La GSA Udine ritrova l’ex Piazza: “Avrei voluto restare”

Domenica a Cividale il play pordenonese guiderà Chieti nella sfida ai friulani: «Arriviamo entrambi da ko amari: le squadre avranno il coltello tra i denti»

Fonte: Il Messaggero Veneto, a cura di Simone Firmani

L’Apu Gsa domenica alle 18 torna a Cividale per affrontare la Proger Chieti, nella sesta giornata di serie A2. Un’altra squadra abruzzese dopo Roseto, ma con stavolta un protagonista ben conosciuto: Andrea Piazza, pordenonese doc, classe ’89 e playmaker dei friulani nei due campionati di B dal 2013 al 2015. Nell’estate del cambiamento, quella in cui arrivò Lardo, Piazza non rinnovò il contratto con la società bianconera, ma fece le valige per salire al piano di sopra, un anno prima dei suoi ex compagni.

In questa stagione gioca 19 minuti a gara, segna 3,4 punti e aggiunge 2,2 assist a partita, in una squadra, Chieti, appaiata con Udine a 4 punti in classifica.

Andrea, l’anno scorso la Gsa rimase in B, lei invece no. Una scelta voluta?

«Fu in verità una cosa inaspettata. Volevo rimanere a Udine perché sentivo di dovere qualcosa alla città, ma la società ha fatto altre scelte. Da Chieti mi hanno contattato e io ho preso la palla al balzo».

Ora anche la Gsa è in A2. Che sensazioni proverà domenica nel ritrovarla?

«Vivrò forti emozioni. Mi aiuterà il fatto che contro di me ci saranno solo due miei ex compagni, Zacchetti e Truccolo. In ogni caso sono molto contento di vedere Udine in questo campionato». Con Truccolo poi c’è un grande rapporto di amicizia. «Ci conosciamo da quando avevamo otto anni. Siamo cresciuti insieme. Ogni volta che la stagione sportiva finisce ci ritroviamo all’ex Fiera di Pordenone per allenarci e giocare insieme».

Della sua esperienza udinese qual è il più bel ricordo?

«Il primo anno. Pur con numerosi problemi, eravamo una squadra con tanti friulani. Stavamo molto bene insieme. Fu uno degli anni più belli della mia carriera. Riuscimmo a esprimere una buona pallacanestro, specialmente nei play off contro Treviso quando tutti ci davano per spacciati».

L’anno successivo però non fu così esaltante.

«Vero. Cambierei molte piccole cose che io personalmente non ho fatto e che invece potevo fare. Udine meritava di più».

Che partita si aspetta?

«Maschia. Come la Gsa anche noi arriviamo da una sconfitta amara (contro Mantova al supplementare ndr). Potevamo vincerla e vogliamo rifarci. Entrambe le squadre giocheranno col coltello fra i denti».