Cordenons ha una …Corazza d’acciaio

Il playmaker classe 1998 confeziona una prova da 23 punti e 10 rimbalzi ed è fondamentale nello scontro diretto con il Don Bosco Trieste.

Davide Corazza, playmaker di Cordenons (foto Panda Images).

Nella settimana che ci introduce al Natale, non poteva mancare il nostro quintetto ideale, con numeri, prestazioni e statistiche tutte da gustare, per quel che riguarda i protagonisti dell’ultimo weekend cestistico regionale.

PLAYMAKER: Com’è possibile non nominare Alessandro Scutiero (Energy Lab Falconstar Monfalcone) come miglior playmaker della settimana? Quando il tuo regista titolare ti piazza 17 punti con 2/2 da due, 4/6 da tre, 1/2 ai liberi, agguanta 5 rimbalzi e serve 5 assist, che cosa puoi volere di più dalla vita? Gigi Tomasi, tecnico della Falconstar, si sta sfregando le mani, pensando all’accoppiata con l’ala forte Skerbec, che è ufficialmente diventato il “tandem dei sogni” per i tifosi biancorossi. Nella partita contro Mestre, vinta di misura, Scutiero si è ancora una volta erto a protagonista: in assenza di Daniel Tonetti, il suo rendimento si è elevato e sta dimostrando che nel momento del bisogno, se la squadra necessita di lui, sa rispondere presente in maniera più che concreta ed efficace.

GUARDIA: Lo inseriamo come guardia, pure se nella sua Intermek Cordenons lui è il playmaker titolare. Davide Corazza, giocatore classe 1998 dei biancoverdi, è di sicuro uno dei giovani più in vista per quel che riguarda la squadra di Andrea Beretta in questa stagione: il match contro il Don Bosco era fondamentale per le sorti del campionato dei pordenonesi, visto che si trattava di uno scontro diretto in chiave salvezza. Corazza non ha fatto una piega ed ha messo dentro 23 punti con 5/10 da due, 2/3 nelle triple e 7/8 ai liberi, oltre a 10 rimbalzi. Giocatore estremamente concreto ed efficace, sa quando accelerare i ritmi e quando invece deve abbassarli: le sue conclusioni hanno fatto malissimo alla difesa dei salesiani, alla fine sconfitti con quasi venti punti di scarto.

ALA PICCOLA: Un’altra prova da ricordare, un’altra pagina dei record stracciata da Mattia Galli (Sistema Pordenone). Ci sono poche parole per descrivere quello che il talento classe 1992 ha fatto, a Gonars: 37 minuti in campo, 47 punti segnati e 17 rimbalzi catturati. Potremmo anche chiuderla qui, invece ci sentiamo in dovere di spendere qualche riga per questo ragazzo che ha letteralmente girato il campionato dei pordenonesi, ancora imbattuti e in testa alla classifica nel Girone Flebus di Serie D: le dichiarazioni di inizio campionato avevano come obiettivo la salvezza, invece questo Sistema sta dimostrando di avere tutte le doti per poter fare il salto di categoria, facendo perno su questo talentuoso giocatore di 195 centimetri che, sul parquet, fa di tutto con una scioltezza impressionante.

ALA FORTE: Il Santos perde con la Pallacanestro Grado con il risultato di 69 – 61 nell’anticipo del giovedì in Serie D, ed il protagonista dei “mamuli” di Caterini è certamente Ranieri Pinatti. Un giocatore che può ricoprire i due ruoli di ala, ma che sa tirare da tre punti con un’efficacia più che notevole: scuola Falconstar Monfalcone, Pinatti è un atleta di quelli che magari non noti subito, ma che nell’economia di una squadra sono fondamentali perchè sa bilanciare i penetratori e si fa trovare pronto sugli scarichi. Contro il Santos, ha racimolato 15 punti al pari di “Fly” Dreas, ed ha terminato come miglior realizzatore della sua squadra.

PIVOT: E’ il lungo del nostro quintetto ideale, pur essendo un’ala forte naturale. Nello “small ball” del suo Cus Trieste, però, Giacomo Zecchin riveste il ruolo di cinque tattico: si, perchè gli universitari non avranno centimetri, ma hanno profondità e soprattutto cattiveria e voglia di difendere. Sono le doti che hanno permesso di vincere lo scontro diretto con il Basket4Trieste, un match duro ed intenso, dove Zecchin ha vestito i panni del protagonista: 21 punti, 9/11 dal campo, 3/4 ai liberi, 8 rimbalzi e 2 recuperi. Questi i numeri del buon “Zec”, giocatore di 195 centimetri classe 1991 che nel suo passato ha campionati di categoria superiore ma che da due stagioni ha deciso di sposare la causa del progetto universitario, alla corte di Mauro Trani. La sua presenza dentro l’area è fondamentale per il Cus, che sta viaggiando al primo posto nel Girone Rossetti di Serie D.

SESTO UOMO: Il miglior giocatore in uscita dalla panchina, per questa settimana, è il capitano della Calligaris Corno di Rosazzo, Claudio Munini. “Klaus”, ala multidimensionale che sa sempre come rendersi utile alla causa dei propri colori, è il classico giocatore che può confezionare un numero giusto al momento giusto. Contro The Team, in una vittoria sudata e sofferta, ha indovinato cinque punti determinanti nei minuti conclusivi, che hanno portato l’inerzia e la vittoria nelle mani dei seggiolai: anche le sue cifre sono state notevoli, come raccontano i 18 punti in 25 minuti di permanenza sul parquet. Ha tirato con 3/3 da due, 3/8 da tre e 3/3 ai liberi, dunque la “regola del tre” per lui vale, eccome: in più, ha recuperato 4 rimbalzi, servito due assist e subito due falli. Più concreto di così…

COACH: La menzione come miglior allenatore della settimana va certamente fatta a Daniele Portelli (Bluenergy Codroipo), che insieme ai suoi ragazzi ha saputo uscire da un momento difficile, con sette sconfitte consecutive, e rispondere in maniera perentoria nel match contro Dueville. Una prestazione convincente, quella dei biancorossi che, pur dovendo rinunciare a Giovanni Infanti, hanno fatto quadrato e si sono arroccati intorno alla presenza del duo Nata – Gaspardo sotto canestro, alla verve di Demarchi in cabina di regia ed ai punti di Maghet che, pur non riuscendo ad essere precisissimo, ha offerto un contributo più che concreto. La sua figura non è in discussione ed ora sarà importante trovare la continuità di risultato, considerando comunque che la sua è una squadra che ha giocatori giovani e in rampa di lancio.