La Horm si arrende al Petrarca Padova

Prima sconfitta stagionale per la Horm SBP che si è dovuta arrendere al PalaBerta, superata dai padroni di casa con il punteggio di 91-78.

In un campionato equilibrato come quello di quest’anno, riuscirà a prevalere chi sarà capace di tenere la tensione agonistica ad alto livello con maggiore continuità rispetto agli avversari. Ciò che è accaduto a Montegrotto, è che dopo aver giocato tre gare con un buon piglio agonistico, la squadra ha avuto un momento di flessione, concretizzatosi con un livello di attenzione difensiva e di energia profusa, inferiori a quello che avevamo visto nelle prime tre uscite. Non c’è nulla da drammatizzare, solo far tesoro di quanto accaduto per riaccendere il fuoco nello spirito dei nostri ragazzi.

Una partita, oltretutto, complicata da giocare, senza lunghi di ruolo per buona parte della gara. L’assenza di Mandic, la situazione falli di Mozzi compromessa nei primi 13 minuti di gioco e la scarsa energia profusa in difesa, sono tutti fattori che ci hanno portato ad uscire sovrastati a rimbalzo (47-25).
A complicare ulteriormente le cose la scarsa produzione di punti da oltre l’arco (appena 6/25) e il duo Cravedi-Bevilacqua, dall’altra parte, in grandissima giornata (48 punti in due). Se c’è qualcosa di buono che possiamo portare a casa, è che nonostante tutto, siamo ampiamente rimasti in partita per quasi 32 minuti.

Ma veniamo alla cronaca.

Tonut, uscito con la palla in mano nella prima azione di gara, si è involato a canestro e ha realizzato il primo vantaggio per Pordenone. La risposta di Padova non si è fatta attendere: prima Valeiras ha segnato il 2-2 e poi Cravedi ha iniziato il suo show con la tripla del 5-2. Cagnoni senza paura ha replicato al tiratore bianconero per impattare a quota 5 e Farina ci ha regalato il nuovo vantaggio da distanza ravvicinata su assist di Mozzi. Uno dei segnali che che ci faceva capire che non era giornata, la libertà concessa a Bevilacqua di realizzare 5 punti che hanno portato i suoi avanti 10-7 e costretto Milli al timeout per provare a instillare energia ai suoi. All’uscita dal timeout è stato ancora Cagnoni a tenerci in partita (10-9), ma Mozzi, di seguito, ha commesso fallo (che peserà molto nel corso della sua gara) su Valeiras e gli ha concesso tre tiri liberi, di cui lo spagnolo ne ha realizzati due (12-9). Di qui in avanti il copione non è cambiato, con dei botta e risposta che non ci hanno mai messo nella condizione di controllare la gara, lasciando ampi margini di manovra ai nostri avversari. Sul 23-20 per i bianconeri è stato Michelin a sparare la tripla del 23 pari prima di un arresto e tiro, di perfetta esecuzione, prodotto da Venaruzzo che ha fatto registrare il vantaggio Pordenone in chiusura di quarto.

II secondo periodo è proseguito sulla stessa falsariga, con Padova a imporre il suo modo di giocare e Pordenone rispondere in modo più reattivo che ragionato. Mozzi carico di falli già dopo 13 minuti ha lasciato il campo e, nonostante le difficoltà a rimbalzo siamo riusciti a rimanere incollati, fino a realizzare nel finale, come nel primo periodo, un mini-parziale di 5-0 che ci ha consentito di arrivare alla pausa lunga ancora in vantaggio (41-44).

Il terzo periodo si è aperto benissimo, forse il migliore momento della gara per noi: una tripla di Cardazzo, un “and one” di Michelin e una ulteriore realizzazione di Michelin con un gancetto mancino, ci hanno portato sul +9 (43-52). Ci è voluto troppo poco, però, per rientrare ai nostri avversari, perché è stato ancora l’atteggiamento difensivo a tradirci: nei minuti successivi, se la tripla di Cravedi ha fatto il paio a quella di Cagnoni, il rientro dei patavini è giunto tirando meglio i tiri liberi (3/4 vs 0/4) e mettendo a segno un paio di triple con Cravedi e Coppo, che hanno addirittura segnato il vantaggio di Padova (59-58). Una nostra timida reazione, in aggiunta a un fallo tecnico alla loro panchina è stata sufficiente per riprendere il vantaggio sul 59-63, ma è stato ancora Crevedi a realizzare in chiusura il 61-63 prima della chiusura del terzo periodo.

La nostra partita è finita lì, o dopo pochi secondi dall’inizio del quarto periodo, quando dopo aver realizzato il 61-65, a Varuzza è stato fischiato un fallo tecnico per proteste. Padova ha continuato a giocare come già stava facendo e noi, per contro, abbiamo iniziato a non trovare più il canestro, fino a quando si sono create quelle situazioni psicologiche, per cui da una parte una squadra sente di avere la gara in mano e nel canestro entra di tutto; dall’altra non c’è più forza psicologica per continuare a crederci. Da segnalare l’ottima prova di Michelin che ha chiuso con un 22 di valutazione complessiva e 14 punti che lo rendono il migliore in campo per quel che riguarda la nostra formazione.

Petrarca Padova vs Horm SBP 91-78 (23-25; 41-44; 61-63)

Horm SBP: Farina 6, Michelin 14, Cardazzo 15, Cagnoni 15, Venaruzzo 2, Tonut 7, Johnson, Venuto 2, Varuzza 4, Mozzi 13.

TL 12/20; 2PT 24/41; 3PT 6/25

Uff, stampa SBP