GSA Udine, risposta sul campo: quinta di fila in quel di Verona

I ragazzi di Lino Lardo si lasciano alle spalle le "chiacchiere" relative al caso Micalich - Caruso ed interpretano al meglio la partita con gli scaligeri: protagonisti i due americani Dykes e Mortellaro, autori di una prova concretissima.

La GSA Apu Udine spazza via tutte le voci legate al “caso Micalich – Caruso”, scoppiato durante la settimana, con una vittoria in trasferta: è questo il modo migliore per rispondere, la medicina ideale per lenire tutte le “ferite” che un episodio su cui preferiamo non tornare assolutamente ha provocato.

Quella contro Verona non era assolutamente una partita semplice: la Scaligera, compagine di indubbio blasone, può mettere sul campo nomi importanti come il regionale Simone Pierich, il saltatore del ’97 Totè (prospetto di grande valore), ma anche la concretezza di Udom, Palermo (1/3 da due, 3/5 da tre, 4 assist) ed Amato, senza contare la coppia Greene – Jones. Udine, che si presenta all’impegno con Pellegrino inutilizzabile e capitan Ferrari recuperato ma in panchina per quaranta minuti, ci doveva mettere tutto l’impegno possibile, e così è stato.

L’inizio è però tutto favorevole ai padroni di casa: i veronesi corrono e mettono in ritmo i propri esterni, mentre sotto le plance gran parte del lavoro lo fa Nwohuocha, scultura d’ebano che si fa largo in vernice e propizia il vantaggio della Tezenis. La GSA è piuttosto pallida, specialmente in attacco, tanto che alla prima sirena il margine dei locali è di cinque lunghezze ed i bianconeri hanno insaccato appena sedici punti.

Nel secondo periodo, però, ecco che arriva un parziale immediato da parte ospite: 1 – 12, con Diop (2/8 dal campo, ma 6/8 in lunetta, 10 rimbalzi e 4 falli subiti) che vola a canestro e per due volte sconquassa i ferri dell’AGSM Arena. I lunghi fanno la partita per Lardo: Mortellaro (7/7 da due, 4/4 ai liberi, 9 rimbalzi) è una macchina da punti, beffa più volte i diretti avversari scaligeri e propizia il +7 bianconero a metà incontro.

Nella ripresa, la Tezenis cerca di recuperare e ci prova affidandosi ai tiri dalla distanza: Palermo e Udom, in questo frangente, sembrano essere i più “svegli”, ma sotto canestro Mortellaro continua la sua opera di demolizione della difesa locale. Verona, dal canto suo, arriva ad accumulare una doppia cifra di svantaggio, tanto che al trentesimo minuto siamo sul 48 – 61, visto che Dykes (4/8 da due, 3/6 da tre punti, 7 rimbalzi, 4 assist) ne mette un altro di canestro.

Proprio l’esterno “made in USA” di coach Lardo è l’uomo che tiene a debita distanza la Tezenis anche nel quarto periodo: i suoi canestri sono preziosi, in un match dove Veideman è stato piuttosto silente in zona offensiva, ma anche in difesa si fa sentire, con una prestazione concreta che trascina i bianconeri. Udom (5/7 da due, 1/3 nelle triple, 5 rimbalzi) cerca gli ultimi assalti al match, ma è già troppo tardi, perchè i friulani hanno la partita nelle proprie mani e, al quarantesimo, possono esultare per la vittoria 61 – 77.

 

 

VERONA – APU UDINE   61 – 77

Tezenis Scaligera Verona: Greene IV 6, Visconti, Jones 5, Dieng ne, Guglielmo ne, Amato 8, Palermo 11, Nwohuocha 4, Udom 14, Ikangi 6, Totè 5, Pierich 2. All. Dalmonte
GSA Apu Udine: Ferrari ne, Dykes 17, Mortellaro 18, Veideman 7, Pellegrino ne, Raspino 11, Nobile, Pinton 6, Benevelli 8, Chiti ne, Diop 10. All. Lardo

Parziali: 21-16, 33-40, 48-61
Arbitri: Gagliardi di Frosinone, Caruso di Pavia, Lestingi di Roma