Energy Lab Falconstar, volata finale senza margini di errore

Coach Federico Franceschin, piuttosto deluso: "La partita valeva tantissimo, ma il nostro approccio alla gara non è stato positivo; probabilmente la colpa è anche mia che non ho saputo infondere determinate sensazioni alla squadra".

Era l’occasione per dare una svolta alla stagione, se non per blindare il sospirato decimo posto almeno per garantirsi una volata finale con qualche margine di errore.

Niente da fare, invece: a Mestre la Energy Lab Falconstar non solo ha perso la partita, ma ci ha anche rimesso la differenza canestri, partendo tra l’altro da un vantaggio importante, ovvero il +15 dell’andata cancellato dal -25 del ritorno. I biancorossi si sono presentati alla palla a due in formazione rimaneggiata (capitan Benigni e Cherubin, pur a referto, non erano in grado di contribuire alle rotazioni) ma questa ormai è una costante e in altre situazioni la squadra era riuscita a sopperire, vedi una settimana prima contro Caorle.

Con Caorle però si giocava in casa, e sembra essere proprio il fattore trasferta a incidere negativamente sulle prestazioni della Energy Lab. “La partita valeva tantissimo e il nostro approccio alla gara non è stato pari all’importanza della gara, è questa la verità – spiega coach Franceschin, deluso come non mai – credo che la colpa sia anche mia che evidentemente non sono riuscito a far passare il messaggio alla squadra. La prestazione non è stata all’altezza di ciò che deve dare una squadra che lotta per salvarsi. Al 36’ eravamo a -17 e si poteva giocare ancora per un obiettivo, quello di salvare la differenza canestri, invece non c’è stata reazione. Forse sono proprio questi ultimi 4’ che mi fanno più rabbia perché anche perdere di 14 non sarebbe stato cosa da poco in una classifica così corta”.

In particolare è stata la difesa a fare acqua, con Mestre che ha tirato con altissime percentuali. “Può essere che abbiano trovato la giornata giusta – continua il tecnico – ma in molte occasioni hanno segnato con troppa facilità. E’ stato un blackout generale, non abbiamo vinto nessun confronto individuale. Il fattore-campo conta ed è giusto che sia così, specie per squadre che lottano per salvarsi, ma tra giocare bene e non giocare ci sarebbe anche qualche via di mezzo, così come tra perdere e perdere male”.

La pesante sconfitta obbliga la Falconstar a rasentare la perfezione nelle ultime 5 gare (4 scontri diretti, più l’impegno esterno con San Vendemiano) se vorrà evitare tutti i rischi connessi a un giro ai play-out. Tre vittorie potrebbero non bastare, quasi certamente ne serviranno quattro. La pausa allora giunge propizia, permetterà di recuperare le energie e soprattutto gli acciaccati.

“Dopo la sosta spero di riavere a disposizione sia Benigni che Cherubin – conclude il coach – e con un po’ di riposo anche Colli e Petrovic dovrebbero tornare vicini al loro standard abituale. Dal punto di vista mentale invece sarebbe stato un bene giocare subito, non dovremo sbollire la rabbia ma covarla perché da adesso per due mesi non possiamo più sbagliare”.