La Energy Lab Falconstar fallisce il test di maturità a Bassano

Federico Franceschin: "Non siamo riusciti a far prevalere stazza e centimetri, ora dobbiamo resettare la mente perchè ci attende Codroipo, che arriverà da noi con carica ed entusiasmo".

La gara con Bassano era stata presentata come il primo vero test di maturità della stagione per la Energy Lab Falconstar, e visto il risultato finale, e ancor di più l’andamento della gara, con Bassano sempre in vantaggio, va onestamente ammesso che le risposte non sono state positive.

Di tutto ciò che aveva funzionato alla prima giornata con Oderzo (inizio partita fatto di determinazione e intensità, difesa forte su tutti i 40’, attacco produttivo sia contro la uomo che contro la zona) non si è visto quasi traccia, se non per brevi tratti, una volta nel secondo quarto e una volta nell’ultimo quando la reazione, come spiega coach Franceschin, “è stata più emotiva che tecnica”. Un passo indietro, dunque, che però va preso con il giusto equilibrio: non si era perfetti prima, non si è al palo adesso.

“Anche digerire le sconfitte fa parte del percorso di crescita di un gruppo – osserva il tecnico della Falconstar – e in questo percorso ci siamo ancora dentro. Non può essere altrimenti, siamo appena alla seconda giornata ed è la fase iniziale del lavoro su una squadra nuova. La partita con la Orange1 ci ha semplicemente fatto capire che nessuno regala niente e quindi che dovremo essere affamati contro qualsiasi squadra e indipendentemente dai nomi degli avversari. Può essere una lezione salutare”. La Energy Lab è apparsa in difficoltà sia in attacco che in difesa. In attacco, ha faticato a trovare il ritmo contro la zona avversaria, a differenza della partita contro Oderzo quando Marcetic e compagni avevano crivellato da fuori il canestro avversario.

“Stavolta ci hanno tradito le percentuali, poi ci siamo innervositi senza riuscire a prendere ritmo né trovare la lucidità per cambiare il modo di attaccare la 3-2. E’ stata una sconfitta anche tattica, e quindi mi assumo anch’io le mie responsabilità. Abbiamo perso l’obiettivo di dare la palla dentro, non abbiamo fatto il penetra e scarica, e in assenza di continuità di realizzazione abbiamo perso energie mentali”. Da spendere anche in difesa. “Le loro caratteristiche ci hanno messo in difficoltà a livello di accoppiamenti, non siamo riusciti a far prevalere la nostra stazza e i nostri centimetri, hanno prevalso invece la loro velocità e rapidità. Infatti siamo andati meglio con il quintetto piccolo: nel secondo quarto siamo tornati sotto con 4 esterni e il solo Miniussi in campo come lungo. Nel finale abbiamo avuto una reazione quando Petrovic ha infilato una serie di triple, ma poi siamo tornati a commettere errori difensivi. Il risultato finale è giusto, la vittoria l’hanno ampiamente meritata loro. Ora dobbiamo resettare la mente perché ci attende Codroipo, una squadra che verrà alla Polifunzionale con tanta carica e con l’entusiasmo della neopromossa”.