Per la Pontoni il PalaPaliaga resta un tabù

La Pontoni Falconstar dovrà aspettare la prossima occasione, e peraltro sarà tutt’altro che facile contro l’attuale capolista Pordenone, domenica 26 novembre alle 18, per ritrovare il successo davanti al pubblico amico dopo il ko nell’ultima uscita contro Bergamo. Era una gara sulla carta difficile, con Maiola e compagni opposti alla miglior difesa del campionato, e tale si è rivelata, con gli ospiti che hanno confermato la loro media punti subiti, poco più di 60, e la Falconstar che non è riuscita a trovare ritmo, se non in rare occasioni nel corso dei 40′ trascinata dagli sprazzi di Skerbec, capitan Rezzano e Tossut.

La Falconstar ha affrontato la gara ancora più rimaneggiata (all’assenza di Sanad si è aggiunta anche quella di uno sfortunatissimo Gattolini, che ha subito la classica scavigliata nell’ultima azione della seduta di rifinitura di sabato mattina) e nell’ultimo quarto si è sentita decisamente la stanchezza, con le rotazioni ulteriormente accorciate dal quinto fallo di Romanin, che ha potuto giocare solo 15′. Va detto però che sono stati commessi anche diversi errori, qualche canestro facile di troppo concesso agli avversari per esempio, e in una gara contraddistinta dalle basse percentuali (27% da 3 punti) questo mix di fattori negativi ha reso durissima la vita ai biancorossi.

“Contro una squadra molto organizzata come quella di Bergamo sono emersi i nostri difetti, o per meglio dire i nostri limiti attuali – spiega coach Miani – abbiamo insistito su soluzioni che non hanno dato frutti, affidandoci troppo al tiro da fuori, e in sostanza ci siamo messi nelle condizioni di non riuscire a giocarcela fino alla fine. In questo ha avuto un ruolo anche l’approccio alla gara, meno determinato di quello che mi aspettavo, e questa è una mia responsabilità. Abbiamo atteso la partita invece di aggredirla, concedendo troppi spazi al loro attacco, penso a dei canestri da 3 punti concessi ad avversari lasciati troppo liberi sul perimetro. Dobbiamo crescere velocemente in questo aspetto, metterci da subito più cattiveria agonistica e più intensità fisica, continuando nel frattempo a lavorare per migliorare sotto il profilo del gioco, perché non vogliamo e non dobbiamo dipendere sempre dalle percentuali”.

Dispiace ancor di più perché il pubblico del PalaPaliaga continua a essere un fattore nel sostenere la squadra, come presenza vocale oltre che fisica.

“Finora in trasferta siamo stati un’altra squadra e questo non va bene, fuori casa non siamo mai stati arrendevoli come a tratti lo siamo stati con Bergamo – conclude il coach – dobbiamo cambiare mood, dobbiamo farlo per i nostri tifosi e per noi stessi”.

Uff. stampa Falconstar