi dei litoranei, che contro di lui ha totalizzato 10 punti con Bianchini e Nardin.

SESTO UOMO: Lo indichiamo come miglior sesto uomo della settimana, pure se oramai è una realtà e parte praticamente sempre in quintetto. Se diciamo “Ninja”, in tanti identificano subito di chi stiamo parlando: è Martin Ridolfi (Ispem Jadran Trieste), palla da flipper di 180 centimetri classe 1996 che quando è in campo scatena un’energia insospettabile contro ogni avversario si trovi davanti. Giocatore che con le sue capacità atletiche e tecniche annulla qualsiasi gap in chili e centimetri, Ridolfi è colui che cambia i ritmi a questo Jadran che come di consueto ha puntato sulla solidità del gruppo anche quest’anno. E Ridolfi, in questo gruppo, è diventato pedina insostituibile: lo ha dimostrato anche contro Bassano, una squadra giovane che ha subito dovuto passare sotto il “trattamento Ninja”. Ridolfi, nel match con i veneti, ha prodotto una prova da 17 punti (5/9 da due, 2/4 da tre, 1/2 ai liberi), 11 rimbalzi, 6 palle recuperate, 6 assist e 4 falli subiti, per un maestoso 31 di valutazione che si commenta praticamente da solo.

COACH: Miglior tecnico della settimana è “Gigi” Tomasi, allenatore della Energy Lab Falconstar Monfalcone. I suoi ragazzi giocavano contro una matricola, il The Team Riese, ma si tratta di una squadra che ha comunque grande qualità e soprattutto può schierare un giocatore molto indigesto ai cantierini, quel Carlesso che ha centimetri e presenza nel pitturato, a differenza di una Falconstar versione “light” in questo 2017/2018. Le difficoltà aumentavano con l’assenza di Tonetti (out per due settimane), ma il team monfalconese ha risposto alla grande: difesa di ferro, attenzione a rimbalzo con la coppia Skerbec – Miniussi a fare buona guardia nel pitturato e produttività offensiva dell’intero collettivo. A parte i 21 di Skerbec ed i 13 di Bonetta, infatti, altri tre giocatori hanno toccato quota 9 mentre Tossut ne ha aggiunti 7: un buonissimo apporto di tutta la rosa, che ha saputo prendersi le proprie responsabilità in assenza del leader Tonetti ed ha vinto 74 – 57 contro una Riese rimasta “congelata” alla Polifunzionale.