Guidi (Fip Fvg): “Sabato a Codroipo si parla del nostro futuro”

Il Responsabile Tecnico Territoriale dice la sua sul convegno che si terrà all'Auditorium di Codroipo: ingresso libero, previa presentazione di Super Green Pass, e disponibilità fino a 140 posti a sedere.

L’Auditorium di Codroipo sarà teatro, sabato 5 febbraio, del convegno intitolato “Il Settore Giovanile: come, quando, perchè e riflessioni post-pandemia”. Fra i nomi noti come Matteo Boniciolli, Stefano Comuzzo, Federico Vecchi e Massimo Riga, oltre all’intervento del preparatore atletico Tiziano Vidoni (Jadran Trieste), ci sarà anche la presenza del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia, nelle persone del Presidente Giovanni Adami e del Responsabile Tecnico Territoriale Alessandro Guidi. Proprio con quest’ultimo, rodato tecnico che oramai da anni porta avanti il nome del Friuli Venezia Giulia nel campo delle selezioni giovanili, ci soffermiamo per scoprire qualcosa in più rispetto alle argomentazioni che saranno portate sul tavolo sabato. 

Che cosa c’è dietro a questo appuntamento del 5 febbraio a Codroipo? 
“Per prima cosa ci tengo, e credo sia giusto, ringraziare l’Apd Codroipese, il Presidente Lena, il Vice Presidente Marello, lo staff tecnico di Federico Franceschin e Marco Maran che, insieme a MegaBasket e Sport&Development, sono gli artefici di quest’iniziativa. Un grazie anche a Matteo, Massimo, Federico, Stefano e Tiziano, oltre che a Marco Cernaz (che farà il moderatore dell’incontro): non me ne voglia nessuno ma credo rappresentino il meglio che si potesse avere e sarà un piacere starli a sentire”. 

Dunque, si tratta di riformulare la pallacanestro giovanile ai tempi del Covid, o c’è altro? 
“In questo momento dove, pare, si inizi a vedere una via d’uscita dal periodo lungo e difficilissimo che abbiamo attraversato, credo sia molto importante un evento come questo, dove si torna a parlare di pallacanestro e, in particolare modo, di pallacanestro giovanile”. 

Numeri preoccupanti, quelli della pallacanestro: meno tesserati, ma anche meno club. Come mai? 
“Reputo fondamentale riposizionare l’attenzione e l’energia sul come ritornare, speriamo con continuità, in palestra; sull’entusiasmo necessario per essere coinvolgenti ed accattivanti, essendo consci che la partita da vincere è dura perché, in campo, gli avversari da battere sono parecchi e tutti molto agguerriti. Certo, come diceva qualcuno “più le partite sono dure e combattute, più dà gioia vincerle”. Questo momento lo vedo un po come una di queste partite: sono anche convinto che si possa vincerla, grazie al sacrificio ed alla fatica di tutti quanti”. 

Insomma, il convegno di sabato servirà a? 
“Nell’ultimo periodo, ho sentito molte discussioni e polemiche su cosa era giusto fare e sulle motivazioni per cui sarebbe stato giusto giocare oppure non farlo. Mi permetto di dire che, credo, sia arrivato il momento di riposizionare il focus sullo stare in palestra e sul modo per riportare i nostri giovani al centro dell’attenzione, ridar loro gioia, entusiasmo e prospettive per essere i protagonisti del “nuovo”presente e del loro futuro, che poi è anche il nostro. Questo permetterà di riportare, con i nostri giovani, la regione ai livelli che da sempre ci competono”.