Falconstar, senza play di ruolo è dura: c’è bisogno della difesa

Il coach dei biancorossi, Federico Franceschin: "Dobbiamo aiutarci e stringere i denti tutti assieme, spero che questo concetto passi il prima possibile".

Federico Franceschin durante la partita con lo Jadran.

Due partite senza un regista di ruolo, e due sconfitte, seppur diverse tra loro. Le assenze cominciano a pesare in casa Falconstar e non poteva essere altrimenti.

A Trieste, nel derby regionale con lo Jadran perso 74-55, la Energy Lab ha pagato la situazione di emergenza, e del resto era prevedibile considerato che in settimana coach Franceschin aveva dovuto fare i salti mortali per scavare due quintetti e riuscire a preparare agonisticamente e tatticamente la partita. Alle assenze già preventivate di Marcetic e Scutiero (è praticamente certo che quest’ultimo, ai box per un problema al ginocchio, non riuscirà a rientrare prima della pausa natalizia) si è aggiunta anche quella di Cherubin, che il tecnico non ha rischiato dopo una fase di riscaldamento pre-gara non positiva in quanto a sensazioni fisiche. Con una rosa ridotta all’osso è arrivata una sconfitta netta nel punteggio, con lo Jadran sempre avanti, anche di 16 punti nel secondo quarto, e la Falconstar a rincorrere, tra alti (raggiunto il -7 nella terza frazione) e bassi (-21 al 35’).

“Siamo stati troppo altalenanti come rendimento nel corso della gara – spiega coach Franceschin – onore allo Jadran che invece ha giocato 40’ di ottima intensità. Il loro approccio alla gara è stato senz’altro migliore del nostro forse anche per lo spirito di rivalsa che si portavano dietro dallo scorso anno nel quale avevamo vinto entrambi gli scontri diretti. Loro avevano dei punti di riferimento e li hanno saputi sfruttare, noi non siamo riusciti a trovarli se non a sprazzi”.

In tempi non sospetti il coach aveva fissato la quota di 55 punti da non far superare agli avversari per poter avere chance di vittoria, ed è stato quasi profetico visto che proprio a 55 punti si è fermato l’attacco della Falconstar, che ha avuto in Bonetta (17 punti e 3/5 dalla lunga distanza) il migliore in campo. Lo Jadran però ne ha fatti 74. “Se le difficoltà in fase offensiva sono comprensibili considerata la situazione oggettiva, senza entrambi i playmaker – continua l’allenatore biancorosso – non altrettanto quelle in difesa, fondamentale nel quale siamo stati convincenti solo per brevi tratti. Sia in attacco che in difesa ho visto troppi individualismi, poca disponibilità ad aiutare il compagno in difficoltà o a effettuare un passaggio in più per creare una situazione di tiro migliore. Dobbiamo aiutarci a vicenda, stringere i denti tutti insieme. Confido che questo concetto passi il più velocemente possibile, e che con una settimana più tranquilla all’orizzonte si possa preparare meglio un impegno importante come quello casalingo contro Arzignano. Da qui fino a Natale dovremo rimboccarci le maniche”.