Andrea Mura (Motomarine Jadran Trieste): “Situazione non facile, dobbiamo lottare per tenerci stretto il nostro basket”

I campionati minori sono fermi, ma tantissime società stanno “mordendo il freno” per cominciare, prima o poi, una stagione che davvero sembra lontano. Una rappresentante degna del movimento di C Gold è il Motomarine Jadran Trieste, da sempre la principale rappresentante della pallacanestro slovena in Italia: i ragazzi della presidentessa Ivana Milic si sono dovuti fermare, al pari delle altre squadre dilettantistiche e di base e con coach Andrea Mura abbiamo approfittato per fare un “punto della situazione” in casa Jadran. Il tecnico classe 1980, oramai un veterano delle panchine, anche in questo 2020/2021 guiderà la compagine carsolina, che però come altre società “lotta” per tenere vivo il movimento in questo periodo così particolare.

Un periodo decisamente non facile: dopo un lungo stop, la ripresa delle attività e poi nuovamente lontani dalla palestra. Come si gestisce un gruppo di C Gold in questo tipo di situazione?

“Diciamo che gestire questa pseudo stagione è stato particolarmente difficile e faticoso anche perché, dopo un iniziale entusiasmo estivo a seguito della ripresa degli allenamenti la tensione è iniziata a calare anche perché non c’era un obiettivo davanti, non conoscendo la data d’inizio della stagione. Nel momento in cui abbiamo iniziato pian piano a vedere un po’ di luce è arrivato poi il nuovo stop: ora stiamo vivendo una situazione particolare e difficile, in cui ci affidiamo principalmente alla serietà dei ragazzi che, più per loro interesse personale e cultura del lavoro, si stanno allenando individualmente sulla base delle indicazioni del preparatore atletico”.

Facciamo una previsione: a metà gennaio si torna (forse) in palestra. Tu che formula sceglieresti per il campionato?

“Innanzitutto mi interesserebbe che tutto ricominci nella maniera più normale possibile, indifferentemente quando. L’idea di giocare un campionato “falsato” come stiamo vedendo in alcuni casi tipo Eurolega o Serie A ha poco senso, per il nostro livello. Se si rientrasse in primavera l’idea potrebbe essere, dopo un periodo di preparazione, fare due mesi di sole partite in stile “march madness” della NCAA. Ma il tutto si deve fare solamente se riusciamo a riprodurre una situazione più o meno normale, altrimenti partire nell’incertezza, com’è stato ad esempio per la Serie B, renderà tutto più complicato”.

Questo stop delle serie minori ha anche condizionato, in qualche maniera, il mercato. Il vostro Milisavljevic, ad esempio, è in tesseramento temporaneo alla Falconstar: una bella opportunità per lui.

“Nel momento in cui si è prospettata l’ipotesi di uno stop ci siamo consultati con la società ed abbiamo deciso di dare l’opportunità, a chiunque ce l’avesse, di giocare una serie che stesse per partire. Siamo ovviamente molto contenti per Marko, gli auguriamo tutto il bene possibile per quest’esperienza dalla quale siamo sicuri che trarrà giovamento: noi, a giocatori ed allenatori, in questo momento non possiamo garantire l’attività ed è giusto che se qualcuno ha determinate possibilità, ci provi”.

Chiudiamo con un messaggio conclusivo di coach Mura per tutto il popolo della pallacanestro.

“L’augurio è certamente che questo 2020 così particolare, con la sua fine, si porti via anche tutto quello che di brutto è successo. In quest’annata abbiamo scoperto il piacere di fare pallacanestro, che non è una cosa così “scontata” come pensavamo, ma anzi ci siamo resi conto di quanto fare sport sia una cosa che ti arricchisce e che, quando non ce l’hai, ti manca in maniera tremenda. Da ora in poi, dovremo avere maggior consapevolezza di questi valori e lottare per tenerci strette tutte queste cose”.