Ferraboschi (Caorle): “A questo punto, tutto è possibile”

Il tecnico dei litoranei, dopo il passaggio del turno contro Arzignano, fa le carte alla prossima sfida di Cresnar e soci, che se la dovranno vedere con la Secis Jesolo.

SME Caorle in semifinale; questo è il responso del terzo match della serie fra il team di Andrea Ferraboschi ed il Garcia Moreno Arzignano, al termine di una partita combattutissima, che ha aperto le porte del passaggio del turno a Cresnar e compagni.

71 – 76 dopo un tempo supplementare il risultato a favore dello SME, con coach Andrea Ferraboschi che commenta da par suo: “E’ stata una bella serie, sempre molto tirata dove ha regnato l’equilibrio ed alla fine siamo riusciti a spuntarla noi. Per quanto riguarda GaraTre, direi che è stata una partita che, rispetto a quelle precedenti, ha vissuto un equilibrio dall’inizio alla fine, senza che nessuna delle due formazioni riuscisse a prendere un vantaggio consistente. Noi siamo riusciti ad allungare sul +6 all’ultimo minuto e, come in GaraUno, Arzignano è stata abile a recuperare ed a portarci ai supplementari: a differenza del primo incontro della serie, però, nell’overtime abbiamo gestito meglio i palloni decisivi, facendo tesoro di una serie di errori vissuti in precedenza. Direi che siamo cresciuti sia da un punto di vista tattico che nella gestione del ritmo della gara, oltre alle scelte difensive che sono state corrette”.

Due i grandi protagonisti della sfida, Alfredo Moruzzi e Andrea Fantinato. Non a caso, gli uomini più “rodati” dello SME: “Ci sono giocatori che, quando le partite contano e la palla scotta, non hanno la mano tremolante. Sono coloro che riescono ad emergere rispetto ad altri e non è un caso che siano stati Fantinato e Moruzzi, ai quali l’esperienza non manca, hanno vissuto situazioni analoghe nel passato e riescono ad esaltarsi in questi momenti”.

Uno sguardo alla prossima avversaria, la Secis Jesolo: “La realtà ci racconta che ci troviamo di fronte ad una semifinale contro una squadra che ha le nostre stesse caratteristiche. Anche qui, infatti, troviamo giocatori d’esperienza come Zatta, Ruffo, Maestrello, Delle Monache: tutti abituati a questo tipo di partite; sarà certamente dura anche per questo, però ci proviamo com’è giusto che sia, con quel pizzico di entusiasmo in più che si è venuto a creare dopo una vittoria insperata”.

Infine, la speranza: “Arrivati a questo punto, tutto è possibile. In realtà, tutto era possibile già all’inizio: abbiamo affrontato questi playoff consci del fatto che ogni risultato può essere ribaltato, come abbiamo fatto noi con Arzignano. Anche l’anno scorso ci è successa la stessa cosa, quando abbiamo terminato il campionato da sesti e, turno dopo turno, siamo arrivati in finale. Dobbiamo continuare con la stessa mentalità, affrontando una gara alla volta”.