Cuore e agone: una commovente Trieste batte la capolista 80-78!

Il blasone gioca un brutto scherzo ai giuliani ad inizio partita, che però si rianimano con le giocate di Ruzzier e Terry: nel finale al cardiopalmo Trieste, meritatamente, strappa due punti "d'oro".

Mai come in quest’occasione la capolista Virtus è orfana di molti campioni: “oggi o mai più” sembra essere l’imperativo categorico per i biancorossi. L’Allianz Dome è gremito e pronto a sostenere i pretoriani di Legovich in quest’ardua sfida odierna; in campo, per gli alabardati, anche il neoacquisto Stumbris, arrivato per sostituire l’infortunato Hudson. La salvezza passa anche da questi quaranta minuti.

I quarto

Inizio contratto ed emotivamente “sentito” per i triestini, che nondimeno guidano 4-2 dopo due minuti; bene il ruolo da perno offensivo di Terry, che trova punti e smista un buon assist per la tripla di Lever: i mismatch, dall’altra parte, favoriscono Weems e Shengelia (Lever e Deangeli fanno quello che possono), che subito riporta Bologna col “naso” avanti (8-7). L”inesperienza gioca dunque brutti scherzi agli alabardati, tenuti in vita da qualche assolo (Bartley), ma che non riescono a tramutare tutto l’agone in punti; Virtus avanti 11-10 a 3.31. A Scariolo basta piazzare un raddoppio proprio su Bartley per far fioccare le palle perse in casa giuliana, con conseguente +8 sul tabellone (18-10): pessimo playmaking per i cinque di Legovich. Male, finora, Bartley, che si rintana negli angoli ed è incline alle forzature, male la gestione dei possessi offensivi e una spenta Trieste chiude sul -4 (16-20) solo in virtù di due regali dalla lunga di Campogrande.

II quarto

La gestione dei pick and roll è nefasta perché sia Mannion che Belinelli stanno trovando ampi spazi per attaccare il ferro; Weems gioca una pallacanestro matura e ludica (si noti la palla fatta rimbalzare su Deangeli nel primo quarto), una gioia per gli esteti di questo sport. Disastroso, purtroppo, Davis, sia nelle scelte di tiro, sia nella non-difesa sugli ex NBA in maglia Virtus (avanti 32-20). Ruzzier è un play indispensabile e le assistenze a Spencer e Terry ne sono riprova: la sua garra vale un preziosissimo -6 in termini di approccio alla contesa (Bologna guida 39-33). La partita si infiamma, Vildera trova un assist sotto le gambe e una tripla di Stumbris fa impazzire il palazzetto: Trieste pareggia sul 45-45 e chiude i primi venti minuti in crescendo.

III quarto

Campogrande compensa le incertezze di Davis nella costruzione degli attacchi e un vivacissimo Terry (12) infila il +2 (49-47): Bartley litiga col pallone e col ferro e questo non è un buon segno e tre offensive fallimentari biancorosse riconsegnano l’inerzia ai virtussini (51-50). Trieste non “gioca” e Legovich sbaglia a non privarsi di Bartley (5 palle perse) e Davis (0/6 al tiro), in questo frangente; col talento e con la volontà Terry trascina i suoi e veste i panni dell’assist-man con uno splendido alley oop per Spencer: 58-53 per i giuliani! La Virtus non esalta, ma è scaltra a profittare di ogni errore avversario, restando pertanto sempre a contatto. Pur con molti errori sul groppone, Trieste chiude sul +5 (64-59) dopo trenta minuti di gioco.

IV quarto

Nel momento di piantare il coltello nella piaga il quintetto con Lever, Davis e Stumbris si fa rimontare (64-64) in meno di due giri di orologio. Belinelli scalda la mano dall’arco dei tre punti, Bartley replica buttandosi a testa bassa in penetrazione, Mannion infila un bell’arcobaleno e Bologna è sul +2 (73-71). Terry è al 50% causa una lieve distorsione alla caviglia e un fallo di Shengelia concorre ad aumentare la sofferenza alla gamba sinistra: il migliore in campo viene sostituito da Stumbris. Pur con due playmaker Trieste si rifugia in pericolose ed infruttuose isolation ma ha palla in mano con 1.53 sul cronometro: Terry torna in campo, inchioda una sonora schiacciata e viene salutato come un eroe. Shengelia pareggia ai liberi, Ruzzier sbaglia una penetrazione di pochi millimetri e due scelte molto rivedibili offrono alla Virtus punti importanti dalla linea della carità: bolognesi avanti 78-77 a 53 secondi dalla sirena. Davis segna una tripla in step back che gli concede un “perdono” quasi totale: Trieste avanti 79-78 a 24.4. Lundberg scaglia un jumper dalla media ma trova solo il ferro e Terry conquista il possesso dalla rimessa con 6.6 sul cronometro (e il +1 nel punteggio): Bartley subisce fallo, sbaglia il primo libero ma non il secondo. Scariolo ha 5.3 secondi per immaginare un miracolo tattico, sotto di 2. Palla a Belinelli che non trova il fondo della retina con un tiro sbilanciato da due punti e la sfera finisce fuori campo: fiato sospeso per oltre quattromila spettatori e l’instant replay assegna il possesso alle “V nere” con 0.7 secondi rimasti. Non c’è tempo per il tiro di Belinelli e Trieste esulta: una vittoria in-cre-di-bi-le!

Pallacanestro Trieste vs Virtus Segafredo Bologna 80-78

Trieste: Deangeli 2, Davis 5, Vildera 3, Lever 3, Bartley 14, Bossi, Spencer 14, Terry 19, Ruzzier 9, Campogrande 9, Stumbris 3. All. Legovich

Bologna: Belinelli 11, Mannion 17, Weems 10, Shengelia 18, Mickey 2, Lundberg 10, Menalo, Camara 2, Cappellotto, Venturi, Ojeleye 6, Bako 2. All. Scariolo

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