Filippo D’Angelo, il “demone” di Casarsa

L'ala di Raoul De Stefano, alla sua seconda stagione in biancorosso, è il segreto dell'inizio strepitoso di campionato della formazione pordenonese.

Consueto appuntamento con il quintetto ideale della settimana, per i lettori di MegaBasket: andiamo a vedere quali sono i nomi più “caldi” di questo martedì, analizzando cifre e prestazioni di coloro che si sono messi maggiormente in luce durante il weekend cestistico regionale.

PLAYMAKER: Nella memoria dei tifosi rimarrà impressa per molto tempo la “tabellata” da tre punti di Matteo Moretti (Bluenergy Codroipo), che ha dato la vittoria allo scadere contro la corazzata Secis Jesolo. Il regista ventitreenne di Portelli, furetto di 178 centimetri, era reduce da una stagione di stop per motivi di studio ma in estate si è unito nuovamente alla compagine biancorossa: buon per Codroipo, appunto, che ha ritrovato un giocatore capace di gestire i ritmi e fornire i compagni di palloni invitanti, ma che di tanto in tanto trova pure il tempo di rendersi pericoloso in attacco. E’ capitato proprio contro Jesolo, quando di fronte ad un’icona delle minors come Marco Zatta, Moretti ha infiocchettato una partita memorabile, con 15 punti (3/4 da due, 3/6 da tre), 5 rimbalzi, 3 falli subiti e 3 assist. Ma, soprattutto, ha avuto la freddezza di andare a prendersi l’ultima conclusione, quella decisiva, all’uscita dal time out: non è di certo conosciuto per le sue doti offensive, ma in quanto ad attributi non è secondo a nessuno.

GUARDIA: Lo inseriamo nello spot di “2”, anche se lui è un playmaker fatto e finito. Ma non si può lasciar fuori, dalle menzioni settimanali, Gabriele Brunetta (Intermek 3S Cordenons). Questo giocatore di 182 centimetri nato nel 1993 è uno dei tanti elementi giovani che la squadra di Domenico Fantin propone sul palcoscenico della C Silver, per il 2016/2017: esordiente totale in categoria, lo scorso anno ha militato in Serie D e in questa stagione ha avuto l’occasione giusta in un team composto da molti giovani e alcuni senatori come Celotto, Cipolla e Moro. L’infortunio di Matteo Celotto gli ha offerto ancora più minuti sul parquet e Brunetta ha ripagato appieno la fiducia di coach Fantin: Cordenons era reduce da quattro sconfitte consecutive, dunque in un momento non propriamente facile per una neopromossa, ma Brunetta contro la US Goriziana ha messo sul piatto una prova balistica di rilievo. Venti punti segnati, con un mirabolante 6/7 nel tiro da tre e 1/3 da due: oltre a questo, però, ha agguantato otto rimbalzi (non pochi, per un giocatore di 182 centimetri) ed ha messo la museruola a uno spauracchio come Aniello Laezza, tenuto a cinque punti complessivi. Siamo certi che questa gara non se la scorderà molto presto, il buon Gabriele…

ALA PICCOLA: Magari non sarà il giocatore più bello da vedere o più simpatico sul parquet, di certo è quello che sta facendo “grande” la Polisportiva Coop Casarsa, formazione che sta dominando il Girone Borsoi di Serie D. Stiamo parlando di Filippo D’Angelo, ala piccola di 190 centimetri classe 1989 alla sua seconda stagione con il sodalizio biancorosso, dopo diversi anni in cui ha rappresentato una pietra miliare per Aviano. Questa volta, Casarsa soffre molto per avere ragione di un coriaceo Tarcento Basket: il 60 – 55 finale spiega molte cose sull’andamento del match, ma andando ad analizzare i freddi numeri di D’Angelo, scopriamo che di punti ne ha collezionati 24, con 6/8 da due, 2/8 nelle triple e 6/8 in lunetta, aggiungendoci 6 rimbalzi, 4 falli subiti e 2 recuperi. Si tratta di un elemento capace di accumulare cifre e numeri davvero importanti in questa categoria, con giocate non sempre di “qualità”, ma estremamente efficaci. Se Casarsa è in quella posizione di classifica, con un bel “zero” nella casella delle sconfitte, deve ringraziare D’Angelo: giocatore mai troppo amato dagli arbitri e dotato di un carattere particolare, ma che sta facendo le fortune dei pordenonesi.

