Energy Lab Falconstar, iniziano due mesi fondamentali

I biancorossi, per una volta, dovranno proporre un basket più ragionato del solito visto che Mestre è formazione che si esalta in campo aperto.

La Falconstar Monfalcone prima del match con Caorle.

Servirà la Energy Lab Falconstar dei primi 35’ con Corno, e non quella di Caorle, per tornare al successo dopo tre stop consecutivi nella gara che vedrà i biancorossi ospitare la lanciata Emme Retail Mestre domenica alle 18 alla Polifunzionale.

Assorbite le scorie della prima larga sconfitta stagionale, i biancorossi sono tornati in palestra con voglia di reagire e grande concentrazione in vista di una gara che apre un ciclo fondamentale, due mesi di fuoco nei quali la Falconstar potrà indirizzare il suo campionato. “Da qui al 31 gennaio – illustra coach Franceschin – giocheremo tutti scontri diretti, con l’unica eccezione dell’impegno casalingo con San Vendemiano. Partire con il piede giusto è fondamentale, e anche per questo non c’è stato bisogno di fare discorsi particolari alla squadra in settimana, né di tirare su il morale alla truppa perché i ragazzi hanno già voltato pagina e lo hanno dimostrato allenandosi molto bene nonostante qualche acciacco”.

Gli acciacchi sono stati in particolare quelli di Bonetta e Petrovic che a inizio settimana hanno dovuto restare a casa con la febbre, ora smaltita. Nella rifinitura Franceschin e Maran hanno avuto tutto il gruppo a disposizione per le prove tattiche, quelle contro la zone-press di Mestre e quelle che dovranno portare la Energy Lab a sfruttare maggiormente, rispetto a quanto fatto a Caorle anche per la presenza del totem Cresnar, il gioco spalle a canestro. Per una volta, infatti, alla Falconstar converrà proporre un gioco più ragionato del solito, con più equilibrio e meno transizione visto che proprio la velocità è l’arma principale di una Mestre che nello scorso weekend, battendo Oderzo, ha messo in fila il terzo successo consecutivo.

“Sono una squadra giovane e atletica, che ama correre e può farlo avendo più rotazioni di noi, quindi dovremo stare molto attenti – continua il tecnico triestino – cercheremo di non giocare il tipo di basket che piace a loro. Abbiamo la capacità di trasformarci perché abbiamo tanta qualità dalla nostra e nel gioco in post basso penso di poter dire che siamo superiori. Voglio una partita di qualità ma anche quantità, conterà vincere più che esprimere bel gioco, perché se poi alla fine ti restano solo i complimenti ma non muovi la classifica, il bel gioco lascia il tempo che trova”.