“Leo” Colutta, mano rovente al servizio di San Daniele

Il tiratore classe 1986 ha prodotto una prova da 17 punti con svariati tiri perimetrali a segno ed ha assicurato il primo posto ai collinari.

"Leo" Colutta, esterno di San Daniele

Appuntamento post-pasquale con il quintetto ideale della settimana: smaltiti i festeggiamenti e le varie uova di cioccolato, le “minors” regionali si sono rimesse in moto, per produrre un altro weekend cestistico più che appassionante. Andiamo a vedere quali sono stati i protagonisti di questa settimana.

PLAYMAKER: Il miglior regista della settimana è, in realtà, un giocatore che ha spesso la palla in mano ma predilige costruirsi il tiro piuttosto che interpretare in maniera “classica” il ruolo del playmaker. Federico Bagnarol, capitano della Vis Spilimbergo, a ventinove anni è oramai nel pieno della maturazione cestistica e per queste categorie è un vero e proprio “crack” realizzativo: anche nell’ultima esibizione dei suoi, contro la Vida Latisana, ha mostrato la sua capacità di produrre punti in qualsiasi maniera, colpendo sia in penetrazione che dalla lunga distanza. Alla fine, per lui, sono stati ben 26 i punti realizzati, frutto di un ottimo 5/8 da due, 4/6 da tre e 4/4 nei personali: di fronte a lui non c’era Palombita, ma comunque c’era un Mauro Maran da 23 punti. Bagnarol ha raccolto appieno la sfida ed ha portato alla vittoria la sua squadra, con un contributo realizzativo di ottimo livello.

GUARDIA: Menzione speciale per “Leo” Colutta, esterno di 190 centimetri del 1986 militante presso Il Michelaccio San Daniele del Friuli. Colutta è il classico specialista, giocatore che esce dalla panchina e non ha troppi problemi a “prendere fuoco” fin da subito: nel big match che i collinari hanno vinto 75 – 89 in casa della US Goriziana, il buon “Leo” ha prodotto 17 punti con svariate triple a segno, sfruttando le disattenzioni dei difensori isontini, che gli hanno concesso troppo spazio, puntualmente sfruttato. Carattere fumantino, da guerriero, è capace di occupare diversi ruoli perimetrali ed è oramai uno dei simboli del gruppo guidato da coach Enrico Sinone, che si sta ergendo nelle prime posizioni della C Silver Friuli Venezia Giulia per l’ennesima volta.

ALA PICCOLA: La menzione come miglior “3” della settimana spetta a Raphael Chiti, lignanese di 19 anni e 194 centimetri che difende i colori della Basketball House Dgm Campoformido. La trasferta in quel di Romans era vitale per la salvezza matematica dei friulani, su un campo ostico e non facile da espugnare: Campoformido è stata sotto nel punteggio per tre quarti di gara, poi nel quarto periodo ha avuto lo spunto vincente per mettere la testa avanti e aggiudicarsi quindi i due punti, con un Chiti che ha piazzato un ventello rotondo. Nonostante un’età ancora “verde” e con compagni di squadra ben più scafati e rodati di lui, Chiti rappresenta il primo terminale offensivo della squadra di Luca Malagoli, rinforzato dall’esperienza in A2 con la GSA Udine.

ALA FORTE: Citazione doverosa per Giacomo “Jack” Norbedo, ala di 202 centimetri del Basket4Trieste, che nel big match contro il Cus è stato determinante. Giocatore multidimensionale, che nonostante la statura è capace anche di portare su la palla senza problemi, ha un talento spaventoso nel passare il pallone, ma quando prende ritmo può anche rivelarsi un discreto realizzatore. E’ stato così nella partita contro il Cus, visto che il buon Norbedo ha prodotto 21 punti totali, ma non solo: sua la giocata determinante nel finale, con una tripla che ha regalato il +1 ai biancorossi ed altri due liberi della staffa che hanno assicurato il referto rosa alla formazione di Riccardo Coppola.

PIVOT: Maestosa; si potrebbe definire solamente così la prestazione di Andrea Colli, centro di 203 centimetri classe 1988 che è tornato alla corte della Falconstar Monfalcone a stagione in corso. Di certo, qualche mese di stop non gli ha fatto dimenticare come si gioca, perchè fin da subito si è inserito al meglio nel collettivo allenato da Gigi Tomasi: a Verona, ha sfoderato una prestazione “monstre”, dominando sotto i tabelloni e ingaggiando un duello davvero appassionante con il gigante veronese Damiani (autore di 27 punti e 8 rimbalzi). Le cifre di Colli sono da capogiro: 27 punti (6/12 da due, 1/3 nelle triple, 12/13 ai liberi), 12 rimbalzi, 8 falli subiti ed anche 4 assist scodellati ai compagni, segnale che non si tratta solo di un terminale offensivo, ma anche di un giocatore che sa vedere i tagli e che è abituato a giocare molto con i compagni.

SESTO UOMO: Il Breg San Dorligo della Valle si aggiudica il big match con Cervignano per 84 – 74 e continua a correre per il primo posto nel Girone Rossetti di Serie D Friuli Venezia Giulia. Un protagonista, per la formazione di “Miro” Juric è stato certamente il ’99 Igor Gregori, guardia/play di 190 centimetri che in questa stagione si sta sdoppiando fra Serie D e C Gold, con la maglia dello Jadran Trieste. Cervignano è un team che ha una batteria di esterni molto importante, ma il buon Igor non si è certo fatto impressionare ed ha messo al servizio della squadra la sua capacità realizzativa e la sua mano più che rovente: 17 i punti messi a segno nell’ambito di una gara comunque molto combattuta, con 4/9 da due e 3/5 nelle bombe, segno che la personalità non manca affatto a questo giocatore che potremo vedere, nei prossimi anni, nell’ambito di palcoscenici superiori.

COACH: La forza di una squadra sta spesso nel cosiddetto “manico” e, quando si parla di Maurizio Zuppi (Calligaris Corno di Rosazzo), si va assolutamente sul sicuro. Il tecnico isontino è un’istituzione delle nostre “minors” e nello scorso weekend ha guidato la Calligaris ad un’altra importante affermazione, sul campo di una squadra ostica come la Secis Jesolo di Massimo Guerra. Cinque uomini in doppia cifra per i seggiolai, segno che il gioco di squadra è più che sviluppato e, nonostante un Siro Braidot in panchina per quaranta minuti a causa di un infortunio, il referto rosa è arrivato ugualmente, al termine di una prestazione concreta che ha visto il team di Corno concedere appena 20 punti in 20 minuti ai veneti.