ALA FORTE: Prestazione decisamente da ricordare per Claudio Munini (Calligaris Corno di Rosazzo). Il giocatore friulano, ala polivalente di 200 centimetri classe 1985, è arrivato alla corte di Marco Rovere in estate dopo essere stato protagonista della grande scalata del Tarcento Basket ed esserne pure stato capitano. Arrivato in un ambiente nuovo, non ci ha messo molto per prendere le misure, anche perchè si parla di un campionato, la C Gold, che lui conosce molto bene. Contro il giovane Bassano, Munini ha confezionato una prestazione da killer: 23 i punti segnati, con buone percentuali (5/9 da due, 2/4 da tre, 7/7 ai liberi), ma anche 6 rimbalzi, 6 falli subiti e 5 assist, dato importante per un giocatore di due metri che nella passata stagione veniva fatto evoluire anche in posizione di playmaker, lui che nelle giovanili della Snaidero Udine era stato impiegato proprio in questo ruolo. Negli ultimi anni ha svariato maggiormente nelle posizioni di “3” e “4”, ma il suo talento gli permette di occupare più ruoli senza alcun problema e coach Rovere sa di poter contare su un elemento assolutamente di livello per la categoria.

PIVOT: Il miglior “5” della settimana è Gabriele Pieri, centro di 202 centimetri nato nel 1983, militante con la Ferroluce Asar Romans. In quel di Spilimbergo, la Ferroluce coglie una vittoria inaspettata, che rinforza ulteriormente la sensazione che i romanesi siano la più bella sorpresa di questo avvio di campionato, in Serie C Silver: certamente i mosaicisti non sono il team più “attrezzato” dentro l’area, ma comunque Pieri si trovava di fronte gente come il veterano Manzon o il muscolare Thomas Gaspardo, giocatori che hanno avuto esperienze in categorie superiori. Il lungo di Zavrtanik, però, non ha fatto una piega ed ha sciorinato i suoi migliori movimenti vicino a canestro, riuscendo ad essere ancora una volta produttivo: 19 i punti a referto per lui, che è un lungo capace di colpire in diverse maniere attorno all’area e può vantare anche un interessante tiro dai due/tre metri, che risulta spesso velenoso per i diretti avversari. Se la Ferroluce si sta rendendo protagonista di un campionato di spessore, buona parte del merito è anche di “Pierìn”, centro che comunque insieme a Dreas forma una coppia di lunghi di sicuro affidamento per il team di Zavrtanik.

SESTO UOMO: Menzione come miglior sesto uomo della settimana che spetta, questa volta, a Stefano Parisotto (Blue Service Collinare Fagagna). “Skywalker”, guardia/play di 184 centimetri, alla bella età di 37 anni è riemerso dalla Promozione per ritornare in una piazza da lui ben conosciuta come Fagagna. Una carica di energia in uscita dalla panchina, nel confronto con il Don Bosco Trieste si è reso protagonista delle giocate che hanno fatto sì che i collinari piazzassero un break micidiale nel secondo periodo, decisivo poi ai fini del successo in un match preziosissimo ai fini della salvezza. Tiri da tre punti, contropiedi, entrate acrobatiche: Parisotto ha fatto vedere tutto il suo repertorio di armi offensive, con quelle caratteristiche di continuo movimento che gli hanno regalato negli anni il suo soprannome. Alla fine, per lui, sono stati 22 i punti a referto: in coppia con il playmaker Tamigi, ne ha fatturati 46 sugli 84 totali messi a segno dalla Blue Service. Numeri non male, specialmente per uno che dovrebbe essere un “vecchietto” e che invece continua a dire la sua, in mezzo ai giovincelli. Un esempio da seguire, per gli innumerevoli giovani inseriti nel roster di Bulfoni.

COACH: Citazione come miglior allenatore della settimana che va ad Emilio Caterini (Pallacanestro Grado). Non era certamente semplice sostituire in panchina un “santone” come Lucio Miani, che per diverso tempo è stato un simbolo della compagine gradese: dopo la retrocessione in Serie D, il team lagunare è stato a lungo in dubbio relativamente alla partecipazione o meno al campionato, ma è riuscito alla fine ad iscriversi, puntando ancora una volta sull’orgoglio del gruppo di giocatori locali, capeggiati dal solito Angelo Lugnan e con il rientro di “Fly” Dreas dopo quello che doveva essere il suo ritiro definitivo. Dopo le prime giornate di campionato, piuttosto difficili, sono arrivate le prime soddisfazioni: coach Caterini ha tenuto duro dopo un paio di sconfitte, ed ora i risultati si vedono sul campo. Nell’ultimo match, i gradesi hanno dimostrato di saper soffrire e, su un campo assolutamente non facile come quello del Santos, si sono presi una vittoria importante (62 – 71), che li ha proiettati nel gruppone di metà classifica. Pronosticati dai più come una delle formazioni che avrebbe avuto più difficoltà, i gradesi stanno smentendo addetti ai lavori e ben informati, mettendo in mostra l’ex Romans Davide Crevatin, ma anche i vari Francesco Cicogna e Ranieri Pinatti.