Ardita Gorizia, parla il DS Gandolfi: “Gruppo fantastico”

Il dirigente isontino traccia un bilancio, al termine della stagione: "Sarebbe bello continuare a coltivare la politica della forte identità goriziana, senza sprechi per giocatori provenienti da lontano".

Maurizio Gandolfi, direttore sportivo dell'Ardita Gorizia.

La stagione 2015/16 della prima squadra targata Ardita Gorizia s’è conclusa in semifinale play-off e per lo staff biancoblù è tempo di bilanci.

Gruppo compatto. A tirare le somme di un’annata che ha superato ogni più rosea previsione è il direttore sportivo Maurizio Gandolfi. «Il gruppo è stato fantastico, compatto, e un grazie particolare va a tutti coloro che sono stati vicini alla squadra, a cominciare dai coach Busolini e Miani. I giocatori hanno disputato un torneo eccellente sotto ogni punto di vista, dando il massimo anche nelle difficoltà economica che non sono mai state nascoste, e ciò gli fa ancora più onore. Un grande plauso va ai giovani per la presenza e la dedizione dimostrata». Un ringraziamento va anche alla società: «Al presidente Falzari, che fra mille “peripezie” si è sempre esposto per l’Ardita e ai membri del Conargo per essersi prodigati, cercando di reperire aiuti economici».

Dalla C2 ai play-off. Il bilancio, esteso ai quattro anni di C Gold (ex Dnc) è ancora più ampio. Si parte dalla promozione dalla C Fvg (quella chiamata da tutti C2) del 2012 e si arriva alla semifinale play-off contro San Vendemiano. «Con molta onestà – prosegue Gandolfi – possiamo dire che qualche errore al primo anno di Dnc è stato fatto. Del resto era la nostra prima esperienza in categoria dopo il salto dalla C regionale. Allo stesso modo è bene ricordare come il secondo anno fummo protagonisti di un grande girone d’andata, andammo a vincere a Firenze e salimmo al primo posto. Poi alcune problematiche di carattere economico crearono alcune turbative nello spogliatoio e ci fi un calo, prima di riprendersi e sfiorare i play-off: sfumarono negli ultimi 2 minuti dell’ultima partita. Il terzo anno, nonostante certe promesse di proseguire una partnership di sponsorizzazione, ci ritrovammo a gestire una stagione con budget zero, pescando soltanto risorse interne alla società».

Il quarto anno è storia recente, con la nascita del Consorzio Ardita (Conargo). «Aldilà di qualche privato – spiega il diesse – il budget con cui operare è stato risicato: nonostante tutto, abbiamo raggiunto le semifinali, perdendo contro una squadra creata con ben altre risorse. Questa panoramica del quadriennio non è per giustificare gli errori, che comunque ci sono stati, ma per far capire a tutti in quali condizioni abbiamo dovuto svolgere l’attività».

Identità goriziana. Fra i punti toccati da Gandolfi c’è anche la filosofia con cui è stata costruita la squadra non solo nella stagione appena conclusa, ma anche in quelle precedenti. «Tutti o quasi i giocatori passati all’Ardita in questi quattro anni sono di Gorizia e zone limitrofe. Non abbiamo sperperato per giocatori provenienti da lontano, con vitto e alloggio, e si è sempre cercato di creare squadre dalla forte identità goriziana. Sarebbe bello continuare su questa politica, facendo giocare i giovani, magari in una categoria che permetta loro di crescere come giocatori, con un seguito di famiglie e amici attorno per proseguire sulla scia dell’entusiasmo visto all’Ugg con presenze anche di 4-500 persone».

Ufficio stampa Us Ardita Gorizia – Giuseppe Pisano